dal sito www.gazzetta.it
MILAN, CHE FIGURACCIA! LA LAZIO NE SEGNA 4 SENZA IMMOBILE, ROSSONERI CANCELLATI
La squadra di Sarri domina e va a segno con Milinkovic, Zaccagni, Luis Alberto (rigore) e Felipe Anderson. I biancocelesti agganciano Roma e Inter al terzo posto, rossoneri a meno 12 dal Napoli
La Lazio manda al tappeto il Milan con un 4-0 fragoroso. E la squadra di Sarri sale al terzo posto al fianco di Roma e Inter, a un punto proprio dai rossoneri di Pioli. Due gol per tempo esaltano il dominio biancoceleste: Milinkovic e Zaccagni, poi Luis Alberto (rigore) e Felipe Anderson. Una prova di grande spessore tattico con trame spettacolari a incorniciare la vittoria laziale. I rossoneri puntavano alla ripartenza dall’Olimpico dopo due pareggi nelle due giornate precedenti tra il k.o. in Coppa Italia col Torino e la Supercoppa persa contro l’Inter. Invece contro la Lazio Pioli deve fare i conti con la peggiore versione del suo Milan in una serata amarissima.
AVANTI CON MILINKOVIC E ZACCAGNI — Sarri sposta al centro dell’attacco Felipe Anderson per sostituire l’infortunato Immobile (domani nuovi esami per quantificare i tempi di recupero dello stiramento alla coscia destra) . Torna disponibile Lazzari dopo la squalifica, ma sulla destra della difesa il tecnico biancoceleste inserisce Marusic per fronteggiare Leao e sull’altra corsia della retroguardia gioca Hysaj. Pioli si affida a Dest per colmare l’assenza di Theo Hernandez. Brahim Diaz sulla trequarti alle spalle di Giroud. Avvio molto determinato della Lazio. Al 4’ Zaccagni scova il primo varco utile, sgomma sulla sinistra e smista al centro dove Milinkovic con un sinistro angolato è pronto a infilare Tatarusanu. Primo gol in carriera ai rossoneri da parte del serbo, al quarto sigillo in campionato. Il Milan prova a reagire subito. Incursione di Messias deviata in angolo. Rossoneri ben fronteggiati dal pressing della squadra di Sarri a metà campo. Provedel vigila su una botta dalla distanza di Tonali. Al 24’ si deve fermare Tomori per problemi alla coscia sinistra, entra Kjaer. Alla mezzora spettacolare girata a rete di Zaccagni deviata da Kjaer in angolo. Ancora pericolosa la Lazio. Pedro sfreccia sulla sinistra, il suo traversone radente non viene agganciato da Anderson a un passo dalla porta. E la squadra di Sarri coglie il raddoppio al 38’. Di nuovo Pedro in evidenza, questa volta sulla destra, lancio in profondità per Marusic che colpisce il palo, Zaccagni è lesto a ribattere in rete. Per l’ala è l’ottava rete in campionato: superato Immobile. Milan in difficoltà a ricompattarsi, mentre la Lazio continua a imperversare in proiezione offensiva. Nuovamente provvidenziale Kjaer: deviato un tiro di Zaccagni. All’intervallo con la Lazio sul doppio vantaggio.
POKER BIANCOCELESTE — Nessun cambio al ritorno in campo. Milan più carico a caccia di spazi in avanti. Bennacer sfiora il palo su punizione leggermente deviata. La formazione di Pioli guadagna metri. Al 13’ tre sostituzioni nel Milan per trovare la svolta in attacco: ecco De Ketelaere, Saelemaekers e Origi per Brahim Diaz, Messias e Giroud. Lazio ben raccolta e agile nelle ripartenze. Leao, contrastato da Hysaj, non aggancia nel modo giusto un pallone smistato da Saelemaekers. Al 22’ il tris della Lazio. Segna Luis Alberto su rigore (Pedro atterrato da Kalulu). Il Milan si rilancia in avanti. Lazio lucida in fase di possesso. E al 30’ arriva anche il quarto gol dei biancocelesti. Lo firma Felipe Anderson nella posizione di centravanti, innescato da un assist di gran classe di Luis Alberto. Quarto gol in quattro gare (Coppa Italia compresa) per il brasiliano, a quota sei in campionato. Sarri sostituisce Pedro con Romero e Marusic con Lazzari. Pioli avvicenda Leao con Rebic. Poi Basic rileva Milinkovic. E Cataldi viene sostituito da Marcos Antonio. Il Milan si smonta: solo un tentativo di Rebic. Esplode al fischio finale di Di Bello la gioia della Lazio per tre punti importantissimi nella corsa Champions.
