dal sito www.gazzetta.it
CALHANOGLU, BONAVENTURA E DE MAIO IN GOL
I rossoneri tornano a vincere dopo sei turni: la Var annulla una rete a Orsolini sullo 0-1, Cutrone e Jack colpiscono due legni. Gattuso resta alle spalle dell'Atalanta
Mica male come sintesi del calcio, questo Bologna-Milan. Piedi più testa: il Milan vince con la qualità dei singoli ma rischia per l’eterno difetto di cinismo. Sul 2-0 ha quattro occasioni per chiudere la partita ma fa beneficenza e rischia di subire il 2-2 nel finale. Per Gattuso, in ogni caso, pomeriggio più di soddisfazione che di nervosismo. Il Milan segna due gol, potrebbe arrivare a sei (massì) e ritrova un paio di giocatori chiave come Calhanoglu e Bonaventura, spenti o infortunati nell’ultimo periodo. L’1-0 e il 2-0 di Hakan e Jack arrivano nel primo tempo e sono un manifesto di tecnica applicata. Minuto 34: Bonucci lancia dolce dolce per Kessie, Kessie appoggia a Cutrone, Cutrone libera Calhanoglu e Calhanoglu strappa una pagina dal manuale. Dal limite calcia come sa, forte vicino all’angolo, e passa all’esultanza. Minuto 46: Pulgar si fa passare sotto la suola un passaggio di Gonzalez, Suso recupera e scatena un attacco alla porta rapido che da Locatelli porta a Bonaventura via Calhanoglu. Jack finta Nagy, lo lascia sul posto e imbuca il raddoppio. Tra un controllo mancato e un tiro di collo, così si decidono le partite.
LA VAR — Parentesi arbitrale, che dopo Inter-Juve è di moda. A Bologna c’è un vento che sembra Trieste e l’arbitro Giacomelli, che a Trieste vive, certo non fa contento il Bologna. Nel primo tempo annulla due gol che convincono la curva del Dall’Ara al più classico “come la Juve…” cantato in coro. Il primo, segnato da Palacio dopo un colpo di testa di Orsolini finito sul palo, è questione di fuorigioco. Il secondo, a protagonisti invertiti, dipende da un fallo di mano. Il Milan è avanti 1-0 quando Calabria calcia forte, senza pensare, per allontanare un pericolo in area. Il pallone sbatte su un braccio di Palacio e carambola verso Orsolini che segna, esulta con dedica a braccia alzate per il nonno morto da pochi giorni ma poi si intristisce: Giacomelli va a vedere lo schermino a bordo campo e annulla. Così, quando il Milan raddoppia nel recupero del primo tempo, viene da considerare il contraccolpo psicologico da Var e pensare che la partita sia finita. Invece…
DE MAIO E GIGIO — Invece il secondo tempo finisce per essere più interessante del primo perché il vento soffia ugualmente ma le occasioni aumentano e il pubblico si innervosisce. Il Milan conferma di essere la squadra più pronta e in 15 minuti arriva davanti alla porta tre volte. Di più, per tre volte il 3-0 sembra fatto. Il problema per Gattuso è che prima Suso calcia male, una volta dopo un palo di Cutrone, un’altra dopo un grande contropiede Kessie-Calhanoglu, poi Cutrone butta nella differenziata un grande assist dello spagnolo nato da uno slalom tra Pulgar e De Maio. Il Bologna, sereno e salvo a 39 punti, a quel punto si convince a reagire. Prima Palacio, pericoloso come nei giorni giovanili in cui decideva i derby, non segna in mischia solo perché Calabria è bravo a deviare sulla linea. Poi De Maio rimette in piedi la partita girando in porta di testa un cross di Verdi passato sopra la testa di Bonucci: eccolo, il 2-1. Alla fine manca ancora un quarto d’ora più recupero e allora, anche se Bonaventura due minuti prima ha colpito una traversa, il Milan prende paura. Arretra di qualche metro e per i tre punti deve ringraziare ancora una volta la manona di Donnarumma. Gigio vede che un altro ex interista, Ibrahima Mbaye, sta calciando in area e sceglie di rimanere in piedi. Bravo: quando alza il braccio per fermare il tiro (forte ma centrale), trova la deviazione della serata. Sembra una parata come altre, è il gesto tecnico della speranza. Il Milan resta a -1 dall’Atalanta e all’orizzonte ha la partita in casa col Verona, che come abbinamento male non è. Perfino Gattuso, quando entra in campo per i saluti a fine partita, sembra sereno…
Luca Bianchin
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - CALHA SPETTACOLARE, JACK GOL E CONSISTENZA. SUSO, CHE ERRORACCI SOTTOPORTA. GIGIO, PARATA DECISIVA
G. Donnarumma 7: un paio di spaventi nel primo tempo, entrambi cancellati dalle scelte arbitrali. Si apre bene quando deve ricevere palla sui piedi nel giro palla arretrato. Decisivo con una parata a piovra su Mbaye che evita il 2-2.
