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29 novembre 2020, Milan vs Fiorentina 2-0




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - TITOLARITÀ PER TONALI E BRAHIM. TORNA SAELEMAEKERS
Dopo il pareggio in Europa League contro il Lille, il Milan si riaffaccia al campionato per l’importante match contro la Fiorentina. La partita con i francesi, la prima senza Ibrahimovic, ha sottolineato buone risposte da alcuni singoli come Castillejo e Tonali ma ha anche evidenziato la stanchezza di alcuni elementi come Bennacer e Calhanoglu. L’algerino, in particolare, non si è allenato nella giornata di oggi e ha costretto lo staff rossonero a rivedere la formazione. Oltre alla probabile sostituzione di Bennacer, il duo Pioli-Bonera opererà alcuni cambi rispetto alla formazione di  domenica mantenendo tuttavia il solito e rassicurante assetto tattico (4-2-3-1). Tra le buone notizie, in particolare, si segnala il rientro di Saelemakers che contro i toscani dovrebbe ritrovare la titolarità.
TORNANO CALABRIA E ROMAGNOLI - Tra scelte di turnover e possibilità giustamente concesse, nella gara contro il Lille, la retroguardia rossonera ha visto a fianco degli insostituibili Kjaer e Theo, i due classe 99’ Gabbia e Dalot. Nonostante le prestazioni di personalità, nella gara contro la Fiorentina dovrebbero rientrare i titolari Calabria e Romagnoli che occuperanno rispettivamente la fascia destra e il centro-sinistra. A completare la retroguardia, come detto prima, gli imprescindibili Kjaer e Theo Hernandez con quest’ultimo chiamato a replicare l’ottima gara offerta con il Napoli.
TONALI TITOLARE - La notizia del problema fisico di Bennacer è stato un fulmine a ciel sereno tra tifosi e addetti ai lavori. L’algerino, sin qui, è stato il faro del centrocampo rossonero che con prestazioni di qualità e personalità è stato un perfetto collante tra attacco e difesa. Il naturale sostituto di Bennacer, senza dubbio, è Sandro Tonali che in questo inizio di stagione si è calato in una realtà decisamente diversa dalla Brescia che lo ha cresciuto. Il classe 2000 ha lavorato con umiltà e professionalità e, tra naturali errori e giocate di qualità, sta continuando il suo processo di crescita. Con il Lille Sandro ha fornito una prestazione matura e solida che dovrà replicare con la Fiorentina al fianco di Kessie, l’altro uomo imprescindibile per il centrocampo rossonero. Dopo il meritato riposo con i francesi, in particolare, l’ivoriano ritrova il campo ed è pronto a guidare il giovane rossonero.
GRANDI ROTAZIONI - Le assenze di Ibrahimovic e di Leao, i tanti impegni e la necessità di dare spazio anche ai meno impiegati porta Pioli e il suo staff a ridisegnare l'attacco rossonero. Il quartetto offensivo rossonero, in particolare, vedrà 2 cambi rispetto a quello di Lille. Tra i confermati, chiaramente, Ante Rebic come terminale offensivo e Calhanoglu alle sue spalle. Se il croato, dopo i due assist consecutivi, è alla ricerca del primo gol stagionale, il turco è chiamato ad uno squillo di qualità per trascinare la squadra. Al fianco del 10 rossonero, in particolare, si segnala il ritorno alla titolarità sia di Saelemakers che di Brahim. Se il belga ha recuperato dall’infortunio e ritorna al proprio posto sulla fascia destra, lo spagnolo sarà collocato sulla sinistra per dare imprevedibilità e rapidità all’attacco rossonero. Questa la formazione completa:
Milan (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Tonali,  Kessie;  Saelemakers;  Calhanoglu;  Brahim; Rebic





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 29 novembre 2020)




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L'ex rossonero Bonaventura
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Il minuto di silenzio nel pre partita in ricordo di Diego Armando Maradona
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(by Luigi La Rocca)
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VIDEO
Tonali, Kessié e Donnarumma salutano in videochiamata Mister Pioli al termine della partita



