dal sito www.gazzetta.it
I ROSSONERI SPRECANO L'ALLUNGO CHAMPIONS
Donnarumma super su Iago in avvio, Cutrone getta al vento un'occasionissima nel finale: il pareggio del Meazza è il risultato giusto
Tra Milan e Torino si sono visti match più belli senza dubbio, ma da lassù Gigi Radice avrà sorriso lo stesso, perché le sue due squadre un passo in più in classifica lo hanno fatto senza sgambettarsi: il Milan non vede ancora l'Inter dietro l'angolo ma resta quarto da solo, il Toro ha testato sul campo personalità e solidità da grande, l'Europa era e resta assolutamente alla portata dopo questo 0-0 in trasferta, ennesima prestazione che porta punti lontano da casa.
CHE GIGIO — Il primo tempo non emette sentenze ma regala un paio di indicazioni: il Toro che Mazzarri presenta a San Siro è una squadra in ripresa rispetto alle ultime uscite, Baselli e compagni sfruttano la superiorità numerica in mezzo e cercano l'ampiezza sulle fasce, dove a sinistra Ansaldi ha spesso vita facile con Calabria. Non a caso due delle tre grandi occasioni granata sgorgano dal lato mancino: l'argentino arma il colpo di testa di Iago e Donnarumma si oppone con una parata che strappa gli applausi dello stadio, Rincon pesca Belotti che mette sopra la traversa. Il Gallo ci riproverà anche piazzandola dal limite dopo un pallone perso da Higuain: super Gigio dice ancora di no. Il 4-4-2 con cui Gattuso veste il suo Milan aumenta il peso in area ma impoverisce la catena di destra, dove Suso non brilla e Kessie rinuncia ai classici inserimenti per non scoprire la mediana: il risultato è un gioco meno fluido di altre volte, con palle gol poco manovrate e nate più che altro dalla pressione offensiva di Cutrone. Che spaventa il Torino - Sirigu gli chiude la strada con una gran parata intorno alla mezzora - e resta a guardare quando il Pipita battezza la zona tiro: Higuain preferisce non servirlo e tenta un sinistro a giro da fuori nel finale di tempo, sbagliando la mira. Gigio e Sirigu meglio dei bomber.
RIMPIANTO CUTRONE — Rino e WM provano a smuovere il match nella ripresa: fuori uno spento Calhanoglu (la cosa non fa più notizia) fischiato dai tifosi (questa sì è una notizia) e dentro Castillejo, mentre dall'altra parte Zaza prende il posto di Iago. Lo spagnolo è quello che prova a dare la scossa e il Milan in effetti lo segue: sfiora subito il gol con un tocco sporcato dalla difesa granata a due passi da Sirigu, manda in porta Suso che non inquadra con il destro, apparecchia per Higuain che trova Djidji a sporcargli la conclusione. I rossoneri chiudono in crescendo e la vera palla gol capita sul destro di Cutrone, dopo un'azione confusa in area granata: palla clamorosamente fuori a tu per tu col portiere. Mancano ancora 3', ma il punteggio non si sblocca più. L'unica nota da aggiornare nel tabellino è l'ennesima espulsione di Mazzarri per proteste.
Marco Fallisi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - DONNARUMMA CON I SUPER POTERI. CUTRONE, ERRORE DECISIVO. CALHA, COSÌ NO
G. Donnarumma 7,5: attiva i super poter su Iago Falque. Prima con una paratona di puro istinto sul colpo di testa dello spagnolo. Poi, su Belotti, si mette il mantello da Superman per andare a mettere in angolo, a meno aperta, l’arcobaleno disegnato dal Gallo col mancino.
Calabria 6: Ansaldi lo punta spesso, lui gli sbarra la strada più che volentieri. Non trova la connessione giusta con Suso nel primo tempo. Nella ripresa spinge di più.
Abate 6,5: un po’ più in difficoltà rispetto a una settimana fa. Belotti lo mette alla frusta e in un paio di circostanze non è precisissimo nel posizionamento. Nella ripresa sale decisamente la sua prova, con delle diagonali importanti.
Zapata 6: nella sua zona ondeggia Iago Falque e quando lo spagnolo ha i metri per alzare il ritmo della giocata, lo mette alla frusta. Gioca gravato di un giallo che ne condiziona la prestazione.
Rodriguez 6: Aina non affonda molto il colpo. Lui poi si dedica anche alla fase offensiva. Deve trovare maggior precisione nei cross.
Suso 5,5: tocca numerosi palloni, ma questa volta non riesce ad essere decisivo. Sbaglia un’occasione con il destro che grida vendetta. E poi sugli angoli, non trova mai il calibro giusto.
Kessie 6: duello fisico con Rincon e Meité che finisce in parità. Non ci si può aspettare da lui giocate decisive.
Bakayoko 6.5: è sempre tra i migliori in campo nell’ultimo periodo. Calamita per i palloni, regala anche dei break interessanti che poi il Milan cestina. Sempre più leader.
Calhanoglu 5: non è in serata e lo si vede dai primi controlli che fa. Quando può calciare verso la porta di Sirigu, ciabatta clamorosamente la conclusione con il mancino. Degno di nota un solo cambio di gioco dei suoi. Oggettivamente troppo poco. (dal 71’ Castillejo 6: dà la scossa alla gara, facendo abbassare il Torino e dando quella velocità alla manovra offensiva che era mancata in precedenza).
Cutrone 5,5: quell’occasione che gli arriva sul destro al minuto numero 83’ è un peccato mortale. Lui, da lì, di solito non sbaglia. Questa volta, complice anche il pallone che gli rimane un po’ sotto, strozza la conclusione. Ma l’errore, questa volta, cancella quanto di buono aveva fatto prima.
Higuain 5,5: rientra e si divora un contropiede, calciando addosso a N’Koulou. Fa più il trequartista che la punta e giocando lontano dall’area di rigore, è difficile che si renda pericoloso.
Gattuso 6: peccato perché ci poteva essere lo strappo sulle romane, ma il Milan non trova il gol e viene tenuto a galla da Donnarumma nel primo tempo. Sapeva che sarebbe stata difficile, ma nel secondo tempo ci ha creduto.
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