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INTERNATIONAL CHAMPIONS CUP
3 agosto 2014, Liverpool vs Milan 2-0




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La formazione rossonera



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(dal sito www.acmilan.com)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 3 agosto 2014)




dal sito www.gazzetta.it

LIVERPOOL-MILAN 2-0, ALLEN E SUSO, CON RIGORE PARATO DA ABBIATI A LAMBERT
Terza sconfitta in tre gare per i ragazzi di Inzaghi, 10 gol subiti. Balotelli in campo a inizio ripresa: prova opaca
Charlotte (USA) - Era molto più facile in campo. Dalla panchina invece c'è da soffrire, e in fondo perdere contro un'avversaria che riporta a galla ricordi fatati è l'ultimo dei problemi. Come aveva sottolineato Inzaghi alla vigilia, il passato è passato e adesso lui fa l'allenatore. Con problemi elevati all'ennesima potenza. Se non altro il suo Milan stavolta tenta di fare un passo avanti. Piccolo, ma qualcosa di incoraggiante si è intravisto. I risultati certo, restano quello che sono: si è passati dal tris con l'Olympiacos allamanita del City, fino ai due gol incassati dai vicecampioni di Inghilterra, il secondo dei quali al 90', mentre i rossoneri stavano tentando il tutto per tutto. Le cifre finali rossonere del torneo sono da incubo: dieci gol subiti e uno fatto. Però, rispetto al disastro totale col City, ha provato a fare capolino qualche timido raggio di luce in termini di solidità di squadra. A differenza delle due avversarie precedenti, il Liverpool non ha goduto di autostrade spianate e non è riuscito ad arrivare sottoporta ogni volta che ha provato a spingere. Anche perché Muntari e Saponara hanno ringhiato su tutti i palloni, sebbene col rovescio della medaglia di non essere riusciti a costruire praticamente nulla.
INCURSIONI - Inzaghi in avanti ha tenuto fuori ancora una volta Balotelli, inserito poi a inizio ripresa, proponendo il tridente consueto con Niang, Pazzini e El Shaarawy. E la grande novità rispetto alle uscite precedenti è stata la prova di Niang: grande sostanza, idee chiare e incursioni spesso dolorose per i Reds. A volte si è ritrovato, come spesso gli capita, a litigare col pallone, ma il francese è riuscito a saltare l'uomo diverse volte, mostrando grandi miglioramenti. Non solo nelle azioni individuali, ma anche sulla precisione nei cross. È però venuta a mancare l'assistenza di El Shaarawy, così come i tagli di Pazzini.
PERICOLI - Nel primo tempo il Milan non ha fatto altro che limitarsi al gioco di rimessa, provando a sorprendere gli inglesi soprattutto a sinistra. E l'idea di gioco offensivo che Inzaghi sta provando quasi quotidianamente in allenamento ha faticato a vedersi. Colpa della condizione atletica precaria, certo, ma anche della scarsa precisione negli appoggi. Come già evidenziato nelle prime due partite del torneo, è mancata la capacità di creare pericoli veri, nel senso di costruiti. Cosa che invece si è vista un po' di più nella ripresa, ed è questo ciò che conforta. Inoltre il primo gol del Liverpool è arrivato sulla disattenzione di un singolo, e non su errori di un'intera linea difensiva come col City. Il pasticcio l'ha combinato Essien (provato per la prima volta davanti alla difesa), che ha sbagliato grossolanamente uno stop poco oltre il limite dell'area. Allen ha così avuto la strada spianata verso Abbiati: prima ha preso il palo e dopo un tiro ribattuto a Sterling ha ripreso palla e messo dentro. A proposito di Abbiati: menzione d'onore per il vecchio Christian, che ha tenuto vivo il Milan sino alla fine parando un rigore (fischiato con molta generosità) a Lambert. Nel secondo tempo i rossoneri si sono fatti coraggio e hanno provato a tenere in mano il gioco. Buoni i venti minuti centrali, con due o tre percussioni interessanti, ancora indietro invece Balotelli. Indietro in tutti i sensi: nella condizione e nella posizione, dal momento che ha trascorso quasi tutto il tempo fuori dall'area. Il Milan conclude così con un'altra sconfitta l'avventura in una Guinness Cup da dimenticare. Inzaghi dovrà fare tesoro delle poche note liete intraviste stasera, sperando di riuscire a costruirci entro fine mese qualcosa di più adatto alla prima di campionato.