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 30 novembre 2020)
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN, PROVE DI FUGA: BATTE 2-0 LA FIORENTINA E SI PORTA A +5 SUL SECONDO POSTO
In attesa di Napoli-Roma di stasera, rossoneri lanciatissimi. Gol di Romagnoli e rigore di Kessie, che poi si fa parare un altro penalty
Senza Ibra si può. Dopo aver strappato un utile punto in casa del Lilla in Europa League, il Milan tiene a bada le inseguitrici in campionato battendo la Fiorentina 2-0. Un punteggio che avrebbe potuto essere più rotondo, considerato il rigore sbagliato da Kessie (che aveva realizzato il raddoppio dal dischetto soltanto dieci minuti prima), le altre occasioni sfiorate dall’ivoriano e il palo di Calhanoglu. Era stato Romagnoli a portare in vantaggio i suoi dopo 17 minuti: corner di Calabria, Kessie davanti alla porta prolunga e Romagnoli, lasciato liberissimo da Pulgar, batte Dragowski, il migliore dei viola. Dopo il gol il capitano rossonero si è lasciato ad andare a una polemica esultanza verso chi lo aveva criticato negli ultimi tempi. Dopo il vantaggio il Milan ha subito rischiato di subire il gol del pari, ma è stato salvato dal solito Gigio. Poi le cose si sono messe il binario giusto per i i rossoneri. E la squadra di Prandelli, che aveva cominciato con una buona personalità, viene pian piano annullata dai rossoneri, che passano ancora una volta un esame importante. La Fiorentina aveva vinto le ultime due partite a casa Milan, ma questa è una squadra che ha raggiunto un livello di maturità notevole, vista anche la giovinezza di molti interpreti. La difesa è inscalfibile, Kjaer fa sempre buona guardia su Ribery, coadiuvato da un Calabria ottimo sia in fase di difesa che nei momenti di spinta. Ma la vera sorpresa del match è probabilmente Saelamaekers, rientrato a tempo di record dopo l’infortunio alla caviglia, imprendibile con i suoi guizzi per la difesa viola. A deludere semmai nel trio iniziale dietro a Rebic è Brahim Diaz, che comincia in mezzo, si sposta a sinistra, ma giocando con la leggerezza che gli è propria troppo spesso viene anticipato o contrastato dai giocatori della Fiorentina. Il suo adattamento al calcio italiano è ancora in corso, mentre l’apprendistato del belga arrivato quai un anno fa pare ultimato.
DOMINIO — La partita è per lunghi tratti un monologo rossonero: l’intesa fra difesa e centrocampo è sempre buona, grazie al dinamismo di Kessie e al lavoro di cucitura di Tonali, che ha intuizioni e piedi intelligenti. Non parte bene, l’ex del Brescia, ma cresce molto nel secondo tempo, dando un apporto notevole nei momenti di pressione della Fiorentina. Che arrivano dopo oltre un’ora di gioco, ma senza precisione. Solo Ribery impensierisce Donnarumma, scavalcandolo con un pallonetto. Il portiere però è bravo a smanacciare e sulla riga c’è Romagnoli ad allontanare del tutto il pericolo. Ancora Gigio decisivo a cinque minuti dalla fine su u pericoloso colpo di testa Pezzella. Per il resto, poche sbavature nella fase difensiva del Milan, che invece crea più di quanto il punteggio non dica. Ma Dragowski è bravo a disorientare da Kessie, forse deconcentrato per via dei minuti di attesa richiesti per rivedere l’azione del secondo rigore. A quel punto il Milan, a nemmeno mezzora dall’inizio del match, era già sul 2-0 e non si è permesso molte altre distrazioni. Con 23 punti, la squadra di Pioli è ancora saldamente in testa, in attesa del rientro del totem Ibrahimovic (+5 sul secondo posto in attesa di Napoli-Roma di stasera). I ragazzi se la stanno cavando anche senza di lui, la costruzione diventa sempre più solida, tanto che il Milan dopo nove giornate sta facendo meglio del Milan di Ancelotti, annata 2003-2004. Senza parlare di scudetto, l’entusiasmo aumenta. Anche a porte chiuse.
Alessandra Bocci