Nicola Berardino
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - UNA SOLA PAROLA: DISASTROSI. TUTTI, SENZA ESCLUSIONI
Tatarusanu 4: due gol della Lazio e su tutti e due ha responsabilità. Su quello di Milinkovic-Savic viene impallinato sul suo palo, denotando una scarsa reattività. Su quello del 2-0 è goffo nel cercare di impattare il pallone. Perché non esce sulla palla che porta al rigore? Il problema è anche chi lo fa giocare ancora.
Calabria 4: serataccia anche per il capitano, uno di quelli che di solito non molla mai, ma in questa serata non riesce a porre limiti alle esondazioni della Lazio sul suo lato.
Kalulu 4: sul gol dell’1-0 si fa portare fuori posizione da Felipe Anderson, lasciando così il buco nel quale Milinkovic-Savic si infila a nozze. Da la sensazione di essere fuori fase anche lui. Causa il rigore del 3-0.
Tomori 5: sul gol di Milinkovic è uno dei membri della banda del buco. Poi esce per infortunio a testimonianza del suo periodo negativo. (dal 22’ Kjaer 5: ingaggia un duello personale con Zaccagni e, in due occasioni, mette delle pezze non da poco a protezione della traballante porta rossonera. Ma come tutto il gruppo, cade a picco).
Dest 4: fino al gol del 2-0 della Lazio era stato quello più degno di nota dentro il buio totale nel quale è caduto il Milan. Poi si fa bruciare da Marusic sull’imbucata interna di Pedro che porta la Lazio al 2-0. Poco prima aveva la chance di disegnare un buon cross per Giroud, ma si incaponisce nella modalità “Diventa un mito”. Perde di vista il pallone del quarto gol rimanendo largo.
Bennacer 5: prova a costruire qualcosa, ma è lento mentalmente e di conseguenza con il piede. Una punizione vicina al palo, deviata da Milinkovic-Savic, è il suo unico squillo.
Tonali 5: innegabile l’impegno, ma anche lui è travolto dall’onda azzurra e dall’abulicità dei compagni. Soffre come un cane, in campo e nell’anima per questa batosta.
Messias 4: per un momento è stato il meno peggio del Milan. Poi diventa evanescente. E se il Milan si deve aggrappare a Messias, vuol dire che il resto è stato davvero di bassissima caratura. (dal 58’ Saelemaekers 5: dentro per fare minuti, la squadra e la partita erano già belle che andate).
Brahim Diaz 5.5: dei tre trequartisti è l’unico che, in fase offensiva, prova a metterci qualcosa. Ma il grigiore che c’è attorno a lui e la ferocia del pressing della Lazio lo anestetizzano. (dal 58’ De Ketelaere 5: si vede in campo solo perché si alza il tabellone del quarto uomo).
Leao 4: piantato sui blocchi, non azzecca nulla in fase offensiva. E quella difensiva non sa minimamente cosa sia. Mangiato letteralmente da Marusic. Se vuole essere un top player, non può avere questi black out. (dal 78’ Rebic sv)
Giroud 4: è cotto, si vede. Non ha fluidità di corsa e mostra segni evidenti di nervosismo con i compagni (vedi sfuriata con Dest e entrata in ritardo su Romagnoli). Non tiene mezza palla e Pioli lo deve anche rimbrottare all’atto della sostituzione. (dal 58’ Origi 5: carne da macello nel vuoto e nulla del Milan).
All. Pioli 4: non c’è niente di difendibile. Ha la piena responsabilità di quanto si sta vedendo in campo, con una squadra costantemente spaccata in due e in balia fisica degli avversari. C’è un blackout mentale generale, suo compreso, che sta ficcando il Milan in un buco nero molto pericoloso per il prosieguo della stagione. E si fa fatica a credere ad alcune dichiarazioni, tipo quello che la squadra lavora bene, perché è evidente che non sia così. E la cosa va avanti dalla preparazione di Dubai.
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