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INTERNATIONAL CHAMPIONS CUP
4 agosto 2016, Milan vs Chelsea 1-3




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La formazione rossonera
(dal sito www.acmilan.com)



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(dal sito www.gazzetta.it)



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(dal sito www.gazzetta.it)




Foto tratte da AC Milan - facebook
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dal sito www.gazzetta.it

I ROSSONERI DIVERTONO MA CADONO
Possesso autorevole, tante occasioni, puniti da leggerezze individuali: i rossoneri non meritavano di perdere contro Conte che dà un altro dispiacere a Montella (in gare ufficiali lo ha battuto una volta in 15 incroci). Apre Traoré, pari di Bonaventura, doppio Oscar
Vincenzo Montella dovrà farsene una ragione: il tabù Conte resta e resiste. Anche stavolta Antonio dà un dispiacere a Vincenzo (che in gare ufficiali è riuscito a batterlo, fra campo e panchina, soltanto una volta in quindici incroci), ma tutto sommato Montella la prende bene. A fine gara racconta convinto di aver visto il miglior Milan dell'estate, e questo è molto più importante sia delle sfide personali, sia del 3-1 con cui il Chelsea ha sconfitto i rossoneri. Sul fatto di definirla la miglior prova del precampionato forse si potrebbe discutere, ma una cosa è assolutamente vera: il Milan non meritava di perdere. E' successo per disattenzioni e leggerezze individuali, ma i rossoneri hanno creato parecchio, andando vicino al gol in più di un'occasione. Quelle più nitide, infatti, sono arrivate sui piedi milanisti, e non inglesi. La vera pecca dei ragazzi di Montella è stata accendersi solo a intermittenza. O volendo girare il concetto, spegnere la luce quando era bella accesa. Mancanza di continuità, insomma. Problema peraltro palesato anche dal Chelsea, nonostante i nomi sontuosi spediti in campo da Conte. Stupenda la cornice dello U.S. Bank Stadium, tutto esaurito (quasi 65.000 spettatori) per questa gara che ha inaugurato un impianto avveniristico da oltre un miliardo di dollari, dove nel 2018 si giocherà il Super Bowl. Un gioiello di tecnologia con copertura totale permanente nel cuore della città, dalla forma di nave vichinga in onore dei Minnesota Vikings, dei quali sarà la nuova casa.
SUSO-LUIZ ADRIANO-NIANG - Il tecnico rossonero, che ha dovuto rinunciare a Bertolacci (problemi a una coscia) e Antonelli (affaticamento), portati comunque in panchina per fare gruppo, ha cambiato sei undicesimi rispetto alla partita col Liverpool. In porta è tornato Donnarumma, Calabria si è piazzato terzino sinistro, Paletta ha rilevato Vergara e la mediana è cambiata completamente: dentro Poli, Kucka - al debutto davanti alla difesa, esperimento da dimenticare - e Bonaventura al posto di Bertolacci, Montolivo e Zanellato. Interamente confermato invece il tridente d'attacco, composto da Suso (che l'ha spuntata anche stavolta su Niang ed è alla quarta su quattro da titolare), Luiz Adriano e Niang, dirottato anche stavolta in fascia sinistra. Conte, che in vigilia aveva espresso un grande piacere di ritrovare il Milan, davanti ha calato il poker con Willian, Traoré, Moses e Diego Costa, quotidianamente al centro delle voci di mercato che Antonio prova a smorzare, mentre Cuadrado - nel mirino dei rossoneri - è partito in panchina.
IL GUAIO DI ROMAGNOLI - Il primo tempo - e lo stesso vale per il secondo - ha offerto un Milan a due facce. Come un interruttore della luce: "on" il primo quarto d'ora e gli ultimi dieci minuti, "off" i venti minuti centrali. Nessuna via di mezzo, nel bene e nel male. Qualcosa su cui evidentemente Montella dovrà lavorare su con attenzione, perché regalare mezza frazione all'avversario il più delle volte significa condannarsi. Partiamo dai momenti fatti bene: il Milan ha tenuto il pallone con autorevolezza, cercando e creandosi spazi, il giro palla non è stato velocissimo ma comunque abbastanza preciso e infatti i rossoneri si sono presentati molto pericolosamente davanti a Courtois due volte. Una con un colpo di testa di Abate a pochi metri dalla porta (cross infido di Calabria) e un'altra con una magnifica imbucata di Luiz Adriano - per il resto non pervenuto - a Niang, che si è trovato a tu per tu con Courtois, superlativo nel deviargli in angolo il sinistro a colpo sicuro. Sono però bastate un paio di disattenzioni in fase difensiva per fare andare tutta la squadra nell'incertezza. Il Chelsea ha aumentato i giri e al 24' è passato grazie a una manovra di accerchiamento in cui il Milan si è spostato con troppa lentezza. Il guaio definitivo l'ha combinato Romagnoli, che sul tiro di Moses respinto (alla grande) da Donnarumma si è fatto anticipare secco di testa da Traoré. I rossoneri hanno riacceso la luce dopo la mezzora abbondante e sono stati subito premiati. Intelligente inserimento di Calabria, che ha guadagnato un fallo interessante intorno ai venti metri. Molto interessante. Il resto lo ha fatto Bonaventura, che ha inventato una traiettoria deliziosa e imprendibile per Courtois.
AMPIO SPAZIO AI CAMBI - Una volta risistemate le cose, il Milan ha ripreso coraggio e confidenza con la partita, e ha iniziato la ripresa con lo spirito giusto. Il primo quarto d'ora è stato tutto a tinte rossonere. Grande pressione, grande convinzione. Cose belle da vedere. Come al 3', con Niang che ha servito Abate: sinistro fuori di un soffio. O come un minuto dopo, con Niang (che, come avrete capito, anche stavolta si è messo in luce con giocate molto interessanti), bravissimo a liberarsi in area ma nuovamente disinnescato da un fenomenale Courtois. Pressione rossonera più o meno costante, buon possesso palla e idee chiare fino al 25', quando Poli ha intercettato con un braccio un cross in area. Ingenuità che è costata il rigore, trasformato da Oscar. Il Milan in pratica è finito lì, anche perché Montella ha dato ampio spazio ai cambi (basti pensare che la linea difensiva al fischio finale era composta da Poli, Paletta, Vergara e Vido), e la squadra non è più stata in grado di reagire. Interruttore nuovamente sull'"off". Il colpo di grazia è arrivato a tre minuti dal 90' ancora con Oscar, servito da Cuadrado. Si chiude così, dopo quasi due settimane, la tournée rossonera. Oggi alle 18 (ora locale) inizia il lungo rientro, composto da tre voli: Minneapolis-Chicago, Chicago-Francoforte e Francoforte-Malpensa, con arrivo previsto alle 18 di domani. Poi tutti liberi fino a domenica sera, quando si dovrà tornare a Milanello. La settimana prossima sono previsti altri due impegni: mercoledì il Trofeo Tim a Reggio Emilia con Sassuolo e Celta Vigo, domenica 14 amichevole in Germania, a Friburgo. Dopo di che, sarà già ora di campionato.
Marco Pasotto