dal sito www.gazzetta.it
IL BARÇA VINCE CON ANSU FATI, IL MILAN SI VEDE A TRATTI. LEAO, LAMPI DI GENIO
Rafa illumina e termina la partita da capitano, brilla ancora Reijnders, da rivedere Pulisic, Theo e Tomori. Xavi lancia il canterano Lamal che incanta (è un 2007...)
L'Allegiant Stadium sarà anche l'unico grande edificio di Las Vegas senza un casinò, eppure alla roulette di Barça-Milan è chiaramente uscito il numero 10. Ha vinto il Barcellona 1-0 con un gol del suo 10, Ansu Fati, che ha trasformato una palla di Balde nello spettacolo più visto in città: gran destro all'incrocio. Il 10 del Milan, Rafa Leao, invece ha confermato di essere di un'altra categoria ma si è acceso a tratti. Due delle tre occasioni principali del Milan, non per caso, sono arrivate da lui: sulla prima è stato bravo Iñaki Peña, sulla seconda Reijnders ha calciato male. Eppure l'olandese sul volo per l'Italia sarà uno dei pensieri che faranno sorridere Pioli. Pulisic, Theo e Tomori decisamente meno. In generale, preoccupano i palloni persi (tanti) e l'attacco a una difesa schierata: il Milan resta soprattutto una squadra di ripartenze e transizioni.
PRIMO TEMPO - La partita è stata gradevole per chi si è svegliato alle 5: certo non perfetta tatticamente ma con tante occasioni. Il Milan non ha cominciato bene e ha rischiato soprattutto a sinistra, dove Theo Hernandez ha sofferto Raphinha. Dopo 11 minuti, primo brivido: errore di Pulisic in uscita da un corner, Koundé prende il palo, sulla respinta Tomori salva disperato su Ferran. Al minuto 17, doppia occasione Milan. La prima è la giocata più promettente della partita: scambio tra Loftus-Cheek e Giroud con l'inglese che trova Reijnders, bravo ad attaccare l'area in corsa. Tiro di Tijjani e parata di Iñaki Peña. Sul corner seguente, Pulisic pesca Tomori che, libero, devia alto. La partita in questa fase è stata equilibrata, Maignan ha parato su Raphina e Reijnders è stato ancora pericoloso con un tiro-cross. Nel finale, Maignan in uscita ha cancellato un errore di Tomori poi, sempre per l'equilibrio, un pericolo a testa. Minuto 44: Leao ha spazio e accende la moto, Koundé lo guarda passare via e ringrazia Iñaki Peña, che devia in angolo il tiro di Rafa. Minuto 45: Ferran Torres (rieccolo) da angolo sbuca dietro a Tomori. Maignan para e salva l'umore dello spogliatoio all'intervallo.
SECONDO TEMPO - Il Barcellona ha cambiato mezza squadra all'intervallo e due nuovi entrati hanno messo assieme il vantaggio. Balde ha fatto pochino: accelerazione da sinistra. Ansu Fati tutto il resto: ha vinto un contrasto con Florenzi e ha messo la palla all'incrocio. Gran gol. Per il Milan, l'inizio del secondo tempo non è stato il momento migliore: ha rischiato di prendere gol da Oriol Romeu - colpo di testa fuori di poco - e l'arbitro ha annullato il 2-0 di Araujo per fuorigioco. Più che luce tra lui e il difensore, c'era un canyon. Pioli così a 20 dalla fine ha mandato in campo Kjaer, Colombo e Romero, senza cambiare tutta la squadra come nelle altre amichevoli, ma non ha invertito il corso della partita. Anzi, ha rischiato ancora, al minuto 36 più che mai: Balde ha creato per Ansu Fati, Bartesaghi ha salvato tutto in scivolata.
BILANCIO MILAN - E allora, che resta di questa partita? Un bilancio non è semplice perché il Barcellona ha senza dubbio meritato di vincere. Pioli ha fatto giocare ancora i titolari e il Milan ha confermato di avere già una sua fisionomia, che in molti tratti somiglia a quella del passato. Fa male soprattutto in transizione. Aggredisce a tratti, poi si compatta nella sua metà campo. Con Loftus-Cheek ha un centrocampista-trequartista. Tutto già visto, come gli errori individuali - Tomori, Kjaer, Florenzi - e la sofferenza a destra, dove si sono alternati Florenzi e Kalulu. Pronostico facile: l'errore di Florenzi sul gol moltiplicherà le invocazioni per un terzino destro, che sui social è richiesto come fosse Natale. Tijjani Reijnders, ancora una volta, è piaciuto più di altri: è andato vicino al gol due volte, nella prima attaccando l'area come una vera mezzala. Altri? Loftus-Cheek ha acceso e spento, Pulisic si è visto molto poco, Giroud quasi mai. E la difesa ha ballato più di qualche volta.
