dal sito www.gazzetta.it
ROSSONERI QUALIFICATI DA PRIMI NEL GIRONE
Austriaci avanti grazie a un errore di Bonucci, poi il gol di Rodriguez e le doppiette di Silva e Cutrone la ribaltano: Montella centra i sedicesimi di finale con un turno di anticipo
Il Milan vince 5-1 contro l'Austria Vienna e centra - da primo nel girone - la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, mini-traguardo indicato da Montella alla vigilia come primo step per la crescita dei suoi. Ora la squadra avrà tempo per concentrarsi su un’altra rimonta - anche in serata il Milan è partito da uno svantaggio per poi raggiungere l’obiettivo -, quella in campionato. Le prossime partite sono abbordabili, in Europa si rigiocherà solo fra diverse settimane, e nel frattempo il gruppo ha l’obbligo di svoltare anche in A. Vincenzo cercava qualificazione e vittoria scaccia cattivi pensieri con qualche novità: Silva centravanti, Calhanoglu di nuovo titolare in mediana, Zapata per l’indisponibile Romagnoli.
SPECCHIO — Il primo tempo è stato lo specchio della prima parte di stagione rossonera: avvio palla al piede ma lento e senza idee con cui concludere il lungo possesso. Ritmi bassi, entusiasmo un po’ svuotato e addirittura ospiti che passano in vantaggio in contropiede con Monschein che lanciato in profondità da Holzhauser dribbla Donnarumma e frega Bonucci. Leo era intervenuto per deviare il pallone già smorzato da Gigio ma finisce per accompagnare la sfera in rete: la sfortuna è ancora compagna rossonera e la faccia del capitano ne è la sintesi perfetta. La squadra diventa ora più cinica senza limitarsi al giro palla: a riportare i rossoneri in parità è il mancino di Rodriguez, a sinistra uno dei più propositivi dei suoi. L’azione era stata in questo caso avviata da Borini e rifinita dall’invito di testa di Silva. Gol da due passi a cui si aggiungerà poi il tocco di André Silva che ribatte una punizione di Rodriguez sporcata dalla barriera austriaca. Stavolta gli interpreti si scambiano i ruoli. Sul finale di tempo c’è gloria anche per l’altro baby dell’attacco Cutrone, che non segnava da fine settembre scorso: suo il tris – testa su cross di Borini - che mette al sicuro il risultato. Bella, poco prima, una conclusione in rovesciata: alta. Biglia in mezzo era tornato regista più preciso, e aveva pure tentato un paio di conclusioni. L’impatto di Calhanoglu è stato invece più banale, senza i numeri e le giocate che si aspettano dal dieci di fantasia.
GIOCO — Nel secondo tempo il Milan è ovviamente più sciolto e anche più divertente: c’è spazio per un tentativo di Bonucci che spara alto, una mezza girata - bloccata - di Borini e una botta di forza di Cutrone. Continuando a cercare il poker alla fine arriva: doppietta di Silva, secondo gol su invito di Calhanoglu - che stoppa di petto e gira con il destro il suo ottavo centro europeo, preliminari inclusi. Arriva anche il quinto gol per replicare il risultato dell’andata: a chiudere i conti in contropiede è Cutrone, su lancio di Antonelli. È tutto più che sufficiente per portare il Milan ai sedicesimi e per permettere ora alla squadra di puntare la risalita in campionato: l’Europa prevede a dicembre la trasferta in casa del Rjieka, oggi inutile per il risultato, e poi tornerà solo a febbraio. Nel frattempo il Milan vuole compiere un’altra rimonta.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - SILVA-CUTRONE, CHECK-IN QUALIFICAZIONE A SUON DI GOL. RODRIGUEZ ESTERNO È UN ALTRO GIOCATORE
G. Donnarumma 6: Monschein lo raggira in occasione del gol dello 0-1, ma è freddo nel frenare la corsa dell’uscita evitando rigore e sanzione dell’arbitro. Era riuscito, quasi, a chiudere l’angolo di tiro all’avversario. Poi, per il resto della gara, prende freddo insieme ai 18 mila sugli spalti.
Musacchio 6: normale amministrazione per Mateo, che si becca un giallo molto discutibile da parte dell’arbitro. Si accentra quando la difesa passa a quattro.
Bonucci 5,5: purtroppo per lui, il doppio errore che gli capita nel gol dello 0-1 dell’Austria Vienna è marchiano. Tiene in gioco Monschein (cosa più grave) e poi non riesce ad evitare che il pallone gli passi in mezzo le gambe ed oltrepassi la linea di porta. (dall’80’ Gomez sv)
Zapata 6: partita di semplicità estrema per lo spessore degli avversari. Unico brivido quando serve a Donnarumma un pallone velenoso che Gigio toglie dallo specchio della porta.
Borini 7: asfalta Salamon sulla sua corsia di competenza. Serve due assist vincenti a Rodriguez e Cutrone e, nella ripresa, per poco non ne confeziona altri. (dal 75’ Locatelli 6: buona gestione della palla e lucidità nelle scelte).
Kessie 5,5: continua a non fare quel passo in più che faccia elevare le sue prestazioni. Anche contro un avversario modesto come gli austriaci, riesce a sbagliare appoggi elementari e chiave.
Biglia 6: torna titolare dopo l’infortunio e va al ritmo della partita, ovvero modesto. Può e deve crescere fisicamente.
Calhanoglu 6: appare e scompare nella partita. Però da mezz’ala non commette errori e poi serve ad André Silva un cioccolatino che il portoghese tramuta in gol.
Rodriguez 7: rimette la partita sui binari giusti con il suo gol. Poi sforna cross che sono nel suo repertorio ed è li, sulla fascia, che deve giocare. Perché ha corsa e qualità per far occupare agli attaccanti l’area di rigore. (dal 64’ Antonelli 6: ritrova il campo e fa bene. Per poco non scippa il gol del 4-1 ad André Silva).
André Silva 7,5: l’Europa è il suo terreno di caccia, l’Austria Vienna la sua vittima preferita visto che gli ha rifilato 5 gol sui 6 fatti nella fase a girone. Però i gol che fa non sono banali, sono da attaccante vero e che sente la porta.
Cutrone 7,5: dal Rijeka all’Austria Vienna, anche lui finalmente ritrova il gol. Il primo è quasi comodo, con il portiere tagliato fuori dal cross di Borini. Il secondo è più bello esteticamente, con portiere messo a sedere e palla in buca. Corre, si sbatte e lotta.
Montella 6,5: doveva centrare l’obiettivo primario dell’Europa League e lo fa con un turno d’anticipo. Ora deve dare continuità ad una struttura di giocatori e giocare con le due punte davanti, perché non è un caso che abbiano fatto quattro dei cinque gol con l’Austria Vienna.
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