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - SAELEMAEKERS DEVASTANTE. GIGIO, DUE PARATE DA FENOMENO. KESSIE PRESIDENZIALE
G. Donnarumma 7,5: in una partita dominata dal Milan, ci sono due parate atomiche di Gigione. La prima è la deviazione sul tiro violento di Vlahovic che si stampa sul palo. La seconda è nell’uno contro uno con Ribery dove guarda negli occhi il francese, resta in piedi fino alla fine e con la mano destra disinnesca il lob del francese. La parata sul colpo di testa di Pezzella è quasi da normale amministrazione.
Calabria 7: annulla totalmente Ribery e Biraghi, che non hanno mai spazio per puntarlo in uno contro uno. Bellissima la palla filtrante con la quale mette in porta Saelemaekers in occasione del primo rigore concesso ai rossoneri.
Kjaer 7: Vlhaovic prova a fare a sportellate, ma ha beccato il cliente sbagliato. Iceman lo costringe ad andarsene su altre zolle a cercare i palloni che gli servirebbero per essere vivo. In fase di impostazione dal basso, fa sempre la scelta giusta.
Romagnoli 7: partiamo dalla prestazione, che è la migliore da quando è tornato in campo, non solo per il gol. Perché a parte Vlahovic che gli scappa in occasione del palo, non sbaglia niente. Ottime letture difensive (evita anche il tap in dopo il miracolo di Donnarumma su Ribery) e torna a dare quella sensazione di sicurezza in coppia con Kjaer. La nota negativa è che il capitano del Milan, anche se sente di esser criticato ingiustamente, non può fare un’esultanza così polemica ed esplicita.
Theo Hernandez 7: si procura il rigore che poi Kessie sbaglia e non solo. Perché oggi ha dimostrato di aver capito ulteriormente quando strappare in fase offensiva e quando, invece, serve gestire il pallone. Cresciuto a vista d’occhio in fase difensiva.
Kessie 7.5: è uno dei migliori in campo, perché in mezzo è dominante. Rende tranquillo Tonali, segna il rigore del 2-0, sbaglia il secondo ma non si abbatte. Anzi, alza ulteriormente il livello della sua prestazione.
Tonali 6.5: Bonera gli chiede di trovare maggior personalità nel farsi vedere e lui, nel corso della gara, si scrolla di dosso quel timore reverenziale che uno con le sue doti non deve avere. Quando inizia a far vedere che si sta divertendo, fa delle belle cose seppur in semplicità. (dall’82’ Hauge sv).
Saelemaekers 7.5: il migliore in campo in assoluto per oggi. Perché fa tutto giusto. Corre, occupa gli spazi in maniera intelligente, riconosce le zone di campo scoperte e va a prendere il posto dei compagni che hanno lasciato la loro posizione. Si procura il rigore del 2-0 e quando punta l’uomo, senza fronzoli, sa essere pericoloso. (dal 91’ Dalot sv).
Brahim Diaz 6: gioca sotto punta e questa è la novità di inizio gara, poiché tutti ce lo saremmo aspettati largo a sinistra. Poi arriva a giocare stretto con Calhanoglu quando devono duettare. Lascia i fuochi d’artificio in spogliatoio e bada al sodo. Gli è mancato lo spunto verso la porta. (dal 75’ Krunic 6: l’uomo dell’ultimo quarto d’ora fa il suo).
Calhanoglu 6.5: concreto, presente, dinamico e voglioso. Quella di oggi è stata una prova da giocatore maturo, capace di sacrificarsi bene nella fase di non possesso e lucido con la palla tra i piedi. Sfortunato quando col mancino, in avvio di ripresa, colpisce il palo.
Rebic 6: quando Pezzella “buca” il cross di Saelemaekers forse non crede ai suoi occhi e perde l’attimo per addomesticare la palla e calciarla verso la porta della Fiorentina. Deve cercare di togliersi di dosso gli ultimi residui dell’infortunio al gomito.
All. Bonera 7.5: insieme a Pioli e al resto dello staff tecnico preparano la partita in maniera esemplare e il Milan la comanda da grande squadra, colpendo la Fiorentina per due volte, fallendo il montante del ko definitivo con il secondo rigore di Kessie e gestendo campo, ritmo e forze nella ripresa.