dal sito www.gazzetta.it
TRIS ALLA SPAL, MILAN AI QUARTI SUL VELLUTO. E ORA IL TORO
Tutto facile per i rossoneri anche senza Ibra in campo: Piatek segna e serve l'assist del raddoppio a Castillejo, di Hernandez il terzo gol. Antonio Donnarumma imbattuto per la terza volta su tre
Se è vero che chi si accontenta gode, ai 32mila di San Siro è andata piuttosto bene: erano venuti per applaudire le magie di Ibrahimovic, si sono consumati le mani a forza di festeggiare i gol di Piatek, Castillejo e Theo Hernandez. Il Milan ha fatto sorridere la sua gente anche senza Zlatan, che ha trascorso 90 minuti in panchina: con la Spal non c'è stata partita, un 3-0 rotondo che spedisce la banda Pioli ai quarti di finale di Coppa Italia - il 28 gennaio a Milano arriverà il Torino – e pompa fiducia nella testa dei rossoneri dopo il successo di Cagliari in campionato.
RIECCO KRIS — L'aria di Coppa fa decisamente bene a Piatek: al Meazza erano arrivati i primi spari in rossonero nei quarti contro il Napoli poco meno di un anno fa, e nello stesso torneo il polacco ritrova l'ispirazione dei tempi migliori. È lui a sbloccarla al 20', sfruttando con un rasoterra chirurgico una bella imbucata di Bennacer e tornando alla rete su azione che mancava da ottobre, poi si veste da assistman servendo a Castillejo il pallone del 2-0 allo scadere del primo tempo: il tiro a giro dello spagnolo è una perla che raccoglie l'ovazione di tutto lo stadio. Sta bene Piatek (anche se nella ripresa fallisce almeno un paio di occasionissime), ma sono in salute anche i compagni: Bennacer governa in mezzo e sfiora il gran gol con una botta da fuori nei primi minuti, Krunic e Bonaventura si fanno valere in recupero, Rebic strappa, salta l'uomo e regala spunti interessanti (la mira sotto porta resta da correggere). La Spal è piuttosto debole nell'opporre resistenza e fin troppo timida in avanti: Paloschi regala a Kjaer un debutto senza affanni e Donnarumma senior si sporca i guanti per bloccare una conclusione centrale di Floccari a metà del primo tempo e non fa in tempo a prepararsi per un rigore concesso agli emiliani nel finale per presunto fallo di mano di Paquetà, perché l'arbitro Ghersini corregge la decisione dopo aver rivisto l'azione al monitor. Prima, gran riflesso al 40' su colpo di testa ravvicinato di Murgia. Per il fratello di Gigio, tre partite ufficiali al Milan e tre clean sheet: niente male.
BOMBER THEO — Se Piatek si sveglia dopo oltre un mese senza gol, Theo Hernandez continua a fare quello che ha sempre fatto da quando ha cominciato la sua prima stagione con la maglia del Milan: il siluro con cui confeziona il tris rossonero è la sua quinta rete stagionale, score che lo conferma miglior marcatore della rosa insieme al polacco. San Siro impazzisce per il sinistro del francese e fischia invece quello di Suso, contestato sia alla lettura delle formazioni che al momento del cambio con Castillejo: Pioli potrà pure cambiare idea su Jesus, escluso dai titolari per la seconda volta di fila, molto più difficile che lo facciano i tifosi.
Marco Fallisi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - CASTI E THEO, GOL D'AUTORE. PIATEK TORNA A SPARARE. BENE KJAER E ANTONIO DONNARUMMA
A. Donnarumma 6,5: la sua prova viene spesso accompagnata dagli applausi dei tifosi. Sostanzialmente inoperoso, si limita alla normalissima amministrazione di una gara che la squadra indirizza bene già nel primo tempo. A fine partita ci pensa Paloschi, con un colpo di testa dai 5 metri, a tirarlo fuori dal freezer e lui risponde con una grande parata.
Conti 6: senza infamia e senza lode in una gara dove basta davvero il minimo sindacale ai quattro dietro per portare a casa la sufficienza.
Kjaer 6,5: buon debutto di Simo, che con il 24 del connazionale Laursen sulle spalle, domina le palle alte che la Spal lancia verso i malcapitati Floccari e Paloschi. (dall’82’ Gabbia sv: all’esordio assoluto in prima squadra).
Romagnoli 6: gioca con il pilota automatico inserito. La Spal non crea nulla la davanti e lui deve solo muoversi per non ibernare.
Theo Hernandez 7: il gol del 3-0 è un mix di potenza fisica e tecnica. Demolisce lo spazio palla al piede e poi spara un sasso che Berisha sente solo fischiare alla sua sinistra. E si prende gli applausi anche di Ibrahimovic. Quando si accende, è devastamte.
Castillejo 7: dove ti giri, lo trovi. Corre per tre, offre opzioni di passaggio ai compagni di squadra e poi, al 44’, disegna una parabola bellissima che si spegne dolcemente sotto l’incrocio dei pali alla destra di Berisha. È in un buon momento e deve sfruttarlo al massimo. (dal 63’ Suso 6: entra tra i fischi di tre quarti dello stadio con la Sud che lo incoraggia. Pronti-via e mette in porta Rebic con un gran filtrante.
Krunic 6: un paio di sbavature e due randellate da fabbro vecchio stampo, ma anche diversi inserimenti e break che rompono la linea mediana della Spal.
Bennacer 6,5: manda in porta Piatek con un’imbucata dai tempi e dai giri giusti. In precedenza aveva fatto sussultare San Siro con un collo interno mancino che si apre troppo ed esce alla sinistra di Berisha. Sempre più padrone della manovra.
Bonaventura 6: staziona poco da esterno puro, perché viene spesso a giocare dentro al campo, liberando la fascia a Theo o a Rebic quando il croato si allarga a sinistra. Ordinato nel gestire i palloni che gli capitano tra i piedi. (dal 75’ Paquetà 6: entra a risultato acquisito per far rifiatare Jack).
Rebic 6: da seconda punta si muove tanto, cercando spesso anche l’attacco alla profondità. Fornisce un assist per Piatek a inizio secondo tempo e poi non concretizza due occasioni. Ma dà segnali di vita.
Piatek 6,5: gol che sblocca la partita e assist a Castillejo a legittimare una prova decisamente diversa per impegno e presenza nella gara. Aveva iniziato così così, con un paio di transizioni gestite malamente, poi il gol cambia tutto. In avvio di ripresa si mangia la doppietta su cioccolatino di Theo e su assist di Rebic. Da la sensazione di voler avere la certezza di segnare e, di conseguenza, fa quel tocco in più che anestetizza la conclusione in porta.
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