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8 novembre 2014, Sampdoria vs Milan 2-2




dal sito www.milannews.it

PREPARTITA - di Salvatore Trovato
INZAGHI DIFENDE IL GRUPPO E PROMETTE UN ALTRO MILAN: A MARASSI CON TENACIA E QUALCHE NOVITÀ
La sconfitta contro il Palermo non ha fatto piacere a nessuno, per primo Inzaghi che già nel postpartita non ha mancato di sottolineare le sue responsabilità. Pur consapevole che la squadra si sia espressa su livelli tutt'altro che eccelsi, il tecnico piacentino ha posto l'attenzione su di sé, cercando di schermare automaticamente il gruppo. Considerazioni ribadite anche nella conferenza stampa odierna, alla vigilia della difficile trasferta di Genova: "Non bisogna giudicare ora i giocatori. Sono contento di tutti, hanno l'atteggiamento che mi piace e dedizione al lavoro. Mi arrabbio con i giocatori che non si impegnano, ma tutti lo fanno. Ci sono cose importanti, che non danno frutti immediatamente. Ma alla lunga verranno fuori".
CAMBIO DI ROTTA - LA prescindere da quanto dichiarato ai giornalisti, è chiaro che Inzaghi voglia vedere una reazione da parte dei suoi, sia motivazionale che tecnica. Il Milan visto contro Cagliari e Palermo è stato troppo brutto per essere vero, motivo per cui a Genova si dovrà inevitabilmente cambiare rotta. In questo senso va letto uno dei virgolettati di SuperPippo dalla sala stampa di Milanello: "Domenica non c'è stata una grande reazione. Ci può servire per migliorare questo aspetto, già da domani. Da domani ci sarà il Milan che c'è stato fino a poco tempo fa". La speranza di Inzaghi è di rivedere il Milan combattivo e mai domo di inizio stagione, quello che ringhiava con la Lazio e rimontava ad Empoli: tenacia che dovrà essere riproposta anche a Genova.
QUALCHE NOVITA' - Quanto mostrato al Trofeo Berlusconi sarà senz'altro utile ad Inzaghi in sede di formazione. Mexes, apparso in buone condizioni con il San Lorenzo, sarà titolare al Ferraris, stadio dove potrebbe rivedersi in campionato anche van Ginkel. L'olandese ha giocato con ordine contro gli argentini e Inzaghi non ha esitato a rimarcarlo: "Ha fatto bene da vertice basso. Dopo Empoli si è fatto male. Volevo constatare nel Berlusconi se era recuperato. Terrò conto di tutto. Se non dall'inizio, può essere importante pure a partita in corso. Ma potrebbe partire dall'inizio". L'assenza per infortunio di Muntari potrebbe riaprire le porte al giovane orange, decisamente motivato a ritagliarsi un posto importante in squadra. Una squadra che, mutando, dovrà ritrovare la carreggiata del gioco e delle vittorie.





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Il tifo rossonero a Marassi
(dal sito www.gazzetta.it)



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(foto Curva Sud Milano)
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(foto Curva Sud Milano)
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(foto Curva Sud Milano)




Maglia Rossonera a Marassi per Sampdoria vs Milan 2-2
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Foto gentilmente concesse da MFBC Herbert Kilpin - Giacomo Stucchi
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Foto gentilmente concesse da Alessia Carlino
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Stephan El Shaarawy segna il gol del vantaggio rossonero
(dal sito www.gazzetta.it)

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L'esultanza del Faraone
(dal sito www.gazzetta.it)



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El Shaarawy festeggiato dai compagni
(dal sito www.gazzetta.it)
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De Sciglio in azione
(dal sito www.gazzetta.it)



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Honda in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
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Menez calcia il rigore, fissando il risultato sul 2-2
(dal sito www.gazzetta.it)



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Esultanza di Menez ed El Shaarawy dopo il 2-2
(dal sito www.gazzetta.it)




Foto gentilmente concesse dal Milan Club Inossidabili
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Foto gentilmente concesse da John Samtron - M.C. Seregno Sez. Ticino
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La "Gazzetta dello Sport" del 9 novembre 2014


Il "Corriere dello Sport" del 9 novembre 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 9 novembre 2014
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dal sito www.gazzetta.it

