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TROFEO NARANJA
17 agosto 2014, Valencia vs Milan 2-1






(dal sito www.gazzetta.it)






(dalla "Gazzetta dello Sport" del 18 agosto 2014)




dal sito www.gazzetta.it

IL MILAN LOTTA A VALENCIA, MA LO TRADISCE LA DIFESA: 2-1. HONDA-GOL NON BASTA
Senza Balotelli e Rami (che ha evitato l'amichevole dopo le minacce ricevute dai tifosi della sua ex squadra), rossoneri sconfitti al Mestalla. Vantaggio di Alcacer su errore di Zapata, pareggia Honda su punizione, poi decide Rodrigo
Pippo Inzaghi è un uomo votato all’attacco, per trascorsi da giocatore e per natura. Ma nelle prossime due settimane dovrà occuparsi, più che altro, di puntellare le difesa. Nella sconfitta per 2-1 al Mestalla, il suo Milan fa vedere cose interessanti dalla metà campo in su, mettendo spesso in difficoltà il Valencia. Rovina tutto, però, con alcune incertezze imperdonabili a questo livello, che macchiano il debutto in rossonero di Diego Lopez. Lui pure non esente da responsabilità, peraltro.
ZAPATA, CHE FAI? —Il Trofeo Naranja, amichevole a cui i bianchi di Nuno sono particolarmente affezionati (con questa fanno 8 edizioni vinte consecutivamente), vede in campo un Milan con molte assenze. Influenza per Balotelli e Niang, acciacchi vari per De Jong, Saponara e De Sciglio, convalescenza per Montolivo. Chi gioca, però, parte senza timori reverenziali: il trio Honda-Pazzini-El Shaarawy rende rispettabile l'attacco, soprattutto per il movimento incessante del Faraone, smanioso di recuperare il tempo perso. E anche Poli e Cristante, più di un nervoso Muntari, nelle prime fasi di gara non sfigurano a centrocampo. Peccato che Zapata, al 18’, smetta di essere “quello della Colombia” e torni “quello di certe partite nel Milan”: appoggio sciagurato, Alcacer intercetta e da oltre 40 metri beffa Diego Lopez, che si era allontanato dai pali.
HONDA, POI RODRIGO — La reazione, comunque c’è. E si concretizza col primo lampo di Honda: minuto 27’, punizione al bacio e Diego Alves non ci arriva. E’ l’1-1, al portiere brasiliano non resta che prendersela con l’arbitro per la visuale ostruita, ma non c’è fuorigioco. Scottato dal pareggio, il Valencia riparte a testa bassa. Fino a quando non sfonda di nuovo, al 39’: Rodrigo, a destra, spezza con troppa facilità il raddoppio improvvisato da El Shaarawy e Albertazzi, carica il sinistro rasoterra e sorprende Diego Lopez sul primo palo. E’ una mazzata che si sente, stavolta. La scossa prova a darla Abate, che prima dell’intervallo va sul fondo e serve a El Shaarawy un pallone più che invitante: la conclusione del Faraone non è all’altezza, Barragan s’immola e ribatte.
ESSIEN CI PROVA — La prima emozione della ripresa è la parata di Diego Lopez su Rodrigo, bravo a prendere ancora d’infilata la difesa rossonera. Poi il Valencia inizia la giostra dei cambi, mentre Inzaghi attende lo scoccare dell’ora di gioco per inserire Menez e Alex (fuori Pazzini e Zapata). Dieci minuti più tardi tocca a Essien (per Muntari) e Armero, che esordisce in rossonero rilevando Albertazzi. Le squadre cambiano fisionomia, ma il Milan dietro continua a ballare, con Rodrigo e Feghouli che seminano il panico. Arriva un lampo di Essien, un colpo di testa che chiama al tuffo Yoel, subentrato a Diego Alves. E non mancano un paio di guizzi di Menez, ma non c’è la necessaria brillantezza per l’assalto finale. E’ 2-1. Il pubblico del Mestalla fa festa col suo trofeo, mentre Inzaghi rincuora Zapata: la prima mossa per rinforzare la difesa è una seduta psicologica singola, poi ne servirà una tattica di gruppo.


dal sito www.milannews.it

DIEGO LOPEZ, ESORDIO DA RIVEDERE. HONDA OK DA PUNIZIONE. IN DIFFICOLTÀ TUTTA LA DIFESA
Diego Lopez 5.5: Non il migliore esordio possibile con la maglia rossonera. È incolpevole sul primo gol, autentica perla, di Paco Alcacer ma sulla seconda rete valenciana le responsabilità sono parecchie, freddato sul suo palo. È autore di alcune buone parate e cerca di non buttare via la palla quando ne è in possesso. Necessità di ulteriori minuti in campo.
Abate 5: In difficoltà sia in fase di spinta che in quella difensiva. Non arriva quasi mai sul fondo a crossare e fatica nel contenere le scorribande avversarie. (Dal 36'st Mexes s.v.)
Bonera 6: Pulito, ordinato e preciso. Esce spesse ad anticipare l'avversario con buoni risultati. Deve marcare più valenciani a causa delle amnesie difensive di Zapata.
Zapata 4.5: Uno degli uomini rossoneri migliori al Mondiale fallisce il test. L'errore sul primo gol valenciano è grottesco e grossolano, nella seconda frazione continua la serataccia sbagliando spesso il posizionamento e gli interventi. (Dal 15'st Alex 6: blocca un paio di avanzate e si fa trovare pronto in alcuni duelli aerei.)
Albertazzi 5: Attento e ordinato in fase difensiva fino alla seconda rete avversaria. Sbaglia l'intervento di testa e si fa saltare seccamente da Rodrigo. Poco spinta offensiva. (Dal 25'st Armero sv)
Poli 5: Non entra mai in partita. È evanescente, va in difficoltà a causa della velocità di fraseggio degli spagnoli e non riesce ad accendere la luce. Serata storta. (dal 36'st Mastalli s.v.)
Cristante 6: Patisce la fisicità della mediana avversaria ma è l'unico del centrocampo rossonero con fosforo e qualche geometria. Cresce nel secondo tempo.
Muntari 5.5: È protagonista di alcuni buoni minuti iniziali di incontro ma poi si innervosisce, corre a vuoto e mostra i muscoli ai diretti avversari. Ancora poca lucidità fisica. (dal 25'st Essien: sfiora il gol con un ottima incornata di testa ma la sua partita non va oltre a questo)
Honda 6.5: Corre molto, spesso lo fa anche inutilmente. Rincorre gli avversari sulla fascia e cerca di amministrare ogni pallone che arriva dalla sua parte. Il gol su punizione è una perla, una vera e propria opera d'arte del giocatore ammirato al Cska e in nazionale.
Pazzini 5.5: Fa a sportellate con i due centrali difensivi iberici, cerca di fare movimenti da prima punta ma non riceve alcun pallone giocabile, poco assistito e male. Si spegna con il passare dei minuti. (dal 15'st Menez 6: si guadagna meritatamente la sufficienza con ottimi dribbling e alcune buone serpentine. La conclusione più pericolosa, insieme al colpo di testa di Essien, porta la sua firma. Segnali incoraggianti)
El Shaarawy 6: Impegno, corsa, sacrifico e alcuni scatti brucianti. Aiuta molto il suo compagno di fascia Albertazzi e cerca di imbeccare ripetutamente Pazzini in profondità. Peccato per il gol divorato a fine primo tempo, avrebbe rimesso in carreggiata i rossoneri e dato un'impennata al suo morale.