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30 dicembre 2017, Fiorentina vs Milan 1-1




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - IN PORTA TORNA GIGIO, BORINI PREFERITO A CALHA A SINISTRA. DAVANTI ALLA DIFESA C’È MONTOLIVO
Dopo la vittoria nel derby di Coppa Italia contro l’Inter, il Milan è atteso da un banco di prova importante domani alle 12.30 sul campo della Fiorentina: i rossoneri dovranno infatti confermare le buone cose viste contro l’Inter e dimostrare che il momento difficile è finalmente alle spalle. Nella conferenza stampa di oggi a Milanello, Rino Gattuso ha però spiegato che la squadra è piuttosto stanca dopo i 120’ di mercoledì in TIM Cup e quindi ci sarà qualche cambiamento nella formazione iniziale.
DIFESA - Innanzitutto, in porta si rivedrà Gigio Donnarumma, che ha recuperato dal problema fisico alla coscia che lo ha tenuto fuori contro l’Inter. Davanti a lui, a destra spazio dal primo minuto a Davide Calabria al posto dell’infortunato Abate, mentre saranno confermato titolari Bonucci e Romagnoli in mezzo e Ricardo Rodriguez a sinistra.
CENTROCAMPO - Due novità invece in mezzo al campo, dove Biglia e Locatelli saranno sostituiti rispettivamente da Riccardo Montolivo e da Giacomo Bonaventura. Quella del Franchi sarà una gara speciale soprattutto per l’ex viola, che ha giocato diverse stagioni alla Fiorentina e dunque questa sfida avrà un sapore particolare. Jack, invece, tornerà a fare la mezzala dopo aver giocato il derby da attaccante esterno.
ATTACCO - Al posto di Bonaventura a sinistra, ci sarà Fabio Borini, che ha vinto il ballottaggio in quel ruolo con Hakan Calhanoglu, nonostante quest’ultimo abbia avuto un buon impatto contro l’Inter quando è entrato in campo nella ripresa. Con Kalinic out per infortunio, al centro del tridente milanista ci sarà Patrick Cutrone, che spera di ripetere l’ottima prestazione di mercoledì. A destra, infine, confermatissimo Suso.
Ecco quindi la probabile formazione del Milan:
(4-3-3) Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Montolivo, Bonaventura; Suso, Cutrone, Borini.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 30 dicembre 2017)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 31 dicembre 2017)
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dal sito www.gazzetta.it

CALHANOGLU RISPONDE A SIMEONE
Viola più propositivi, ma le parate di Gigio Donnarumma aiutano Gattuso a uscire dal Franchi con un punto
Fiorentina e Milan si prendono un punto che non fa esultare nessuno ma che permette a entrambe di restare a galla: i viola si lasciano alle spalle la delusione dell’uscita dalla Coppa Italia e in campionato continuano la striscia positiva di sette risultati. Il Milan torna in trasferta dopo Benevento e Verona e mostra di aver compiuto un passo avanti. Uscendo indenne dal Franchi, Gattuso dà continuità al successo nel derby.
SUPER GIGIO — Le squadre sono quelle annunciate, ma una sola grande novità c’è: gioca Gil Dias nella Fiorentina per Chiesa non al meglio della forma. Federico è però l’uomo che dà velocità ai viola e in campo l’assenza si nota parecchio. Il Milan si adegua ai ritmi bassi, non che nelle ultime uscite – derby a parte – abbia mai brillato per velocità d’esecuzione. Il primo tempo è così molle e lento che il pranzo sembra già sullo stomaco. Succede solo alla fine della frazione che la Fiorentina si accenda: una punizione di Veretout, un’occasione di Simeone e una di Gil Dias che carambola sulla traversa. Lì si mette in mostra Gigio Donnarumma al rientro da titolare dopo la panchina con l’Inter. Il fratello piccolo è tornato grande: se il Milan finisce la frazione in pareggio è grazie a lui. C’è anche un caso arbitrale che fa discutere: Simeone approfitta di un errore di Romagnoli e si invola verso l’area, salvo essere steso al limite dallo stesso difensore. Il 13 rossonero si becca il giallo ma il dubbio sulla possibilità di espulsione resta. Dal Milan nessun tiro verso la porta di Sportiello.
CHOLITO-HAKAN — La ripresa si avvia con il solito gioco lento, magari intenso e fisico ma mai pungente. Almeno all’inizio, poi la sensazione e i numeri si invertono. Su Badelj è ancora SuperGigio a deviare, replica anche Sportiello sul solito mancino a giro di Suso. Così anche il Milan si affaccia finalmente nell’area viola. Arrivano nella stessa sequenza anche i gol: su cross di Biraghi svetta Simeone in mezzo alla coppia – colpevole – Bonucci e Romagnoli. E’ però immediata la reazione rossonera con Suso che dalla sua fascia si crea lo spazio per calciare: Sportiello non trattiene e rimette sui piedi di Calhanoglu, che pareggia. E’ una partita che va ora di pari passo: al brivido finale del diagonale di Thereau risponde il primo tentativo del subentrato Silva. Finisce dunque pari: nel gioco più viola che Milan, ma il pareggio ci sta.
Alessandra Gozzini