Calabria 6,5: Orsolini prova a dargliele senza successo, Masina lo soffre tantissimo quando Davide scende sulla sua corsia di competenza. Salva sulla linea una mischia che poteva riaprire la gara.
Zapata 6,5: Palacio agisce molto lontano dalla sua zona di competenza. Lui copre tempo e spazio di gioco, disinnescando i tentativi di Verdi che spesso ha cercato di mettergli la palla alle spalle.
Bonucci 5,5: anche a Bologna fa prendere uno spavento ai tifosi del Milan quando finisce giù dopo il colpo di Palacio. Tiene a distanza di sicurezza Verdi. Perde, però, De Maio in occasione del gol che riapre la partita.
Rodriguez 6: andamento costante. Anche Gattuso lo sprona a salire di più per schiacciare ulteriormente il Bologna.
Kessie 6,5: entra nell’azione dello 0-1 andando a spondare per Cutrone. Bagna il 50° gettone in rossonero con una prova buonissima. Nagy è in difficoltà fisico-atletica con lui. Nel finale, è lui ad andare su tutti i palloni alti.
Locatelli 6,5: un po’ ingenuo nel farsi ammonire concedendo a Palacio di nascondergli la palla col corpo. Tolto quell’episodio, però, sembra trovarsi bene nei panni di vice-Biglia e cerca molto la verticale.
Bonaventura 6,5: più tonico rispetto all’ultimo periodo, taglia molto alle spalle della prima punta e vede bene il corridoio che si apre in occasione dell’azione che poi, di destro, conclude personalmente per il raddoppio Milan. Poli lo soffre tremendamente. L’incrocio dei pali gli nega la doppietta. (dall’84’ Montolivo sv).
Suso 5,5: poche fiammate, ma basta la presenza per impensierire Masina e tenerlo sempre in apprensione. Si divora il gol del 3-0 per ben tre volte: la prima andando molle sulla ribattuta del palo dopo il destro di Cutrone. La seconda vanificando un’azione da play-station di Calhanoglu. La terza perdendo il tempo su assist di Kessie. Cutrone lo imita divorandosi un bell’assist.
Cutrone 6: in attesa di ricevere palloni da provare a scagliare alle spalle dei portieri, scopre la bellezza dell’assist: ottima presa di posizione su De Maio, giusto il tempo d’attesa per apparecchiare la tavola a Calhanoglu che tira giù la porta del Bologna. Cresciuto tanto nei movimenti spalle alla porta. Il palo gli nega la gioia del gol e poi se lo divora, ben servito da Suso. (dal 78’ Kalinic sv)
Calhanoglu 7,5: torna dopo due partite ed è sempre il migliore dei giocatori a disposizione di Gattuso. Al primo tiro verso la porta di Mirante, la tira letteralmente giù con un diagonale di destro potente e preciso. Visionario quando trova il passaggio che apre la strada al raddoppio di Bonaventura. Da joystick la giocata con cui mette in porta Suso, ma lo spagnolo la cestina. (dal 75’ Borini sv: entra per far rifiatare Calhanoglu).
Gattuso 6: voleva una risposta dalla sua squadra, che arriva dopo 15 minuti di sbandamento iniziali. Poi il Milan sblocca la gara, va sul doppio vantaggio e poi, nella ripresa, torna a divorarsi gol a profusione con Suso e Cutrone.
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COPPIA DI MILANISTI MALMENATA E CACCIATA DAL DALL'ARA: AVEVANO I BIGLIETTI PER LA CURVA DEL BOLOGNA
Bruttissima disavventura per una coppia di milanisti, 24 anni lei e 28 lui, che hanno deciso di assistere domenica alla trasferta dei rossoneri a Bologna. I fidanzati, come raccontato da loro stessi a Repubblica Bologna, avevano acquistato i biglietti per la curva rossoblù e, come spiega la ragazza, stavano semplicemente guardando la partita: "Non avevamo addosso sciarpe del Milan o altri segni riconoscibili. Ce ne stavamo buoni e zitti a vedere la partita nel posto assegnato, verso i distinti, anche se ci sentivamo guardati in modo ostile dalle persone intorno. Dopo il primo gol del Milan non abbiamo esultato, ma intorno a noi hanno iniziato a insultarci sempre più pesantemente e a spintonarci. Sebbene non reagissimo per evitare che la situazione precipitasse, hanno cominciato a rivolgerci insulti sempre più allucinanti, mai sentite cose del genere, a minacciarci addirittura di morte per poi passare all'aggressione fisica. In poche parole ci hanno buttati fuori dalle gradinate a spintoni, calci, pugni e schiaffi senza che nessuno, dico nessuno, intervenisse in nostra difesa contro i più esagitati. Abbiamo chiesto protezione a uno steward che però, per farla breve, ci ha detto che eravamo noi in difetto avendo sbagliato settore e che questi episodi sono la normalità". Dopo essersi rivolti ai Carabineri per la denuncia, la coppia si è recata in ospedale: lei è stata dimessa con una prognosi risolvibile in 10 giorni, mentre il ragazzo con una prognosi di 15. La Digos avrebbe già individuato quattro persone responsabili dell'aggressione.
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