dal sito www.gazzetta.it
GOL DI BIGLIA, HETEMAJ E PIATEK. GATTUSO ESPULSO
Preziosa vittoria dei rossoneri, che allungano al terzo posto: Inter a -4, Roma a -7. Per i veneti la salvezza diventa sempre più un miraggio
La legge del Pistolero si abbatte anche sul Bentegodi, dove il Milan passa 2-1 contro il Chievo ultimo in classifica grazie al centro del solito Piatek, sempre più bussola rossonera lungo il cammino che porta alla Champions. Non è stato un bel Diavolo, quello che ha infilato la quinta vittoria consecutiva in campionato e si gode una notte a +4 sull'Inter, ma Romagnoli e compagni si godono i risultati di una crescita mentale che ha scavato un solco largo così tra il Milan balbettante della prima parte di stagione e quello attuale. L'ultimo k.o. risale a 10 turni fa, in casa con la Fiorentina. Donnarumma ha preso gol da una squadra che non segnava da 4 giornate, vero, ma i gattusiani sono stati cinici quanto basta per reindirizzare sui binari giusti una serata che si era messa male dopo un'ora di gioco.
TUTTO IN DIECI MINUTI — La partita, soporifera per quasi tutto il primo tempo – il Milan fa troppo poco per impensierire Sorrentino, Piatek aspetta invano rifornimenti dai lati del tridente – si accende tra il 31' e il 41'. I rossoneri sbloccano con un meraviglioso arcobaleno che Biglia disegna su un calcio di punizione al limite guadagnato da Paquetà con mestiere (l'intervento di Leris è al limite, anche se il brasiliano viene sbilanciato al momento del tiro). Poi però rovinano tutto in una manciata di minuti: Gattuso si fa espellere al 35' dopo un acceso diverbio con Meggiorini e Donnarumma incassa il gol del pareggio. Leris affonda sulla destra e crossa per Hetemaj, 1-1 di testa.
IL COLPO — La risolve il Pistolero al 57', dicevamo, e il secondo gol al Chievo (dopo quello dell'andata, segnato in maglia Genoa) si abbina perfettamente al soprannome del bomber polacco: il 19° sigillo in campionato – capocannoniere insieme con Ronaldo e Quagliarella – sbuca quando la partita di Verona sembra davvero il Far West, con il Milan in confusione (Gigio lo salva su un tiro a giro del solito Hetemaj a inizio ripresa) e un Chievo che si è armato di quella spensieratezza richiesta da Di Carlo alla vigilia. Il tocco vincente di Piatek arriva al termine di un'azione confusa, rifinita da Castillejo di testa dopo che lo stesso Piatek aveva cercato il colpo in acrobazia rischiando il gioco pericoloso sul difensore che lo marcava: i gialloblù protestano, la Var controlla e Pairetto convalida. Conquistato il comando della gara, i gattusiani amministrano senza andare in apnea e sfiorano il tris con Romagnoli nel finale. Gattuso, che l'ha guardata dalla tribuna, si gode i frutti del suo lavoro e i cori pre-derby di uno stadio che sembra succursale di San Siro: ora c'è solo da attendere le decisioni del Giudice sportivo, saltare la sfida delle sfide contro l'Inter sarebbe un delitto.
Marco Fallisi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - BIGLIA, CHE RITORNO! PIATEK, GOL PESANTISSIMO. CONTI, UN BRUTTO ERRORE
G. Donnarumma 6,5: fa una parata, ma è decisiva. Il destro di Hetemaj, che lo aveva battuto nel primo tempo, è carico di veleno, ma lui ha l’antidoto volando con la manona.
Conti 5: torna dal primo minuto, ma il pareggio del Chievo è tutto suo. Perde completamente la misura del cross e della marcatura, permettendo a Hetemaj di colpire di testa e metterla all’angolino. In fase propositiva non sforna nulla di significante. (dal 63’ Calabria 6: riequilibra la corsia di destra, dando maggior copertura. Ha carburato in vista del derby).
Musacchio 6: Meggiorini prova a stanarlo, lui rimane bello chiuso e tosto in difesa. Non sbaglia un pallone in fase di impostazione.
Romagnoli 6,5: un paio di chiusure delle sue e un gol sfiorato su inserimento dalle retrovie come da suo marchio di fabbrica.
Laxalt 6: in modalità soldatino, spinge poco e crossa pochissimo. Forse lascia troppo tempo a Leris per il cross da cui nasce il gol, ma la sua prova la fa.
Kessie 6: solita partita di sostanza, condita dalla “solita” occasione gol non sfruttata. C’era da soffrire e lui, anche se in bombola, lo fa bene.
Biglia 7: quando arriva sul punto di battuta della punizione deve aver preso la DeLorean ed è tornato ai tempi dell’Anderlecht e della Lazio, quando quelle punizioni erano cosa sua. La telecomanda all’incrocio dei pali, con un arcobaleno meraviglioso. Il resto della partita è di grande qualità e importanza. Bentornato Cerebro.
Paquetà 5,5: e alla dodicesima, la prima partita non convincente. Il suo merito è quello di guadagnarsi la punizione che Biglia trasforma nel primo vantaggio milanista. Poi, però, si accende la spia della riserva e Gattuso lo toglie. (dal 53’ Calhanoglu 6: entra subito a inizio secondo tempo e fa un po’ la mezzala, un po’ il trequartista, dando una mano alla squadra nella doppia fase).
Suso 5,5: a caccia della condizione migliore, in un campo e contro un avversario che gli hanno spesso portato gol e assist, non trova i suoi colpi. Da registrare il binario con Conti. (dall’83’ Borini sv)
Piatek 6,5: gli arriva una palla degna di nota e la butta dentro. Ottavo gol in stagione con la maglia rossonera, che pesa tantissimo. Adesso è tempo di caricare le munizioni per il derby.
Castillejo 6,5: frizzante, vivace, non facilmente leggibile per il Chievo. Ottima prova di Samu che porta tanta imprevedibilità nella manovra milanista e, nel secondo tempo, apre il campo con giocate importanti. Suo il tiro da cui nasce il gol di Piatek.
Gattuso 6,5: Biglia e Castillejo gli danno risposte importanti, Piatek gli regala tre punti fondamentali. Legge bene la partita, anche dalla tribuna, azzeccando i cambi e i loro timing.
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