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - GIGIO, 100° GETTONE "ALLA DONNARUMMA". CALHA IN CRESCITA. BONUCCI, DISTRAZIONE GRAVE
G. Donnarumma 6,5: 100° gettone ufficiale in maglia rossonera condito da tre interventi degni del suo repertorio ed un gol sul quale non può fare nulla. Si butta a kamikaze su Simeone nel primo tempo e poi, con una parata da futsal, manda la palla sopra la traversa sul colpo di testa di Gil Dias. Poi nega a Badelj, a mano aperta, la gioia del gol. Sul gol di Simeone, non può nulla.
Calabria 6,5: prova di sostanza e quantità quella del numero due milanista che contiene bene le scorribande di Biraghi e costringe Thereau a giocare più sotto Simeone che largo. Si sovrappone spesso e volentieri a Suso.
Bonucci 5: inizia come nel derby, con qualche sbavatura di troppo in marcatura e in fase di costruzione. Perde il contrasto con Simeone che genera l’episodio da arancione di Romagnoli. Poi perde posizione e uomo in occasione del gol del Cholito.
Romagnoli 6: graziato da Banti, che lo ammonisce quando il limite del rosso era molo vicino ad esser stato superato. Simeone agisce più nella zona di Bonucci e Gil Dias.
Rodriguez 5,5: sembra aver perso quella sfrontatezza offensiva che aveva fatto innamorare di lui i tifosi. Gil Dias gli salta in testa e mette alla frusta Donnarumma. Piuttosto che spingere sul lungo linea, da qualche partita preferisce accentrarsi, ma così facendo si perde il suo moto propulsivo e i cross dalle fasce.
Kessie 5,5: è l’emblema della stanchezza globale. Nel derby ha dato fondo alle ultime riserve di energia, mentre al Franchi trotterella e perde tanti contrasti. Gioca sempre, non ha un cambio puro in rosa, ma quando è appannato si vede eccome. (dal 91’ Locatelli sv).
Montolivo 6,5: la regia non sarà da premio Oscar, ma la linea Maginot che erige davanti ai due centrali è sempre puntuale e precisa. Recupera un’infinità di palloni e non si cura degli improperi che la Fiesole gli dedica.
Bonaventura 5: appare sulle gambe, è in campo per forza di cose perché da lui ci si può aspettare sempre qualcosa di positivo. Tuttavia non gli riesce quasi nulla e si vede che ha le gambe pesanti quando non riesce a chiudere nemmeno una sovrapposizione. (dal 72’ André Silva 5: entrando in campo, dovrebbe spaccare il mondo. Si nota solo per un tiro citofonato che Sportiello disinnesca con la sigaretta in bocca).
Suso 6: purtroppo per il Milan, rimane l’unico giocatore che, in qualsiasi condizione, riesce a trovare un guizzo in più rispetto ai compagni. Sbaglia tantissime letture e scelte, soprattutto nel finale quando si intestardisce nel voler saltare l’uomo piuttosto che crossare il pallone. La sua prova è salvata dal tiro che manda in tilt le mani di Sportiello e che Calhanoglu traduce nel punto del pari.
Cutrone 6: con la squadra con le gomme a terra è difficile se non impossibile arrivare ad essere concreti, anche perché nel primo tempo non arriva un pallone dalle parti di Sportiello. Lui allora si dedica alla fase di copertura dando una mano al centrocampo e arrivando a dare copertura ben dietro la sua zona di competenza. Non ha paura di fare a botte con Astori e Pezzella ed è prezioso nel cercare di far salire la squadra.
Borini 5: riproposto un po’ a sorpresa da Gattuso dall’inizio, il mestierante tuttofare appare fuori giri. Ha delle idee, con alcune giocate di prima, che i piedi non traducono come vorrebbe. (dal 53’ Calhanoglu 6,5: esattamente come nel derby, entra bene a gara in corso e dimostra di aver uno stato di forma decisamente più brillante rispetto al periodo con Montella. Segna il gol del pareggio e da sempre la sensazione di poter essere pericoloso).
Gattuso 6: aveva legittimamente paura della partita di Firenze perché la sua squadra è all’interno di una fase di ricrescita fisica ed il derby ha tolto energie polmonari e mentali a tutti i suoi giocatori. Tuttavia, dopo il gol di Simeone, il gruppo ha reagito, segno evidente che il suo lavoro sta iniziando a pagare.