dal sito www.gazzetta.it
MILAN, PROVE DI FUGA: BATTE 2-0 LA FIORENTINA E SI PORTA A +5 SUL SECONDO POSTO
In attesa di Napoli-Roma di stasera, rossoneri lanciatissimi. Gol di Romagnoli e rigore di Kessie, che poi si fa parare un altro penalty
Senza Ibra si può. Dopo aver strappato un utile punto in casa del Lilla in Europa League, il Milan tiene a bada le inseguitrici in campionato battendo la Fiorentina 2-0. Un punteggio che avrebbe potuto essere più rotondo, considerato il rigore sbagliato da Kessie (che aveva realizzato il raddoppio dal dischetto soltanto dieci minuti prima), le altre occasioni sfiorate dall’ivoriano e il palo di Calhanoglu. Era stato Romagnoli a portare in vantaggio i suoi dopo 17 minuti: corner di Calabria, Kessie davanti alla porta prolunga e Romagnoli, lasciato liberissimo da Pulgar, batte Dragowski, il migliore dei viola. Dopo il gol il capitano rossonero si è lasciato ad andare a una polemica esultanza verso chi lo aveva criticato negli ultimi tempi. Dopo il vantaggio il Milan ha subito rischiato di subire il gol del pari, ma è stato salvato dal solito Gigio. Poi le cose si sono messe il binario giusto per i i rossoneri. E la squadra di Prandelli, che aveva cominciato con una buona personalità, viene pian piano annullata dai rossoneri, che passano ancora una volta un esame importante. La Fiorentina aveva vinto le ultime due partite a casa Milan, ma questa è una squadra che ha raggiunto un livello di maturità notevole, vista anche la giovinezza di molti interpreti. La difesa è inscalfibile, Kjaer fa sempre buona guardia su Ribery, coadiuvato da un Calabria ottimo sia in fase di difesa che nei momenti di spinta. Ma la vera sorpresa del match è probabilmente Saelamaekers, rientrato a tempo di record dopo l’infortunio alla caviglia, imprendibile con i suoi guizzi per la difesa viola. A deludere semmai nel trio iniziale dietro a Rebic è Brahim Diaz, che comincia in mezzo, si sposta a sinistra, ma giocando con la leggerezza che gli è propria troppo spesso viene anticipato o contrastato dai giocatori della Fiorentina. Il suo adattamento al calcio italiano è ancora in corso, mentre l’apprendistato del belga arrivato quai un anno fa pare ultimato.
DOMINIO — La partita è per lunghi tratti un monologo rossonero: l’intesa fra difesa e centrocampo è sempre buona, grazie al dinamismo di Kessie e al lavoro di cucitura di Tonali, che ha intuizioni e piedi intelligenti. Non parte bene, l’ex del Brescia, ma cresce molto nel secondo tempo, dando un apporto notevole nei momenti di pressione della Fiorentina. Che arrivano dopo oltre un’ora di gioco, ma senza precisione. Solo Ribery impensierisce Donnarumma, scavalcandolo con un pallonetto. Il portiere però è bravo a smanacciare e sulla riga c’è Romagnoli ad allontanare del tutto il pericolo. Ancora Gigio decisivo a cinque minuti dalla fine su u pericoloso colpo di testa Pezzella. Per il resto, poche sbavature nella fase difensiva del Milan, che invece crea più di quanto il punteggio non dica. Ma Dragowski è bravo a disorientare da Kessie, forse deconcentrato per via dei minuti di attesa richiesti per rivedere l’azione del secondo rigore. A quel punto il Milan, a nemmeno mezzora dall’inizio del match, era già sul 2-0 e non si è permesso molte altre distrazioni. Con 23 punti, la squadra di Pioli è ancora saldamente in testa, in attesa del rientro del totem Ibrahimovic (+5 sul secondo posto in attesa di Napoli-Roma di stasera). I ragazzi se la stanno cavando anche senza di lui, la costruzione diventa sempre più solida, tanto che il Milan dopo nove giornate sta facendo meglio del Milan di Ancelotti, annata 2003-2004. Senza parlare di scudetto, l’entusiasmo aumenta. Anche a porte chiuse.
