Ritorno ai tabellini delle partite
   

   


AUDI CUP
5 agosto 2015, Milan vs Tottenham Hotspur 0-2




cliccare sull'immagine per ingrandire

La formazione rossonera



Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 6 agosto 2015)




dal sito www.gazzetta.it

MILAN-TOTTENHAM 0-2: CHADLI E CARROLL FIRMANO IL NUOVO K.O. ROSSONERO
All'Allianz Arena i rossoneri confermano le difficoltà viste col Bayern. Montolivo in ospedale per accertamenti: è uscito dopo una botta alla testa. Frattura del quinto metatarso per Niang: ne avrà per tre mesi
MONACO DI BAVIERA (GERMANIA), 5 agosto 2015 - Il bilancio è pesante: cinque gol presi senza il piacere di farne uno. Il Milan chiude l’Audi Cup perdendo anche contro il Tottenham (2-0) e mettendo a serissimo rischio le certezze che si stavano formando dopo la buona tournée cinese. Un brusco risveglio dai sogni di gloria che preoccupa Mihajlovic, perché in fondo alla prima di campionato non manca più un’eternità. Anche stavolta i rossoneri, pur non soffrendo – com’era preventivabile – le pene dell’inferno patite contro il Bayern, hanno mostrato poca intensità e personalità. Insomma, il tentativo di far dimenticare l’inesistente prestazione contro i bavaresi è fallito.
DIFFICOLTA' - Mihajlovic ovviamente ha presentato una squadra cambiata per undici undicesimi. Chi è partito titolare col Bayern si è accomodato in panchina, mentre Zapata e Niang, che si sono infortunati contro i bavaresi, hanno fatto rientro a Milano: il francese, vittima di una forte contusione al piede destro, si è fratturato il quinto metatarso del piede destro e si parla di tre mesi di stop. Il tridente si è quindi composto con Suso alle spalle di Matri e Cerci, con Montolivo davanti alla difesa affiancato da Poli e José Mauri, Abate e Calabria terzini, Alex e Mexes coppia centrale e Abbiati in porta. Di fronte, un Tottenham molto più avanti nella preparazione, ma che comunque non ha tenuto ritmi forsennati (così come nella semifinale col Real): sabato scatta la Premier e il debutto degli Spurs prevede la non agevolissima trasferta a Old Trafford con lo United. Meglio non rischiare infortuni e usare troppa benzina. Eppure è bastato per mettere in seria difficoltà il Milan. Che, rispetto alla partita col Bayern, ha vissuto molti più momenti di respiro, riuscendo a ripartire e anche a rendersi pericoloso, ma mai a mostrare quella intensità che chiede Mihajlovic (che ha cacciato un paio di urlacci con contenuti poco gentili all’indirizzo dei suoi per l’eccessiva timidezza).
SPIRITO - La realtà dice che la prima mossa sul taccuino di Galliani prevede l’arrivo di un difensore centrale, ma in realtà i rossoneri hanno lacune piuttosto profonde a centrocampo. Dove nessuno pare in grado di fare gioco. De Jong e Poli fanno altro di mestiere, Bonaventura è un incursore, Bertolacci deve ancora inserirsi, Montolivo è in condizioni atletiche orribili (e dopo 40 minuti è uscito per un trauma cervicale, che l’ha costretto ad andare in ospedale per controlli), e Mauri per il momento è molto timido. Il risultato è che davanti di palloni ne arrivano pochi. A Matri e Cerci va però dato atto di provare in tutti i modi a cercare gli spazi e puntare la porta. Lo spirito, quantomeno, è quello giusto. I gol però li ha fatti il Tottenham. Uno per tempo. Chadli dopo otto minuti con un magnifico sinistro a giro dopo essersi liberato troppo facilmente di Calabria; e Carroll al 26’ della ripresa, entrato nell’area rossonera come nel burro. L’estate rossonera prevede ora il Trofeo Tim il 12, contro Inter e Sassuolo, e poi la Coppa Italia il 17 (data non ancora ufficiale). Dopo di che, il 23, arriverà l’ora del campionato. Occorre una robusta messa a punto.



dal sito www.milannews.it

MILAN-TOTTENHAM, I TOP E I FLOP ROSSONERI
TOP:
SUSO: Gioca nel primo tempo da trequartista e si vede che è il suo ruolo ideale. Tutte le azioni pericolose del primo tempo passano dai suoi piedi e va spesso alla conclusione verso la porta di McGee. Cala un po' alla distanza ma di questi tempi è normale che la condizione non possa essere al top.
ABBIATI: Nonostante i 38 anni suonati, Christian Abbiati dimostra ancora, sul campo, di non voler appendere le scarpette al chiodo. Splendida davvero la parata su Carrol con la punta delle dita. Diego Lopez è l'indiscusso titolare, ma in caso di necessità, il portiere italiano c'è.
MATRI: Parte con qualche difficoltà, ma poi è l'uomo più pericoloso dei rossoneri concludendo verso la porta per ben 3 volte. Sarebbe stato da cineteca il gol tentato con un pallonetto nel primo tempo e uscito di poco sopra la traversa.

FLOP:
MONTOLIVO: E' in difficoltà e si vede. Ma è anche comprensibile che debba ancora ritrovare il ritmo partita dopo una stagione completamente fermo come quella passata. Il capitano del Milan funziona più in fase di interdizione che in quella di costruzione. Esce a 5 minuti dalla fine del primo tempo per una botta rimediata alla testa.
POLI: Il capocannoniere di questo pre-campionato del Milan non si vede praticamente mai durante questa partita. Nè nel bene nè nel male. Tanta corsa e impegno, come al solito, ma stavolta a vuoto.
NOCERINO: Il Noce entra nel secondo tempo al posto del compagno ma, come per il compagno, non riesce a incidere anche per limiti tecnici. Si perde Carrol sul secondo gol degli Spurs. Centrocampo da rivedere.