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25 gennaio 2017, Juventus vs Milan 2-1




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - TORNA ZAPATA DAL PRIMO MINUTO
La formazione del Milan che domani scenderà in campo contro la Juventus verrà, seppur in minima parte, rimaneggiata da Vincenzo Montella che sulla fascia sinistra darà ancora fiducia a Davide Calabria, con Luca Antonelli che siederà in panchina. Torneranno dal primo minuto Manuel Locatelli e Alessio Romagnoli le cui assenze, per squalifica, contro il Napoli è stata particolarmente incisiva. Spicca il ritorno di Cristian Zapata da titolare al centro della difesa, in coppia con Romagnoli.
Questo, quindi, l’XI che partirà dal primo minuto contro la formazione bianconera (4-3-3): Donnarumma; Abate, Zapata, Romagnoli, Calabria; Kucka, Locatelli, Bertolacci; Suso, Bacca, Bonaventura





Maglia Rossonera allo Juventus Stadium per Juventus vs Milan 2-1
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Foto tratte da AC Milan - facebook
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Visione dal settore ospiti del campo



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I giocatori rossoneri sotto il settore ospite a fine partita



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GCC presente a Torino
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Giosuè Carrara del Milan Club Bassano Bresciano presente a Torino



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MFBCC Presente a Torino
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Il nuovo logo della Juve ...



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Gigio Donnarumma, sotto il settore ospiti al termine dell'incontro, si porta la mano al cuore




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(Foto Curva Sud Milano)
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(Foto Curva Sud Milano)


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(Foto Curva Sud Milano)
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(Foto Curva Sud Milano)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 26 gennaio 2017)




dal sito www.gazzetta.it

DYBALA E PJANIC DECIDONO, NON BASTA BACCA
I bianconeri volano in semifinale con i gol dell'argentino e del bosniaco: il colombiano la riapre ma Locatelli si fa espellere poco dopo. Deulofeu entra e sfiora il pari
In questi giorni si fa un gran parlare di Dario Argento: ricorre il quarantesimo anniversario dall’uscita di Suspiria, uno dei capolavori del Maestro dell’horror. Restando in tema, la Juve riesce a esorcizzare il tabù Milan e al terzo incrocio stagionale batte i rossoneri 2-1. La semifinale di Coppa Italia col Napoli è servita. E senza nemmeno troppa fatica: non passano nemmeno 2’ tra il gol di Bacca e l’espulsione di Locatelli, che mostra tutti i suoi 19 anni nell’entrata su Dybala con un’ammonizione già sul gobbone. E la speranza del Milan di riaprirla perde subito consistenza. Neto deve parare solo una punizione di Kucka e un tiro-cross di Deulofeu, mentre è la Juve, che chiude col 4-4-1-1 e Alex Sandro per Dybala, che manca due volte il 3-1 con Mandzukic, la prima per sfortuna la seconda per imprecisione di Supermario. Senza contare il consueto prodigio di Donnarumma sul destro di Pjanic.
PERCHÉ HA VINTO LA JUVE — Perché ha saputo concretizzare da subito una superiorità evidente, negli uomini e nel gioco. I gol nei primi 21’ di Dybala (altro esorcismo riuscito, gol pesante dopo l’infortunio di San Siro e gli sprechi di Doha) e Pjanic hanno permesso ai bianconeri di gestire la gara, abbassandosi e lasciando fare la partita al Milan. Allegri ha riproposto il 4-2-3-1 visto con la Lazio, con gli stessi interpreti da centrocampo in su, Barzagli e Rugani titolari in difesa. La Juve non ha nemmeno avuto bisogno di produrre troppe fiammate, trovando il gol alla prima occasione. Si apre già il dibattito: questo modulo sarà riproponibile in Champions? Di sicuro l’uomo chiave è Mandzukic: lo trovi a ripiegare su Kucka e ad avviare l’azione del primo gol con la consueta magistrale spizzata.
PERCHÉ HA PERSO IL MILAN — Stavolta i rossoneri non sono riusciti a imbrigliare la Juventus. La catena di destra è andata subito in sofferenza contro Mandzukic e le discese di Asamoah, bravi a mettere in mezzo Abate. Sotto dopo 10’, i rossoneri sono stati chiamati a fare la partita e a produrre gioco. Quello che sanno fare meno bene, perché la qualità dei centrocampisti e anche dei difensori centrali in impostazione non è certo sopraffina. Quello che non manca è lo spirito: sotto di due gol come a Torino coi granata e col Napoli, la squadra non ha mai smesso di provarci, tenendo aperta la partita fino al 93’. E senza il rosso a Locatelli, la qualificazione della Juve sarebbe stata meno agevole. Da segnalare i 10’ finali d Deulofeu, entrato per Bacca.
I GOL — Dopo 10’ la difesa del Milan collassa troppo al centro sul cross di Asamoah e il tocco di Cuadrado libera Dybala, perfetto nel tiro di destro. Asamoah, vera alternativa ad Alex Sandro, entra anche nel secondo gol, guadagnandosi la punizione che Pjanic mette nel sette facendola pure sembrare facile. Dybala fallisce il controllo del possibile 3-0 e si va a scaldarsi senza che il Milan abbia vagamente impensierito Neto. Nel gol rossonero, invece c’è tutto Bacca, più che mai in versione “una palla un gol”. Il colombiano, fin lì irritante per come è fuori dal gioco, produce una gran girata su un pallone vagante servitogli da… Khedira. Sfortunatamente per il Milan, non ci saranno altre palle pulite per il colombiano.
Jacopo Gerna