SAMPDORIA-MILAN 2-2, GOL DI EL SHAARAWY, OKAKA, EDER E MENEZ
Gara piena di emozioni a Marassi: il Faraone sblocca il risultato, poi i blucerchiati lo ribaltano a cavallo dei due tempi. Ma un rigore del francese consente ai rossoneri di pareggiare e restare a -3 dal terzo posto. Nel finale espulso Boneral
GENOVA, 8 novembre 2014 - Ripartenza. Il Milan reagisce alla sconfitta col Palermo con una buona prestazione: parte bene, stende la Samp, impone il suo gioco per mezz’ora, si fa riprendere e superare in avvio di ripresa, quindi con un sussulto s’aggrappa al rigore concesso per un fallo di mano di Mesbah e rimette definitivamente in pari la sfida. Ai rossoneri manca solo la vittoria. La Samp resta ai confini del paradiso calcistico invocato da Mihajlovic alla vigilia. Sinisa non aveva mai battuto i rossoneri da allenatore, stavolta ci è andato vicino.
A DUE FACCE - Il Milan l’ha fatta da padrone per quaranta minuti del primo tempo. Il primo gol in campionato di El Shaarawy, a secco da una vita, oltre venti mesi (622 giorni), ridà inizialmente fiato alle ambizioni di un Milan in apparenza trasformato dopo il k.o. interno con il Palermo, ma non basta agli uomini di Inzaghi per dare scacco a una Sampdoria capace di rialzarsi dopo un avvio di partita difficile. Sotto gli occhi del c.t. Conte, va in scena inizialmente una Samp senza ferocia agonistica, che lascia spazio – ed è un’anomalia nel gioco di Mihajlovic – alla manovra ospite. E di questo approfitta El Shaarawy, lesto ad accentrarsi dalla sinistra, fulminando con un gran destro Romero. Il gol rovescia ulteriormente gli equilibri della gara. Il Milan ha più gioco, maggiore sincronismo fra i reparti e un coraggio di osare che ai blucerchiati viene a mancare. La squadra di Inzaghi aspetta la Samp, che si affida allo strapotere fisico di Okaka e al dinamismo di Eder.
APNEA SAMP - Il giochino è chiaro. Inzaghi fa segno ai suoi di rallentare il ritmo: la Samp fatica a reagire, il Milan sta lì, pronto a colpire allargandosi sule fasce. E al primo errore blucerchiato la manovra rossonera riparte, come succede al 25’ su un tiro di Bonaventura parato dal numero argentino. Gabbiadini ci prova su punizione (28’, Diego Lopez si salva a terra), ma l’amuleto-Ferraris, che sino ad ora aveva funzionato soltanto perché la Samp era stata abile a cercare di imporre sempre il suo gioco, s’inceppa. Il Milan, gliene va dato pieno merito, ha piedi e tecnica sopraffina, mentre la Samp è squadra da battaglia, a patto che l’avversario accetti di scendere sul suo terreno preferito.
LA RISCOSSA - Il presidente Ferrero alza le mani al cielo invocando un aiuto che, invece, deve essere molto più terreno per una Samp che cerca (e trova) il suo antico cinismo proprio allo scadere di metà gara, quando una discesa di Gabbiadini sulla sinistra pesca Okaka davanti alla porta di Diego Lopez: anticipo secco su Bonera e blucerchiati di nuovo in partita. La Samp ci crede: in avvio di ripresa, su angolo per i blucerchiati Obiang colpisce il palo ed Eder mette in rete. Gara chiusa? Macché. Ci vuole una sciocchezza di Mesbah (tocco con il braccio in piena area) per offrire ai rossoneri l’occasione del pareggio. Dal dischetto, Menez non sbaglia. Il pari-bis è un’iniezione di fiducia pazzesca per il Milan, che torna all’improvviso quello imprevedibile del primo tempo. La Samp va a corrente alternata, rischia grosso su un diagonale dalla destra di Bonaventura, ma resiste sino alla fine, anche perché Bonera si fa espellere (40’, doppio giallo) e lascia i suoi in inferiorità numerica negli ultimi minuti, che rischiano il terzo gol su una botta di Soriano deviata da Diego Lopez. Tre pari e un k.o. nelle ultime quattro partite: non benissimo, questo Diavolo.
Filippo Grimaldi


dal sito www.milannews.it

E' BLACK-OUT MILAN, DIEGO LOPEZ E PAZZINI UNICI A SALVARSI. IL RESTO È UN DISASTRO UNICO
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Diego Lopez 6.5: reattivo ad inizio partita quando dice di no a Eder e Gabbiadini. Incolpevole sui gol di Okaka ed Eder. Vola sul brasiliano a salvare il 2-2.
De Sciglio 6: riportato a destra, regala un segnale di risveglio ma nella ripresa è costretto a rimanere più basso perché la Samp preme.
Rami 5.5: rischia il rigore su Okaka e concede a Gabbiadini il cross in occasione del pareggio doriano.
Mexes 6: rientra da titolare e, obiettivamente, gioca una partita discreta condita da un giallo che è nel suo repertorio.
Bonera 5: schierato da terzino sinistro parte bene ma perde Okaka in occasione dell'1-1. Ed è un errore che pesa tantissimo nell'economia della partita. Lascia la squadra in 10.
Essien 5: non sfrutta al meglio l'occasione che Inzaghi gli concede. Soffre il dinamismo dei centrocampisti blucerchiati. Impreciso anche nei passaggi più semplici.
De Jong 5.5: anche lui non è il solito pitbull e li in mezzo si soffre da matti quando lui non è al top.
Bonaventura 6: paga come tutto il centrocampo il ritmo della mediana della Samp. Nella ripresa, giocando più avanti, alza i giri del motore.
Honda 5: altra prova incolore del giapponese che doveva andare in panchina e, invece, è stato riproposto titolare. (dal 55' Torres 6: ha il merito di tenere bassa la difesa della Samp nel momento di maggior pressione del Milan ma non ha mai una palla pulita da calciare in porta).
Menez 6: primo tempo anonimo, alza il ritmo nella ripres dove trova il cross che genera il rigore e poi dal dischetto è glaciale e fa 3 su 3 (dall'85 Poli Sv)
El Shaarawy 6.5: 622 giorni di attesa per poi trovare un gol bellissimo che apre la partita. Dopo il gol trova fiducia e corsa. Si spera che sia uscito dal limbo.
Inzaghi 6: c'è un problema di gioco evidente così come lo stato fisico della squadra non è al meglio. Corregge la squadra con il 4-2-3-1 e qualcosa effettivamente migliora. Nella sosta ha l'obbligo di preparare al meglio la squadra per il derby.