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INTERNATIONAL CHAMPIONS CUP
25 luglio 2014, Olympiacos vs Milan 3-0




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 26 luglio 2014)




dal sito www.gazzetta.it

MILAN, DISASTRO A TORONTO : L'OLYMPIACOS LO BATTE 3-0
Sconfitta sonora dei rossoneri contro i greci nella partita d'esordio della Guinness International Champions Cup
L'elenco degli alibi è lungo come quello degli errori. Par condicio poco confortante, che produce un unico riscontro: il Milan stecca pesantemente alla prima uscita della Guinness International Champions Cup. In questi casi il problema è sempre il solito: non si tratta tanto di perdere una partita, ma di prendere tre gol senza farne nessuno quando si giocano incontri di respiro internazionale.
ALIBI - I campioni di Grecia dell'Olympiacos peraltro erano la più abbordabile del girone: che cosa succederà quando arriveranno City e Liverpool, che hanno chiuso rispettivamente prima e seconda in Premier? Come detto restano gli alibi, certo. Inzaghi sta caricando parecchio sui muscoli, la squadra è reduce da tredici ore di aereo nei due giorni che hanno preceduto la partita, e i nazionali si sono riaggregati da poco. Significa che il Milan è sceso in campo al BMO Field di Toronto senza Balotelli, Abate e Muntari, mentre De Sciglio e Honda hanno giocato solo un quarto d'ora nella ripresa. In più Menez è ancora fermo ai box per problemi muscolari. Si è vista quindi una squadra piuttosto sperimentale, ma si può senz'altro affermare che gli esperimenti - forzati o meno - non sono andati molto bene. E comunque il fatto che i rossoneri siano al lavoro da soli quindici giorni non regge granché: l'Olympiacos ha iniziato la preparazione con le stesse tempistiche.
CONFUSIONE - Procediamo per reparti. In avanti El Shaarawy ha diminuito l'incisività rispetto ai test precedenti, e ciò significa che Pazzini è rimasto ancora più solo di quanto non fosse capitato nelle altre partite. E va anche sottolineato che l'unica palla buona, a pochi passi dalla porta, è stata sprecata malamente. Niang corre, si sbatte, prova a saltare l'uomo e si vede che sta provando in tutti i modi a far colpo su Inzaghi, ma il più delle volte è confusionario. E si incaponisce in azioni individuali che non producono effetti. Insomma, là davanti provano a capirsi ma arrivano abbastanza di rado davanti al portiere. Era successo anche con Renate e Monza. La mediana è sterile. Saponara, dopo un paio di esibizioni di buon livello ha mantenuto una grande volontà ma ha peccato in incisività, Poli fa tanto lavoro sporco però costruisce pochino e Cristante riesce a districarsi con la palla fra i piedi ma è ancora ben lontano dal passo giusto in fase di copertura. La difesa è il reparto messo peggio. Zaccardo a destra è un portone che si spalanca praticamente ogni volta che l'avversario prova ad affondare, Bonera ha sulla coscienza il secondo gol e Albertazzi è stato sopraffatto dalla timidezza. Cosa che non dovrebbe succedere per uno chiamato a convincere l'allenatore.
SELFIE - Il risultato di tutto ciò è un risultato secco e doloroso, sebbene il Milan sia al lavoro da soli quindici giorni. Troppo differente il dinamismo dei greci, così come i meccanismi. Dominguez sulla trequarti ha fatto ammattire Cristante, e Dossevi e Masuaku sugli esterni si sono infilati a piacimento. A parte il primo quarto d'ora di partita, in cui si sono trovati spesso e bene, i rossoneri sono stati troppo lenti. Nel pensiero, più che nelle gambe, perché a livello muscolare è comprensibile. La produzione complessiva alla fine fa registrare un tiro di El Shaarawy senza troppe pretese, un inserimento di Poli non andato a buon fine, l'errore di Pazzini e una traversa di Saponara. Un po' pochino. Da applausi il terzo gol greco, con un sinistro da 25 metri di Bouchalakis che si è infilato all'incrocio. Una punizione severa per la prima sfida internazionale di Inzaghi. Quando giocava lui, spesso era tutta un'altra storia. Un mezzo sorriso se non altro glielo avranno strappato i due giovani invasori che, dopo essere entrati in campo, si sono piazzati accanto ai rispettivi idoli (Maniatis e El Shaarawy) scattandosi un selfie che ha il sapore dell'impresa. Il Milan lascia Toronto stamane in direzione Pittsburgh, dove rimarrà una settimana. E domenica c'è la sfida col City. Urgono correttivi.