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - LOCA, UN ERRORE LETALE E IMPERDONABILE. KUCO SETTE POLMONI, BUON IMPATTO DI DEULOFEU
Donnarumma 6: il destro di Dybala è imparabile, la punizione di Pjanic è disegnata col compasso e non ci può fare granché. Tiene vivo il Milan con l’unico intervento vero della ripresa, deviando in angolo un piattone al volo di Pjanic tutto solo.
Abate 5,5: Mandzukic gli salta in testa aprendo la strada ad Asamoah in occasione del gol dell’1-0 bianconero. Il suo è il lato debole perché Suso non torna, ma lui concede troppa libertà ad Asamoah in fase di cross. (dal 64’ Pasalic 6: entra nel momento di maggior necessità in mezzo al campo e mette ordine).
Zapata 6: alla prima da titolare, ha poche responsabilità nel vantaggio bianconero. Gli capita un pallone che poteva essere importante nell’area di rigore juventina, ma non ha la giusta reattività.
Romagnoli 6: nel gioco delle marcature in occasione del gol della Juve è sul suo uomo. Higuain gli rende la serata difficile così come Cuadrado quando gravita nelle sue zone. Alla fine regge bene.
Antonelli 6: primo tempo apatico, dove non scende praticamente mai in aiuto di Bonaventura. Nella ripresa, quando il Milan si mette a tre dietro, paradossalmente cresce al punto tale da trovare anche il coraggio di sganciarsi in fase propositiva. Kucka 6,5: unica macchia di una partita importante per intensità e dedizione è il fallo da cui nasce la punizione del 2-0 di Pjanic. Poi si sdoppia, fa il terzino e gestisce bene il giallo. Sfiora il pareggio con un sasso su punizione.
Locatelli 4,5: primo tempo di ordine e disciplina con qualche lancio a cambiare il gioco che danno respiro alla manovra del Milan. Prende due gialli evitabili, con il secondo che è un errore imperdonabile visto che lascia la squadra in 10 proprio quando il Milan, con Bacca, aveva trovato il gol del 2-1.
Bertolacci 5,5: meglio quando passa in mezzo a giocare a due tocchi piuttosto che quando fa la mezz’ala. Travolto dal dinamismo bianconero, può e deve crescere ancora. (dal 90’ Honda sv)
Suso 5: la spia della riserva è accesa e si è visto. Non salta mai l’uomo, gli avversari lo raddoppiano e si trova a crossare dalla “zolla Oddo”, ovvero dai 35 metri. Un passaggio a vuoto in una partita importante.
Bacca 6: timido nel pressing nel primo tempo, dove non gli arriva nemmeno un pallone da calciare verso la porta di Neto. Nel secondo tempo ci mette più rabbia, mette in difficoltà Bonucci, pressa su Pjanic e trova un gol – un gran gol – che riapre la partita. (dall’80’ Deulofeu 6: entra bene, subito con un recupero difensivo e poi si costruisce un’occasione potenziale dove deve calciare in porta per assenza di compagni nel cuore dell’area di rigore).
Bonaventura 5,5: Barzagli gli toglie spazio vitale, fa una fatica incredibile a trovare spazi utili per esprimersi e anche nella ripresa, quando il Milan si accende, non riesce a dare il colpo giusto. Unico lampo, il filtrante per Deulofeu.