dal sito www.gazzetta.it
SUSO, ROMAGNOLI E CUTRONE IN GOL, ORA L'INTER
Gattuso centra la seconda vittoria della sua gestione e si guadagna il derby nei quarti di finale il 27 dicembre. Biglia colpisce la traversa
Tutto facile per il Milan, che negli ottavi di finale di Coppa Italia elimina il Verona battendolo 3-0 a San Siro e si guadagna i quarti, dove affronterà l'Inter mercoledì 27 dicembre.
PRATICA ARCHIVIATA — La partita tra Donnarumma e i suoi stessi tifosiall’inizio è stata più interessante, di sicuro ha rubato la scena di San Siro, semivuoto, e di una gara che per i primi venti minuti ha vissuto pochissime scosse. Per Gattuso però gli ottavi di Coppa Italia, con un derby alle porte, sono decisivi non solo per l’immagine ma anche per dare continuità alla vittoria sul Bologna e ovviamente per andare avanti nella competizione. Sarebbe importante anche per Pecchia, che però ha più urgenza di saldare la sua panchina in campionato, dove l’Hellas deve risalire, e per questo costruisce una squadra con diverse seconde linee, come il sudcoreano Lee. Il primo tiro della partita è di Bonaventura, a giro ma impreciso, poi il Milan passa con Suso al 22', con un’altra traiettoria a girare che forse voleva incrociare la deviazione di qualcuno. Nessuno tocca ma la palla finisce lo stesso in rete. Otto minuti dopo arriva il raddoppio: Jack di nuovo al cross, André Silva fa la sponda per Romagnoli che da due passi, con il mancino, non può sbagliare. Gattuso in panchina fa festa e dopo mezzora la pratica può dirsi archiviata.
ECCO CUTRONE — La ripresa è subito più frizzante: tentativo di Fossati, ex rossonero, e immediato di tris di Cutrone: ancora un traversone-assist di Suso per la girata di testa di Patrick. A lui la curva dedica un bel coro personalizzato mentre il centravanti va ad abbracciare Gattuso. Il resto è tranquilla amministrazione, anzi più tranquilla del solito visto che da parecchio il Milan non si trovava a gestire un così largo vantaggio. E Antonelli, appena entrato, potrebbe anche aumentare la distanza. Biglia, anche lui subentrato, centra invece la traversa. Il resto lo fa la curva che continua a cantare per tutti, da Borini fino a Montolivo. Per tutti, tranne che per Gigio.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - CUTRO ALLA MANDZUKIC, SUSO RITROVA QUALITÀ. NESSUNO SOTTO LA SUFFICIENZA
G. Donnarumma 6: più che la partita in campo, quella più dura e difficile che gioca è quella con la Curva Sud, che lo contesta apertamente dopo gli ultimi avvenimenti legati alla sua vicenda contrattuale. Le due parate che compie, con coefficiente medio-alto, gli vengono cancellate da due sbandierate di Ranghetti.
Calabria 6,5: Fares non è un avversario che lo mette in difficoltà e lui, capendolo, decide di metterlo in crisi spingendo come un forsennato. Suso, contrariamente al solito, premia spesso le sue sovrapposizioni.
Bonucci 6,5: in una serata nella quale mette chilometri nelle gambe, compie il gesto di protezione che ci si aspetta da un capitano verso un suo compagno, ovvero andando ad abbracciare Donnarumma e a caricarlo mentre Gigio si dirigeva verso la curva che lo contestava.
Romagnoli 7: in attesa del gol di Bonucci, lui continua a trovare deviazioni vincenti nelle aree di rigore avversarie. Quello con il Verona è il terzo gol stagionale, il primo a San Siro, ed è anche quello che manda in ghiaccio la partita. Lee, Kean e Verde non gli creano mai grattacapi.
Rodriguez 6: sta recuperando la forma migliore e spinge di meno rispetto a quanto gli sarebbe concesso. Però quando arma il mancino, può fare sempre male.
Kessie 6,5: Gattuso si aspetta tanto da lui in fase di inserimenti, Franck sta assimilando le nozioni che gli ha impartito il nuovo allenatore e appare più sicuro rispetto all’ultimo periodo montellinao.
Montolivo 6,5: dimostra di stare molto bene e anche a ritmi bassi, non commette errori. La pressione dei centrocampisti veronesi è praticamente nulla nei suoi confronti. (dal 66’ Biglia 6: inserisce minuti nelle gambe in attesa di rivederlo al top. Il suo destro a giro nel finale bacia la traversa).
Bonaventura 6,5: inutile nasconderlo, con Gattuso ha ritrovato il sorriso ed il suo gioco. Non fa cose clamorose, ma va vicino al gol in due circostanze e Zuculini non lo prende mai. (dal 59’ Antonelli 6: gioca da mezz’ala, ruolo per lui inedito. Si muove bene).
Suso 7: gol, assist e giocate. Quando sta con costanza nella sua metratura preferita, inventa sempre qualcosa. Al bacio il pallone che mette sulla testa di Cutrone per il 3-0, maligna la traiettoria dell’1-0 che sblocca il match. (dal 60’ Borini 6: entra per dare il cambio allo spagnolo e fa 30 minuti da attore non protagonista).
André Silva 6: di segnare, per ora, non se ne parla. Si trasforma in uomo assist per il gol del 2-0 di Romagnoli. Il dialogo tecnico con Cutrone si deve affinare ancora, ma è più lui che deve disinnamorarsi della palla.
Cutrone 7: nella posizione alla Mandzukic sembra trovarsi bene. Sgomita, si sovrappone, calcia e crossa oltre a correre come un forsennato. Poi, al 55’, trova il primo gol in coppa Italia con una bella deviazione aerea che fa calare la bandiera a scacchi sul match.
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