dal sito www.gazzetta.it
FENOMENO IBRA: FA DOPPIETTA IN 3’, STENDE L’INTER E IL MILAN VOLA IN TESTA DA SOLO
Lo svedese segna due gol e trascina i rossoneri. A Conte non basta Lukaku: Pioli primo in classifica
Quattro anni e nove mesi di attesa, il Milan torna a vincere un derby di campionato. E lo fa nel segno di Ibrahimovic - chi sennò? - che con una doppietta manda in Paradiso Stefano Pioli, al primo derby vinto in carriera, solo in testa alla classifica a punteggio pieno. Si ferma l’Inter, a cui non basta la rete di Lukaku che nel primo tempo aveva provato a riaprire un match indirizzato fin dai primi minuti.
COME UN ANNO FA — Dov’eravamo rimasti, con i derby di Milano? A quello di febbraio, con il Milan che partì a mille all’ora. Ecco, replica servita, l’avvio è tutto rossonero, con qualche pizzico di lucida follia interista. Come quella di Kolarov, che all’11’ con un intervento scriteriato in area atterra Ibrahimovic. Rigore inevitabile, che Ibra prima si fa parare da Handanovic, salvo depositare in rete la respinta del portiere sloveno. Milan avanti. E in completo controllo, con un Calhanoglou che fa quel che vuole sulla trequarti nerazzurra. Ed è proprio il 10 di Pioli, al 16’, a innescare di prima Leao sulla sinistra, il portoghese salta D’Ambrosio senza problemi e crossa ancora per Ibra, che sul secondo palo facile facile fa 2-0, con un Kolarov ancora una volta difettoso. L’Inter? Non c’è, Conte urla dalla panchina e la prima reazione è in un destro facile al 18’ di Lukaku per Donnarumma. Serve una scintilla per tornare in partita. Arriva al 29’: Kolarov ha campo davanti e avanza fino ai 20 metri, servizio per Perisic che mette in mezzo, Donnarumma devia ma non abbastanza, Lukaku mette dentro a porta vuota. Cambia l’aspetto psicologico, ora i nerazzurri ci credono di più. Al 32’ doppia occasione: prima cross al bacio di Hakimi per Lautaro, il cui colpo di testa viene salvato poco prima di entrare in porta da Kjaer. E poi, pochi secondi più tardi, combinazione veloce Lukaku-Lautaro che porta al tiro Barella, centrale per Donnarumma. Il Milan si risistema, Calhanoglu va via a Brozovic ma non trova il tempo del cross, dall’altra parte prima Lautaro non spaventa Donnarumma (44’), poi in pieno recupero, su angolo di Brozovic, Lukaku fallisce un comodo colpo di testa per il 2-2.
RIPRESA — Si riparte senza cambi. Lo squillo lo tenta subito Hakimi, che al 3’ prende il tempo a Hernandez e punta Donnarumma, sbagliando poi il facile assist per Lukaku. Pericolo che porta pure dall’altra parte Leao: minuto 11, Kessie fa viaggiare il portoghese che si accentra e fa partire un destro che sfiora il palo di Handanovic. Dall’altra parte, ancora Hakimi: minuto 14, cross al bacio di Vidal, Hakimi va in tuffo di testa e mette fuori un 2-2 che pareva fatto. Il predominio del gioco è nerazzurro, il Milan si muove in ripartenza. Kjaer mura Barella in angolo al 17’, Pioli fa i primi due cambi: fuori Leao, dentro Krunic, fuori Saeemakers e in campo Castillejo. Dall’altra parte Conte chiama Eriksen: è il 22’, dentro il danese e fuori Brozovic. Ma è il Milan a sprecare: al 27’ Barella sbaglia un retropassaggio, Castillejo si intromette e manda in porta Krunic, che però solo davanti ad Handanovic, leggermente defilato sulla sinistra, spedisce alto. Neppure un minuto ed è giallo nell’altra area: Donnarumma atterra Lukaku, l’arbitro fischia rigore ma dopo suggerimento del Var annulla la decisione fischiando il fuorigioco. Kjaer ha una buona chance di testa, Conte invece gioca la carta Sanchez: esce Vidal, tridente schierato per gli ultimi sette più recupero. Subito dopo è Castilejo a spedire alto l’ennesima grande sponda di Ibrahimovic. Nel Milan esce Kessie per Tonali, siamo al rush finale. All’ultimo giro di orologio ci prova Perisic, alto di testa. Cinque minuti di recupero. C’è tempo per altre due chance targate Lukaku, che al 48’ spreca il 2-2, dopo un’ottima combinazione con Lautaro, e all’ultimo respiro ci prova con il tacco in mischia, bloccato da Donnarumma. Non c’è più tempo, è festa Milan.