Alessandra Bocci
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - SAELEMAEKERS DEVASTANTE. GIGIO, DUE PARATE DA FENOMENO. KESSIE PRESIDENZIALE
G. Donnarumma 7,5: in una partita dominata dal Milan, ci sono due parate atomiche di Gigione. La prima è la deviazione sul tiro violento di Vlahovic che si stampa sul palo. La seconda è nell’uno contro uno con Ribery dove guarda negli occhi il francese, resta in piedi fino alla fine e con la mano destra disinnesca il lob del francese. La parata sul colpo di testa di Pezzella è quasi da normale amministrazione.
Calabria 7: annulla totalmente Ribery e Biraghi, che non hanno mai spazio per puntarlo in uno contro uno. Bellissima la palla filtrante con la quale mette in porta Saelemaekers in occasione del primo rigore concesso ai rossoneri.
Kjaer 7: Vlhaovic prova a fare a sportellate, ma ha beccato il cliente sbagliato. Iceman lo costringe ad andarsene su altre zolle a cercare i palloni che gli servirebbero per essere vivo. In fase di impostazione dal basso, fa sempre la scelta giusta.
Romagnoli 7: partiamo dalla prestazione, che è la migliore da quando è tornato in campo, non solo per il gol. Perché a parte Vlahovic che gli scappa in occasione del palo, non sbaglia niente. Ottime letture difensive (evita anche il tap in dopo il miracolo di Donnarumma su Ribery) e torna a dare quella sensazione di sicurezza in coppia con Kjaer. La nota negativa è che il capitano del Milan, anche se sente di esser criticato ingiustamente, non può fare un’esultanza così polemica ed esplicita.
Theo Hernandez 7: si procura il rigore che poi Kessie sbaglia e non solo. Perché oggi ha dimostrato di aver capito ulteriormente quando strappare in fase offensiva e quando, invece, serve gestire il pallone. Cresciuto a vista d’occhio in fase difensiva.
Kessie 7.5: è uno dei migliori in campo, perché in mezzo è dominante. Rende tranquillo Tonali, segna il rigore del 2-0, sbaglia il secondo ma non si abbatte. Anzi, alza ulteriormente il livello della sua prestazione.
Tonali 6.5: Bonera gli chiede di trovare maggior personalità nel farsi vedere e lui, nel corso della gara, si scrolla di dosso quel timore reverenziale che uno con le sue doti non deve avere. Quando inizia a far vedere che si sta divertendo, fa delle belle cose seppur in semplicità. (dall’82’ Hauge sv).
Saelemaekers 7.5: il migliore in campo in assoluto per oggi. Perché fa tutto giusto. Corre, occupa gli spazi in maniera intelligente, riconosce le zone di campo scoperte e va a prendere il posto dei compagni che hanno lasciato la loro posizione. Si procura il rigore del 2-0 e quando punta l’uomo, senza fronzoli, sa essere pericoloso. (dal 91’ Dalot sv).
Brahim Diaz 6: gioca sotto punta e questa è la novità di inizio gara, poiché tutti ce lo saremmo aspettati largo a sinistra. Poi arriva a giocare stretto con Calhanoglu quando devono duettare. Lascia i fuochi d’artificio in spogliatoio e bada al sodo. Gli è mancato lo spunto verso la porta. (dal 75’ Krunic 6: l’uomo dell’ultimo quarto d’ora fa il suo).
Calhanoglu 6.5: concreto, presente, dinamico e voglioso. Quella di oggi è stata una prova da giocatore maturo, capace di sacrificarsi bene nella fase di non possesso e lucido con la palla tra i piedi. Sfortunato quando col mancino, in avvio di ripresa, colpisce il palo.
Rebic 6: quando Pezzella “buca” il cross di Saelemaekers forse non crede ai suoi occhi e perde l’attimo per addomesticare la palla e calciarla verso la porta della Fiorentina. Deve cercare di togliersi di dosso gli ultimi residui dell’infortunio al gomito.
All. Bonera 7.5: insieme a Pioli e al resto dello staff tecnico preparano la partita in maniera esemplare e il Milan la comanda da grande squadra, colpendo la Fiorentina per due volte, fallendo il montante del ko definitivo con il secondo rigore di Kessie e gestendo campo, ritmo e forze nella ripresa.
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