dal sito www.gazzetta.it
GORETZKA GOL, VINCE 1-0 IL BAYERN. MA È UN BUON MILAN, E CHE BRAVO MALDINI JR
I bavaresi vincono ma i rossoneri, decimati dagli infortuni, tengono bene il campo e vanno vicino al pari. Buoni spunti di Daniel, figlio di Paolo, all’esordio. Giampaolo: "Ho tanti riscontri positivi, la squadra ha qualità, ma serve tempo"
Se d’estate tante volte fa comodo appellarsi al "risultato che non conta" per giustificare le sconfitte, questo è uno di quei casi in cui invece occorre davvero andare oltre il punteggio. Perché facendolo si scopre che dietro la sconfitta di misura contro il Bayern – 1-0 all’ultimo secondo di recupero del primo tempo – a Kansas City nel primo test della ICC 2019 ci sono diverse buone cose. Soprattutto in considerazione delle grandi difficoltà con cui il Milan si è presentato al cospetto di una sfida impari già in partenza, vista la differenza di qualità negli interpreti.
CANTIERE APERTO - I rossoneri sono un cantiere aperto e lo testimonia la formazione. Come se non bastassero le assenze dei lungodegenti (Bonaventura, Caldara) e di coloro che sono ancora in vacanza (Paquetà, Kessie), si sono aggiunti i forfait di altri protagonisti importanti come Romagnoli (contusione caviglia), Suso (contusione piede), Rodriguez (affaticamento) e Musacchio (cervicalgia). Risultato? Il più eclatante è stato la coppia centrale difensiva, ovviamente inedita e assolutamente d’emergenza composta da Gabbia e Strinic (che la scorsa stagione non è sceso in campo nemmeno un minuto), mentre quello più affascinante porta il nome di Daniel e il cognome di Maldini, dentro dal primo minuto sulla trequarti dietro Castillejo e Piatek.
SOLO I PRIMAVERA — Per capire ancora meglio l’emergenza toccata a Giampaolo, basti dire che dopo i primi due cambi in panchina gli sono rimasti soltanto ragazzi della Primavera. Eppure è stato un Milan più che discreto. Il tecnico rossonero voleva la "qualità della prestazione" e per alcuni tratti – nemmeno troppo brevi – l’ha ottenuta. Poi, è ovvio: sul piano del palleggio il Bayern ha altri piedi, altra organizzazione e altri uomini, ma se il Milan fosse riuscito ad agguantare il pareggio – due occasioni nitidissime – non ci sarebbe stato da gridare allo scandalo. Paradossalmente una delle note positive è arrivata proprio nei momenti di massima pressione bavarese, che non ha mandato allo sbaraglio i rossoneri. Sofferenza sì, sbraco no. Il Milan, come da evidenti consegne del suo allenatore, ha sempre provato a ripartire dalla propria area anche quando la pressione tedesca era altissima. A costo di prendersi rischi molto seri. Ma iniziando a gestire queste situazioni a luglio, per l’inizio del campionato tutto sarà più automatico.
HERNANDEZ SUBITO INFORTUNATO — L’altro pregio evidente è stato nella lunghezza della squadra, quasi sempre molto compatta, con linee vicine. A volte vicinissime. E va detto che anche a livello atletico i rossoneri hanno tenuto, nonostante la pesantezza del periodo. Occorre ovviamente equilibrio nei giudizi: non stiamo parlando di una squadra da stropicciarsi gli occhi, ma di un progetto che sta prendendo forma con tutta evidenza, questo sì. Per esempio è confortante che la difesa tutto sommato non abbia concesso più del lecito a un attacco che pochi giorni fa ne aveva rifilati tre al Real, producendo una mole di occasioni enorme. E conforta anche la condizione di alcuni singoli. Su tutti Theo Hernandez, autore di alcune discese inarrestabili dove ha esibito tutto il suo repertorio: velocità, forza fisica e tecnica. Il problema – l’ennesimo di questa partita – è che Giampaolo l’ha perso dopo un tempo: il francese, a cui si è girata malamente la caviglia destra, è finito in ospedale per controlli. Non sarà questione di pochi giorni, a naso.
CALABRIA, BIGLIA E GABBIA OK — Restando sui singoli, molto bene anche Calabria, che ha dovuto fare gli straordinari con Coman, Davies e Alaba ma ne è uscito a testa alta. Più che buona anche la prova di Biglia e di Gabbia. Peccato invece per Strinic, che ha pagato cara l’unica vera disattenzione di giornata perdendosi Goretzka, che ha trovato il gol della vittoria. E ci sarà da lavorare abbastanza con Piatek per inserirlo bene nel gioco di Giampaolo: scarno il coinvolgimento del polacco, che ci ha messo anche del suo gestendo i pochi palloni con scelte rivedibili.
DUE OCCASIONI SPRECATE — Peccato, come dicevamo, per le due occasioni fallite dai rossoneri: la prima di Maldini (al debutto in prima squadra e autore di alcuni spunti interessanti), che ha alzato di piatto sopra la traversa con Neuer ormai fuori causa; la seconda di Cutrone, che si è ritrovato a tu per tu con Ulreich dopo un gentile omaggio di Sule, ma si è fatto respingere la conclusione. Un errore non da lui. Episodi che comunque non intaccano le buone cose mostrate coralmente dai rossoneri. "Ho tanti riscontri positivi – ha detto Giampaolo a fine gara -. Siamo arrivati a questa partita con tanti giocatori importanti fuori, però abbiamo giocato bene, provando a riproporre quanto fatto nei primi giorni a Milanello. La squadra ha qualità, ma per assimilare un certo tipo di gioco ci vuole tempo".
dal sito www.milannews.it
IL MILAN CADE DI MISURA CON IL BAYERN, MA CI SONO DIVERSI SEGNALI POSITIVI DA CUI RIPARTIRE
Finisce 1-0 per il Bayern Monaco la sfida con il Milan giocata al Children Mercy Stadium di Kansas City. Decide il gol di Goretzka al 48’ del primo tempo, con il centrocampista tedesco bravo a tagliare alle spalle di Strinic su imbucata di Tolisso. Eppure i rossoneri, nonostante avessero subito il ritmo e il gioco dei tedeschi, avevano avuto le chance più importanti della prima frazione con Theo Hernandez che ha messo alla frusta Neuer e poi, insieme a Calabria, ha prodotto diversi cross che non sono stati sfruttati dai compagni. Soprattutto da Daniel Maldini, autore di una buona prova, che dai 10 metri non ha saputo orientare bene il corpo per mettere in porta un assist al bacio di Theo. Il terzino francese è poi uscito dal campo a seguito di una distorsione alla caviglia destra che è stata oggetto di indagini strumentali all’ospedale di Kansas City per capire quella che sarà la diagnosi finale.
Nel secondo tempo, la grande chance per pervenire al pareggio capita sui piedi di Cutrone: l’attaccante rossonero è bravo a intercettare il giro palla di Sule e a presentarsi a tu per tu con Ulreich, che in spaccata compie una grande parata. È questo lo squillo principale del secondo tempo del Milan, che ha messo in mostra diversi elementi che hanno fornito una buonissima prestazione come Calabria, Gabbia e Biglia. Da rivedere Calhanoglu e Borini mentre Piatek ha avuto pochi palloni da poter gestire nell’area bavarese.
Ma più in generale, si sono visti – a tratti – i primi segni di ciò che vuole Giampaolo, soprattutto sul lavoro dei terzini, con Calabria e Theo che hanno spinto molto e creato superiorità sulle loro bande di competenza.
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