Davide Stoppini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - IBRA SUPREMACY. LEAO SCELTA VINCENTE. KJAER UN MURO
G. Donnarumma 6,5: la grande paura all’ultimo secondo, quando il tacco di Lukaku passa, ma lui attiva le ventose e tiene la palla lì. Sul gol interista prova a deviare il cross di Perisic. Che paura nel lieve incrocio con Lukaku con Mariani che vede rigore, che poi non c’è.
Calabria 7: partita perfetta a destra. Vero, in molti adesso diranno: il gol arriva dalla sua parte. Ma è preso in mezzo dall’avanzata, non preventivata dal sistema difensivo rossonero, di Kolarov che gli crea il dubbio su cosa fare. Il pasticcio grosso lo fa Theo. Per il resto, dalla sua parte, l’Inter non passa mai.
Kjaer 7: si prende cura di Lautaro e dopo avergli preso le misure, lo cancella dalla partita. Il toro è matato. E quando Romagnoli non copre, ci mette lui la pezza.
Romagnoli 5.5: se Kjaer cancella Lautaro, lui fa una fatica bestiale su Lukaku. Il 9 interista gli dà tantissimo filo da torcere e va in palese difficoltà. Alla prima gara dopo 88 giorni non era al massimo, dovrà salire di condizione rapidamente.
Theo Hernandez 5.5: il duello tra gli ex Real, va detto, lo vince Hakimi. Perde Lukaku in occasione del gol interista e a livello propulsivo non trova le sue giocate classiche. Anche timido quando dovrebbe provare a calciare.
Kessie 7: vince il duello con Vidal in mezzo al campo, senza ombra di dubbio. Dominante e anche determinante in certe situazioni, dove tappa i buchi di Theo e Romagnoli. Un giocatore più maturo, più completo, più forte. (dall’87’ Tonali sv).
Bennacer 6,5: regia silenziosa ma di sostanza. Non attiva gli effetti speciali, perché quelli li lascia a Ibrahimovic la davanti, ma su Barella si fa sentire e toglie l’ossigeno a Brozovic.
Saelemaekers 6,5: una bella prova, sulla corsia di destra, finché ha avuto benzina nelle gambe. Gioca semplice, ma concreto. Perisic soffre sia lui sia Calabria quando il Milan spinge da quel lato. Finisce stremato. (dal 62’ Castillejo 6: fa il suo, senza troppi artifizi).
Calhanoglu 7: inventa calcio. È l’uomo che manda in tilt il sistema operativo interista, manda in porta Ibra per il rigore e regala lampi di classe purissima. Nella ripresa, quando il fisico cala, ci mette intelligenza nel coprire preventivamente le posizioni.
Leao 6,5: è la scelta a sorpresa di Pioli, ed è vincente. inizia caracollando, volendo il pallone sui piedi. Poi, quando lo riceve in dinamica, da quattro metri a D’Ambrosio disegnando il cross per lo 0-2 di Ibra. (dal 62’ Krunic 5.5: si mangia il gol del 3-1 e questo basta a non dargli un voto positivo).
Ibrahimovic 8: non avrò altro dio all’infuori di te. È il re del Derby, come 10 anni fa, sotto la nord si procura un rigore. Quella volta fu Materazzi a falciarlo, questa volta è Kolarov. Solo che Handanovic gli para il tiro dagli undici metri, ma non il tap in. Letale quando Leao gli apparecchia la tavola per il gol del raddoppio. Come 10 anni fa, finisce stremato, ma in campo. Rinnovategli subito il contratto.
All.: Pioli 7,5: imbusta la partita a Conte e lo manda a -5. Il Milan vince quasi tutti i duelli e gioca bene a calcio. Inoltre, la sua squadra sa leggere le situazioni. Bravo mister.
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