dal sito www.gazzetta.it
SARRI FA FESTA CON MILIK E CALLEJON, MONTELLA CHIUDE IN 9
Niang e Suso rimediano ai due gol del polacco, poi decide lo spagnolo con un'altra doppietta. Espulsi Kucka e Niang
Spettacolo, gol e nervi tesi. Napoli-Milan è stata una corrida e non a caso l'ha decisa Callejon con due reti, facili facili, nel secondo tempo. Hanno vinto meritatamente gli azzurri (4-2) ma i rossoneri hanno dimostrato di essere molto diversi dallo scorso anno. Grande protagonista della serata Arkadiusz Milik, l'unico neo acquisto del Napoli in campo dall'inizio. Dal 9 al 99, da Higuain a Milik. Qui, evidentemente, i centravanti si esaltano o forse ad esaltarli è il gioco di Sarri. Fatto sta che al suo esordio da titolare in Serie A il ventiduenne polacco ha steso il Milan con una doppietta che adesso potrebbe far venire i brividi a Kalinic, obiettivo di mercato azzurro. Milik ha messo il timbro su una partita che il Milan ha perso per via dei suoi troppi passaggi a vuoto di carattere mentale.
LA RAGIONE DI SARRI — Squadre schierate a specchio (anche se il Milan difendeva con il 4-1-4-1) con interpretazioni tattiche simili. Esordio assoluto per Gomez nella difesa rossonera (forte fisicamente ma grezzo nell'impostazione) mentre nel Napoli rientrava Jorginho al posto di Valdifiori e Montella, a sorpresa, lo faceva guardare a vista da Niang (con Bonaventura largo a sinistra). Il francese era spesso imprendibile per Hysaj, come in occasione del perfetto cross basso per Abate che al 7' sparava alto da posizione molto favorevole. Il Milan partiva bene, il Napoli colpiva al primo affondo con gli stessi protagonisti della rimonta di Pescara: Mertens e Milik. Bravo il belga a farsi trovare libero alle spalle di Abate su filtrante di Ghoulam, destro a giro del folletto azzurro e palo pieno. Da due passi Milik colpiva sporco e realizzava il gol del vantaggio, il suo primo in A. Gli azzurri prendevano fiducia e sfondavano spesso a sinistra dove Hamsik faceva da raccordo tra difesa e attacco mentre Mertens teneva in apprensione costante Donnarumma (autore di due belle parate nel giro di cinque minuti). Le sponde di Milik erano funzionali al gioco del Napoli mentre lo statico Bacca collaborava poco con Suso. Per dare ragione a Sarri che lo ha preferito al colombiano quest'estate, il polacco al 33' ha preso l'ascensore su calcio d'angolo di Callejon e di testa ha fatto doppietta. Stacco imperioso più in alto di Kucka, palla all'angolino e Higuain nel dimenticatoio.
ARMA NIANG — Dal Milan era lecito attendersi una reazione di orgoglio ma il Napoli si faceva trovare clamorosamente impreparato nei primi dieci minuti della ripresa. Niang si confermava la vera arma in più di Montella. Isolarlo in uno contro uno con Hysaj è stata una buona idea per tutta la partita e si è rivelata vincente al 6' del secondo tempo quando il francese ha puntato il terzino del Napoli, lo ha superato in velocità e ha battuto Reina in diagonale. Partita riaperta, Sarri espulso per proteste (reclamava un fallo di Suso in occasione del primo gol ospite) e Milan caricato a pallettoni. Da Niang nasceva anche l'azione del pari, che però era tutto merito di Suso che dopo una respinta di Albiol su Bonaventura tirava fuori dal cappello a cilindro uno splendido sinistro che finiva all'incrocio dei pali.
REAZIONE — Napoli scosso ma capace di reagire con veemenza, anche se i quattro gol subiti in due gare debbono far riflettere. I cambi diventavano decisivi e Zielinski era determinante nella sua prima fuga che spaccava il Milan, Mertens trovava ancora un super Donnarumma a respingergli la terza conclusione della serata ma il tap-in di Callejon era poi facilissimo. Napoli di nuovo avanti a un quarto d'ora dalla fine. Al Milan serviva lucidità, invece Kucka perdeva la testa e si faceva espellere per reiterate proteste dopo un fallo su Mertens. Montella aveva poche scelte a quel punto ed optava per il Principito Sosa, esordiente in rossonero ed ex di turno, e il fischiatissimo Lapadula, soffiato al Napoli ad inizio estate. Era una corrida, il Milan chiedeva un penalty per un mani di Albiol giudicato involontario da Valeri che poi cacciava Niang per doppia ammonizione dopo un fallo su Reina. In pratica la partita finiva lì anche se al 95' Callejon siglava il 4-2 dopo una azione personale di Insigne che nel tentativo di servire lo spagnolo trovava la goffa opposizione di Romagnoli con un braccio. Sulla linea Callejon spingeva in porta, il San Paolo chiudeva con il botto anzi con i botti della Curva B (multa in arrivo per la società).
Gianluca Monti
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - DONNARUMMA NON BASTA, BRUSCO TRACOLLO DI SQUADRA. NIANG, CROCE E DELIZIA
Donnarumma 7: stampa due miracoli su Mertens, sul secondo però arriva il gol del 3-2 di Callejon. Sui gol è incolpevole, paga gli errori dei compagni di reparto.
Abate 5: bruttissimo passo indietro di Ignazio rispetto ad una settimana fa. Si divora il gol del possibile 0-1 sparando fuori un pallone di Niang col contagiri e con lo specchio della porta spalancato. Sul primo e sul terzo gol del Napoli aspetta troppo la giocata di Mertens, che puntualmente lo castiga.
Gomez 5,5: debutto così così per il paraguaiano, apparso in difficoltà soprattutto quando Mertens, una volta saltato abate, gravitava nella sua zona.
Romagnoli 5,5: di grossi errori non ne commette, prova mettere le pezze laddove era possibile. Chiude con un autogol sfortunato (poteva costagli il rosso in caso di fallo di mano col pallone in gioco).
De Sciglio 5,5: prova di grande contenimento per Mattia, al ritorno da titolare. Tuttavia Callejon lo brucia in occasione del gol del 3-2 che spezza, in favore del Napoli, la partita.
Kucka 4,5: parte bene, come tutta la squadra. Poi affonda verticalmente, perde Milik in occasione del gol del 2-0 andando a concludere la sua prestazione con un rosso assolutamente evitabile.
Montolivo 5: regia offuscata, recupera molti palloni, ma quando deve dare il raddoppio ad Abate per cercare di arginare Mertens, è notte fonda.
Bonaventura 5,5: davvero poco incisivo Jack. Nei primi minuti è lui che articola i cambi di gioco per cercare Suso. Poi, complice il crollo mentale ancor prima che fisico, della squadra, sparisce.
Suso 6: deve ancora limare quei movimenti da trequartista che lo portano, senza palla, ad entrare tra le linee piuttosto che andare in sovrapposizione. Segna un gol bellissimo, quello del 2-2, che rimette in piedi una partita che sembrava ormai in archivio. (dall’86’ Lapadula sv)
Bacca 5: letteralmente impalpabile. Non gli riesce nemmeno il lavoro sporco. (dall’80 Sosa sv)
Niang 5,5: fornisce ad Abate l’assist del potenziale 0-1, poi però non da copertura nell’azione che porta al vantaggio. Nel secondo tempo trova prima un gol meraviglioso per potenza, precisione e doti fisiche. Ma si fa cacciare come un pollo per un inutile fallo di ostruzione su Reina.
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