RAFA E YAMINE - Il finale è per due talenti, che promettono di far divertire chi passa le serate a guardare il calcio. Rafa Leao sembra ancora più forte che in passato e viene naturale chiedersi se il Milan non dovrebbe cercarlo di più: quando si accende, non si prende. Non solo, Rafa ha chiuso da capitano, immagine inedita e di un certo effetto. Nel Barcellona, invece, il finale è stato tutto di Yamine Lamal, che viene dalla cantera - e fin qui è normale - ma è nato a luglio 2007. e questo è meno ordinario. Nel finale di Barça-Milan, ha giocato da ala destra e col sinistro ha dato un gran fastidio. Oggi in spiaggia, parlate di lui agli amici: tra due anni, rischiate di fare la figura degli esperti.
Luca Bianchin
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - KRUNIC NON VA, PULISIC DA RIVEDERE, LEAO E REIJNDERS RUBANO L'OCCHIO
Ecco le pagelle di Milan-Barcellona, sfida amichevole terminata 0-1 in favore dei blaugrana con gol di Ansu Fati:
MAIGNAN 6,5 - Sempre attento ed efficace, che siano tiri dalla distanza che cross che calci piazzati. Non può nulla sulla perla precisissima di Ansu Fati. È, come sempre, anche il primo regista della squadra.
FLORENZI 5 - Gestisce bene una palla difficile nel primo tempo, ma è la sola giocata positiva da segnalare: non aiuta Pulisic in fase offensiva (anche se potrebbe essere una richiesta precisa di Pioli), non è così d'aiuto a Krunic nell'accentrarsi in fase di possesso, non è solido nell'uno contro uno con cui Ansu Fati lo supera segnando lo 0-1 (dal 65' KALULU - 6. Prestazione ordinata per i primi minuti stagionali).
THIAW 5,5 - C'è sui palloni alti e in fase di posizionamento, ma è evidentemente ancora un po' imballato e non così preciso e puntuale in aggressione. Avrà modo di tirare a lucido fisicamente e atleticamente il suo metro e 94 centimetri (dal 74' KJAER 5 - Rientrato in gruppo ieri, si vede quanto non sia in condizione. Perde una palla sanguinosissima, poi salvata da Bartesaghi).
TOMORI 5,5 - Due palloni persi malamente nel primo tempo unite ad una disattenzione in marcatura non fanno - quasi - più notizia, ma per il resto del match il numero 23 è attento, preciso, presente: il punto fondamentale è che lo sia per 90 minuti. Salva su Ferran Torres nel primo tempo, ha occasione da corner ma non la sfrutta a dovere. (dall'85' SAELEMAEKERS - sv)
THEO HERNANDEZ 5,5 - Si vede che non è esattamente motivatissimo dalla sfida, ma non per questo si fa scherzare da Rapinha che lo punta inutilmente diverse volte. Qualche sgroppata in avanti da segnalare, ma poca qualità nelle giocate. (dall'80' BARTESAGHI - 7. Entra e salva in scivolata dopo un errore grave di Kjaer).
LOFTUS-CHEEK 6 - Qualche passaggio di troppo sbagliato nella prima fase del match, ma a livello di presenza e di sostanza è sempre stato presentissimo. Dai suoi inserimenti nascono le azioni più importanti della prima frazione. Si alza a fare il trequartista in fase difensiva e lo fa discretamente. Con la crescita della condizione atletica potrà incidere ancora di più, dato che il gioco del Milan si basa molto sui suoi movimenti.
KRUNIC 5 - Le voci di mercato lo vorrebbero bramare i soldi del Fenerbahce, ma intanto è lui il titolare in mediana nel Milan e diciamo che si capisce perché si chiede un upgrade nel ruolo. Un po' troppo statuario e lento, complice anche la condizione fisica, ma non si fa vedere molto né in fase di possesso né in quella di non possesso (dal 74' POBEGA - sv).
REIJNDERS 6,5 - Elegantissimo nel controllo e nel tocco di palla: centrocampista da giacca e cravatta. È uno che ruba già l'occhio perché sa fare un po' di tutto: strappare i palloni, giocarli semplici, tentare giocate complicate, inserimenti. La connessione con i compagni sta migliorando, vedasi le due occasioni in cui è arrivato al tiro da dentro l'area dopo gli scambi con Loftus-Cheek prima e con Leao poi; il voto non si abbassa perché l'errore sulla seconda azione citata non incide sul risultato essendo una amichevole, ma....
PULISIC 5,5 - Un paio di giocate di altissima scuola, poi poco altro da segnalare, se non la voglia di ricevere palla e di incidere. La sensazione è che debba ancora abituarsi nell'uno contro uno a destra, anche se ha avuto poca possibilità di mettersi in mostra in questo fondamentale, dato che è stato quasi sempre triplicato; poco aiutato, da questo punto di vista, da Florenzi. Si accende quanto Loftus-Cheek gli crea luce. (dal 74' - LUKA ROMERO - sv)
LEAO 6,5 - Quando si accende è impressionante. Tre delle quattro occasioni grosse create del Milan hanno la sua etichetta. Non è ancora arrivato il gol o l'assist con la nuova 10, ma è evidente - se mai ce ne fosse bisogno - che è uno così forte da poterla onorare quando conterà davvero.
GIROUD 5 - Non la prende mai e non si vede mai: meno movimento rispetto al solito e i compagni non lo servono con precisione sui cross. È tempo di preparazione. (dal 74' COLOMBO - sv).
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