dal sito www.gazzetta.it
BAYERN-MILAN 3-0: GUARDIOLA DOMINA, CHE LEZIONE PER I ROSSONERI
Bernat, Götze e Lewandowski travolgono la squadra di Mihajlovic, vicina al gol solo un paio di volte con Bacca e De Jong. Domani la sfida al Tottenham
MONACO DI BAVIERA (GERMANIA), 4 agosto 2015 - La sveglia suona inesorabilmente: il Milan perde 3-0 all'Allianz Arena senza riuscire a evitare una lezione che forse immaginava già. Il Bayern è tra le migliori squadre al mondo dal punto di vista tecnico, per il terzo anno consecutivo gioca con lo stesso allenatore e, cosa che aumenta ulteriormente il divario, ha cominciato una settimana prima la preparazione: inevitabile che a Monaco di Baviera in campo si veda (quasi) una sola squadra. I gol di Bernat, Götze e Lewandowski non cancellano il buon Milan visto nel primo mese d'estate, ma rivelano una cosa scontata: ad altissimi livelli questa squadra non può competere. La sfida di domani (ore 18.15) al Tottenham, per il terzo posto dell'Audi Cup, difficilmente darà altre indicazioni. Gli eventuali arrivi di Romagnoli e Ibra sarebbero certamente un buon punto di partenza, non le soluzioni a tutti i difetti dell'organico.
LA PARTITA — Miha se la gioca con due mezzali più offensive come Bonaventura e Bertolacci, escludendo Poli e Montolivo. Davanti alla difesa c'è De Jong, fiducia a Honda dietro Bacca e Luiz Adriano. L'intenzione è quella si sfruttare piedi buoni e inserimenti dei centrocampisti, il problema è che il Milan nel primo tempo supera la metà campo sì e no cinque volte, mai in modo pericoloso. Al di là della qualità della manovra bavarese che da sola basta a tenere in affanno la difesa rossonera, è il pressing a essere asfissiante: Zapata e Rodrigo Ely non sono difensori in grado di impostare e sono i primi ad andare in sofferenza, così come De Jong, che commette anche un duro su Kimmich costringendo il giovane tedesco a uscire e provocando la reazione furiosa di Guardiola negli spogliatoi. La palla a Honda non arriva mai, né ovviamente a Bacca e Luiz Adriano. E dire che Guardiola se la gioca con tante riserve, che però viaggiano a memoria: a Götze, spesso accusato di essere abulico, sembra tornata la voglia e nella posizione insolita di falso 9 gioca un'ottima partita, anche perché ha al suo fianco un Douglas Costa indemoniato che crea e spreca le prime occasioni. Del resto è sulle fasce che il Milan viene travolto con Antonelli e soprattutto De Sciglio quasi sempre saltati.Il gol, non a caso, lo segna Bernat, avanzato a esterno sinistro del 3-4-3 dopo l'ingresso di Alaba al posto dell'infortunato Kimmich: è decisiva una deviazione di Zapata, ma poco importa.
RISVEGLIO — Due occasioni non possono cambiare il giudizio complessivo: il Milan va vicino al pari prima con un destro di Bacca, poi con un gran tiro al volo di De Jong, che sfiora una rete alla Mexes. Sono segnali di un atteggiamento leggermente modificato, della voglia di reagire al predominio avversario, ma dura poco: il Bayern, con altre stelle in campo, pian piano torna padrone e infatti arrivano altri due gol, con Götze (sinistro a fil di palo) e Lewandowski (botta di destro sotto la traversa). Quello del 3-0 arriva dopo che Mihajlovic aveva cambiato tutta la squadra, subito dopo il raddoppio: è il segnale di resa. Oggi, e prevedibilmente per un domani non così breve, il Milan non è ad altezza Bayern.
dal sito www.milannews.it
BAYERN MONACO-MILAN, I TOP E I FLOP ROSSONERI
TOP:
DIEGO LOPEZ: sostanzialmente incolpevole sui tre gol dei bavaresi, toglie spesso le castagne dal fuoco sia in uscita sia con alcune parate degne di nota. Nel primo tempo, inoltre, è tra i giocatori con il maggior numero di palloni toccati con i piedi. Dato non proprio positivo per la manovra rossonera.
CARLOS BACCA: si conferma l’attaccante più in palla di quelli a disposizione di Sinisa Mihajlovic. Si crea una buonissima occasione all’inizio del secondo tempo, ma il pallone esce di poco.
NIGEL DE JONG: in mezzo al campo è quello che soffre meno di mal di testa in mezzo al palleggio e al pressing asfissiante dei giocatori bavaresi. Non le manda a dire a Guardiola nell’intervallo quando il tecnico del Bayern lo apostrofa con parole non da filosofo.
FLOP:
LUIZ ADRIANO: se è vero che il Bayern non consente al Milan di sviluppare una sola azione in verticale, è altrettanto vero che il brasiliano non riesce quasi mai a far salire la squadra come, invece, dovrebbe fare.
KEISUKE HONDA: mandato in campo dal primo minuto, conferma di non avere il passo per fare il trequartista in una squadra che, nei piani di Mihajlovic, dovrebbe andare ad alta velocità. I centrocampisti tedeschi gli portano sempre via il pallone.
GIACOMO BONAVENTURA: probabilmente avrà bisogno di tempo per apprendere bene il ruolo di mezz’ala, ma da trequartista gioca decisamente meglio. È vero che in Serie A non ci sono squadre al livello del Bayern, ma quel ruolo deve metabolizzarlo. |