dal sito www.milannews.it

LA TOURNÉE OLTREOCEANO PARTE MALE. IN CANADA BRILLA SOLTANTO CRISTANTE,NUOVO PLAY ROSSONERO
Gabriel 6: incolpevole sui due gol, viene impegnato raramente dagli attaccanti dell'Olympiacos. L'unico intervento è la bella parata sulla potente conclusione di Masuaku nel primo tempo. (Dal 60' Agazzi sv:subisce un solo tiro in porta, sfortunatamente ne scaturisce un eurogol sul quale il portiere bergamasco non può nulla)
Zaccardo 5: gara di attesa quella dell'esperto difensore, che sale raramente e quando lo fa non è preciso. Dalla sua zona arriva il cross che porta al 2-0 greco. (Dal 76' De Sciglio: sv)
Rami 6: le gambe iniziano a pesare meno e si vede. Non ha ancora lo smalto della scorsa stagione, ma si fa notare per alcuni interventi provvidenziali. (Dal 60' Alex 6: una mezz'ora dove mostra un miglioramento di condizione rispetto alle ultime uscite)
Bonera 5: più in difficoltà rispetto al compagno di reparto, prova ad uscire da situazioni complicate grazie all'esperienza. Nella ripresa perde completamente Diamantakos, autore del 2-0 che chiude il match. (Dal 60' Mexes 6: prova a farsi vedere in avanti, in copertura non deve compiere interventi degni di nota)
Albertazzi 5: parte contratto, non riuscendo a trovare il varco per affondare sulla fascia. Da una sua marcatura non propriamente "ferrea" nasce il cross che porta all'1-0 greco. Dopo lo svantaggio però prova a rialza la testa. Nella ripresa si vede poco.
Poli 6: faticatore del centrocampo, nel primo tempo non riesce a trovare la deviazione vincente da pochi passi, ma pochi minuti dopo salva il Milan respingendo sulla linea e scongiurando il 2-0. Tanta corsa, meno precisione nei passaggi. (Dal 76' Mastalli: sv)
Cristante 6.5: certamente la nota più lieta in terra canadese. Nel ruolo di regista Bryan offre il meglio di sé, dimostrandosi roccioso anche in fase di contenimento. Le sue geometrie danno il là ad azioni pericolose, come l'assist per Pazzini a fine primo tempo.
Saponara 6: non illuminante dal punto di vista della giocata, disputa comunque una gara diligente, provando sponde e scambi veloci con i compagni. Cresce nella ripresa, soprattutto in fase offensiva. Sfortunato nella traversa colpita al 53'. (Dall'83' Modic: sv)
Niang 5.5: alterna buone idee ad altre piuttosto confusionarie. Non gli si può però imputare scarso impegno: l'attaccante francese, nonostante abbia commesso qualche errore, si è comunque sbattuto con spirito di sacrificio. (Dal 76' Honda: sv)
Pazzini 5.5: l'unico assist che riceve è quello di Cristante a fine primo tempo, dove non riesce a coordinarsi in tempo per la conclusione. Mostra la solita "verve" ma non riesce ad incidere particolarmente.
El Shaarawy 5.5: parte subito forte, trovando la prima occasione della gara su assist di Niang. Dopo quella conclusione sul portiere, tuttavia, tende ad andare in calando, mostrando solo a sprazzi il suo grandissimo potenziale.