dal sito www.gazzetta.it
QUESTO MILAN NON SBAGLIA UN COLPO: KRUNIC, DIAZ E HAUGE, E IL CELTIC VA AL TAPPETO
La squadra di Pioli vince e fa gioco anche in Scozia, inutile il momentaneo 2-1 di Elyounoussi. I rossoneri non perdono una partita ufficiale dall'8 marzo 2020 Tre gol, tre punti. E il Milan allunga la sua serie vincente. Erano servite altre tre vittorie per presentarsi a Glasgow nel debutto dei gironi: tre successi in altrettanti turni preliminari. Una piacevole abitudine rossonera: miglior squadra della A nei tre mesi della scorsa stagione, capolista a punteggio pieno quest’anno, stesso andamento in Europa, non perde una partita ufficiale dall’8 marzo. La squadra funziona e questa ne è stata un’altra dimostrazione: buon ritmo, pochi pericoli, undici rimodellato ma lo stesso vincente. A Glasgow ci sono dall’inizio Dalot, Krunic, Tonali e Diaz: nel gruppo plasmato dall’allenatore ci sono ormai poche differenze tra titolarissimi e riserve. Non è un caso che dopo una prima fase di studio sia il Milan a passare con Krunic: cross perfetto di Castillejo (un altro capace di rientrare in squadra e mettersi subito in evidenza) stacco del bosniaco che di testa beffa Barkas. Gli esterni rossoneri spingono ma nella fase centrale del tempo è Ibrahimovic a vedersi poco: Zlatan aiuta in difesa e nella costruzione dell’azione ma in area non incide. Theo è più propositivo di Dalot: in occasione del raddoppio è proprio Theo, chiamato in causa da Ibra, che serve Diaz al limite. Lo spagnolo è bravo a liberarsi e trovare tempo e spazio per il diagonale del raddoppio: a fine primo tempo il Milan è già ampiamente padrone della situazione.
TRIS — Nel secondo tempo il ritmo cala vistosamente: al Milan riesce di mantenersi in controllo senza subire quasi mai. Nonostante qualche disattenzione, che Pioli (e nel vuoto dello stadio il richiamo si sente benissimo) sottolinea ai suoi: l’invito è a non abbassare la guardia. Donnarumma resta comunque inoperoso, mentre negli altri ruoli l’allenatore cambia e concede un po’ di riposo a Ibra (fuori a metà ripresa) e al tuttofare Kessie. La spia d’allarma di Pioli si accende a un quarto d’ora dalla fine quando Elyounoussi di testa (Tonali lo perde da corner) riapre la partita. Il timore rinforza il Milan, che ritrova la concentrazione persa per eccesso di sicurezza: Kajer e Romagnoli chiudono gli spazi, la mediana aiuta. Così senza ulteriori sofferenze i rossoneri chiudono la partita in gestione. E nel recupero c’è spazio per il gol di Hauge, alla seconda presenza rossonera: invito di Saelemaekers (altro subentrante), il norvegese resiste alla pressione di Duffy e segna il tris. Tre gol per altri tre punti.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - KRUNIC-HAUGE, I GOL CHE NON TI ASPETTI. DIAZ DELIZIOSO. MALE TONALI
G. Donnarumma 6: sostanzialmente inoperoso. L’incornata di Elyonoussi non gli lascia scampo, ma per il resto tiene alta la tensione dei compagni parlando a ruota continua.
Dalot 6,5: buona la prima. All’inizio soffre un po’ Laxalt, ma poi si assesta e crea spesso superiorità numerica sulla sua banda. Nella ripresa, in maniera diligente, copre la fascia con precisione.
Kjaer 7: monumentale. Non molla un pallone, annulla Griffiths e mette un sacco di pezze su palloni velenosi che venivano recapitati nell’area di rigore milanista. Imprescindibile.
Romagnoli 6,5: sale di livello rispetto al derby. Ritrova le misure con Kjaer e spegne almeno un paio di occasioni potenziali dei padroni di casa. Seconda partita da 90’ e la benzina nelle gambe sembra salire di gara in gara.
Theo Hernandez 6: salva la prestazione per l’assist per Brahim Diaz, perché è un po’ troppo impreciso rispetto al solito e Frimpong lo mette molto in difficoltà. Animo, Theo.
Tonali 5: alla prima da titolare in Europa, deve consegnare il compito con un sacco di errori. Sia in fase d’impostazione sia di posizionamento. Elyounoussi lo frega sull’angolo di Christie che porta al 2-1. Deve velocizzare il suo ingresso a questi livelli. Una battuta d’arresto ci sta.
Kessie 6,5: dominante. In alcune situazioni impreciso, ma quando va al corpo a corpo, non ha rivali in campo. Esce per tirare il fiato in vista della Roma. (dal 66’ Bennacer 6,5: compone la mediana qualità e ritmo con Tonali e quando entra, la squadra affida a lui e non a Sandro i palloni che scottano in uscita)
Castillejo 6,5: frizzante finché resta in campo. Fa bene le due fasi e condisce la prestazione con il cross che Krunic traduce nel vantaggio milanista. Ma la sua parabola chiedeva solo di essere spinta in porta. (dal 79’ Saelemaekers 6: fa due cose ovvero si fa ammonire al primo fallo e mette in porta Hauge per il 3-1)
Krunic 7: Pioli lo piazza dietro a Ibrahimovic, in quella posizione che lui gradisce maggiormente, e Rade lo ripaga con un’ottima prestazione condita dal suo primo gol in maglia rossonera. Sbloccatosi, tiene alto il livello della prova.
Brahim Diaz 7: il suo è un gol cioccolatoso, che gronda qualità per come ha chiuso il tiro e per come ha generato l’autoscontro tra i due difensori del Celtic che lo volevano prendere in consegna. Poteva fare meglio nel secondo tempo, quando si concede dei leziosismi di troppo. (dal 79’ Hauge 7: entra nel finale e pressa come un dannato tutti quelli che stanno nella sua zona. Chiude la partita con il primo gol in maglia rossonera)
Ibrahimovic 6: regista, centravanti, leader ma ha le polveri bagnate. Non spara mai verso la porta del Celtic, ma ci mette tanto nel scoperchiare la difesa del Celtic. Pioli lo gestisce in vista della Roma. (dal 66’ Leao 5: entra male, non affonda quando dovrebbe e dà sempre quella sensazione di entrare in campo come se stesse facendo un favore a qualcuno)
All. Pioli 7: 21 risultati utili consecutivi non possono essere e non sono un caso. il Milan vince di personalità in Scozia e lo fa vivendo diverse fasi della gara. Ha ruotato 21 giocatori di movimento, capendo che il turnover è importante e i risultati lo premiano.
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