dal sito www.gazzetta.it
DEULOFEU RISPONDE A CONTI. GASPERINI È IN EUROPA
Fino all'88' nerazzurri sicuri del quinto posto, poi la squadra di Montella trova il pareggio con lo spagnolo, che risponde a Conti
Per la serata dei verdetti lo stadio di Bergamo si presenta con il tutto esaurito. L’Atalanta pareggia e fa sua l’Europa, dopo 26 anni. Il Milan è ancora alla ricerca di se stesso: quasi mai in partita, si ritrova nel finale e solo così mantiene il leggero vantaggio su Fiorentina e Inter per il sesto posto che vale "appena" i preliminari. Per la grande occasione entrambe le squadre si erano presentate con una sorpresa: nell’Atalanta paga Kurtic, con Kessie e Cristante dentro. Nel Milan la novità ha di nuovo la maglia numero 9 di Lapadula, con Bacca (l’espressione all’ingresso in campo non è per niente da gran serata) ancora in panchina. Non è nuovo, ma annunciato, il sistema con cui Montella si presenta a Gasperini: 3-5-2. Non è un gran bel primo tempo, anche se l’Atalanta comanda e cerca di far gioco: manca però negli ultimi metri, con Petagna ben controllato e Gomez un po’ meno brillante del solito. Lo confermano gli ultimi secondi dei primi 45’ quando solo davanti a Donnarumma si fa intercettare la traiettoria. Il Milan fa fatica e per ribattere si affida soprattutto alla velocità d’esecuzione di Deulofeu. L’Atalanta ha un obiettivo ancora da centrare completamente ma è il Milan che ha un vero conto aperto con la corsa all’Europa League: per il ritmo che le squadre danno alla partita sembrerebbe l’opposto.
ANCORA CONTI — Deulofeu è pericoloso in corsa, Petagna da fermo: si libera di Zapata in area e sbatte a lato. Kessie, obiettivo rossonero del prossimo mercato estivo, tenta il numero al 18’: evitata di poco la figuraccia. Che fa invece Kucka, quando in disimpegno serve Gomez che ha lo spazio per calciare (troppo centrale) verso Donnarumma. Ancora un tiro di Deulofeu passata la mezzora prima del gol che fa esplodere lo stadio: solita avanzata mancina di Spinazzola, palla messa al centro e inserimento del terzino opposto, Conti, che fa base a destra. Per il 24 dell’Atalanta è il gol numero 8 in campionato: cifra davvero rilevante per un esterno di difesa. In mezzo va però segnalato il pasticcio di Gigio, che intercetta la palla prima di lasciarla andare sui piedi dell’avversario: davvero un erroraccio.
DOPPIA PUNTA — Lo spirito di rivalsa sembra animare il Milan della ripresa: nemmeno un minuto perché Pasalic, dall’interno dell’area, colpisca a lato. Conto, in realtà, subito pareggiato dalla conclusione di Cristante, che Donnarumma ribatte in angolo. L’Atalanta diventa uno spettacolo corale, che stavolta porta al tiro Kessie, nuovamente fermato in corner. La fiamma rossonera pare già spenta. Lapadula si vede con un tentativo sbilenco prima del quarto d’ora e prima che Montella decida di affiancargli anche Bacca, rinunciando a Kucka. Non è aumentando il conto delle punte che il Milan aumenta la pericolosità e il numero dei tiri in porta. Così ad andare vicino al raddoppio è Kessie, su cui si allunga Donnarumma. Se l’ivoriano voleva rinnovare la stima che il Milan ha nei suoi confronti c’è riuscito e bene. Anche se è tutta la squadra ad arrivare prima sui contrasti e dare una sensazione di solidità. Montella prova a sgretolarla anche con Bertolacci, visto che i suoi attaccanti latitano, almeno fino alla conclusione centrale di Lapadula. E siamo a 7’ dalla fine. Con il Milan però in vena di sorprese: al 43’ Deulofeu (in netto fuorigioco) si fa spostare il tiro da Masiello e infila Berisha per il pari rossonero. Restano ancora un paio di fronti aperti: l’Atalanta deve consolidare il quinto posto, il Milan agguantare il sesto.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - GIGIONE, PARATE DA EUROPA. DEU, GOL PESANTISSIMO. MALE PASALIC E KUCKA
Donnarumma 6,5: strepitoso su Gomez nell’azione antecedente il gol di Conti nella quale, forse, avrebbe potuto fare meglio sul cross di Spinazzola che respinge un po’ male. Nel secondo tempo va in iperestensione, con il braccio destro, per togliere dall’angolino un destro violento e preciso di Kessié.
Gomez 5: Papu Gomez, quando lo punta, non gliela fa mai vedere. Preso d’infilata de Spinazzola che mette il turbo e lo brucia nell’azione che porta al gol del vantaggio di Conti. Con i piedi non è proprio nobile.
Zapata 6: concorso di colpa con Romagnoli sul gol di Conti, visto che sono loro due a farsi uccellare dal laterale di Gasperini. Ma nel complesso regge bene botta con Petagna e, nel secondo tempo, tiene alla larga gli avanti avversari.
Romagnoli 6: la macchia, in condominio con Zapata, è quel “vai tu che vado io” col colombiano sul gol di Conti. Però palla al piede è decisamente un’altra cosa con lui. Recupera il pallone da cui nasce l'azione del pareggio.
Kucka 5: schierato come quinto di centrocampo, non spinge e non copre. Partecipa con colpevole presenza alla banda del buco in occasione del gol di Conti, perdendo il taglio di Spinazzola. Impalpabile. (dal 58’ Bacca 5: meno male che Montella lo aveva visto arrabbiato. Più che incarognito, sembra depresso).
Suso 5,5: da mezz’ala alterna cose buone a cose meno felici. Si prende un giallo pesantissimo, che gli farà saltare il Bologna.
Montolivo 6: ritorna titolare dopo 7 mesi e lo fa nella partita più difficile di questo momento di stagione. Non illumina, ma interdice bene in mezzo. A volte sbaglia qualche apertura, ma tiene bene botta al rientro.
Pasalic 5: il suo peccato mortale è quella palla che, all’alba del secondo tempo, non riesce a mettere alle spalle di Berisha, nonostante sia tutto solo. Sfiora il gol di testa, ma Freuler e Cristante lo sovrastano sempre. (dal 78’ Bertolacci sv: entra nell'azione del pari).
De Sciglio 6: per la prima volta, in rossonero, gioca come in nazionale. In ossequio al canovaccio della partita, rimane in copertura. Poi spinge anche, ma gli manca sempre un po’ di verve per chiudere meglio determinate azioni. Esce infortunato (dal 90’ Vangioni sv)
Deulofeu 6: trova il gol del pareggio in maniera anche fortuita, visto che il tiro è deviato in maniera decisiva da Masiello. Fa grande fatica da seconda punta, meglio quando torna nella sua comfort zone, ovvero sull’esterno.
Lapadula 6: corre, corre, corre e corre. Ma nella zona calda non c’è quasi mai. Tuttavia ha la lucidità di trovare l’apertura vincente nell’azione che porta Deulofeu al gol del pareggio.
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