dal sito www.milannews.it

TERZA SCONFITTA IN TERRA AMERICANA. MALE ESSIEN REGISTA, SORRISI DA NIANG
Abbiati 6.5: Effettua un paio di uscite sicure e buone parate. Incolpevole sul tap in di Allen mentre si trasforma in protagonista dagli undici metri, ottima la parata sul rigore di Lambert intuendo in anticipo le intenzioni avversarie. (dal 45' Gabriel sv: un errore banale in uscita provoca l'infortunio di De Sciglio e un tiro imparabile di Suso finisce in fondo al sacco, questa la sintesi della sua partita.)
Abate 5: Per i primi 45' è un corpo estraneo alla partita, sostanzialmente nullo sulla fascia. Cresce leggermente la fiducia nel secondo tempo e migliora le prestazioni con alcune giocate. (Dal 80' Zapata sv)
Bonera 5: Va spesso in difficoltà a causa del pressing portato dai Reds. Fatica contro il tridente del Liverpool, come tutto il reparto, perdendo alcuni palloni banali. Lieve miglioramento nella seconda frazione
Rami 5: Valutazione simile a quella del suo compagno di reparto italiano. Ingenuo sul rigore di Sterling, l'avversario britannico non aspetta altro che un contatto per lasciarsi andare. Prima di uscire dal campo deve vedersela con Ibe, la cui velocità è impareggiabile (dal 65' Mexes sv)
De Sciglio 5.5: È protagonista di un buon avvio, correndo molto e sfruttando le mancate coperture degli uomini di fascia inglesi. Affronta Ibe con risultati altalenanti, il giovane del Liverpool lo punta costantemente. (Dal 76' Albertazzi sv)
Saponara 5: Inizialmente mostra buone doti di pressing con alcune accelerazioni a centrocampo. Tocca tanti palloni ma la freschezza degli avversari lo spegne alla distanza.
Essien 4: Impiegato come regista della squadra, tocca svariati palloni (male) senza mai tentare una verticalizzazione o un passaggio in avanti. Che pasticcio sulla prima rete del Liverpool, errore che spalanca il campo ad Allen. (dal 65' Cristante 6: si inserisce nella mediana rossonera con personalità. Prova giocate di sostanza, sfiorando il gol nel finale.)
Muntari 4.5: Corre per tutta la sua permanenza in campo, risultando sempre impreciso. Interrompe alcune trame avversarie ma sbaglia troppi passaggi ed è protagonista di alcuni falli non necessari. (dal 80' Poli sv)
Niang 6.5: Risulta il migliore in campo. Salta spesso il suo diretto avversario, recupera alcuni palloni e intimorisce il terzino che deve marcarlo. Fornisce un ottimo passaggio ad El Shaarawy in profondità nei primi 45 minuti e fallisce una grande occasione su imbeccata del giapponese Honda. I pochi barlumi di calcio in una partita incolore scaturiscono dai suoi piedi. Prestazione positiva, mostra progressi.
Pazzini 5: Riceve mezza palla giocabile in tutto il primo tempo. Rimane completamente isolato per l'intera frazione di gioco, sempre imbrigliato nelle maglie della difesa avversaria. (dal 45' Balotelli 6: Non è pericoloso dalle parti di Mignolet ma entra bene in partita, tosto e deciso. Effettua alcuni dribbling efficaci, vince molti contrasti e subisce alcuni falli. Duetta senza problemi con Ninag.) 
El Shaarawy 5.5: È una gara di totale sacrifico. Spesso gioca da terzino aggiunto, affiancando De Sciglio in fase di copertura. Ci mette cuore, molta corsa e voglia di fare ma è poco supportato dai compagni e ben contenuto dal Liverpool. (Dal 65' Honda 5: Dimostra di non essere un giocatore esterno, sempre in difficoltà rimanendo spalle alla porta. Da posizione centrale regala un assist delizioso a Niang ma l'esterno francese non capitalizza l'occasione)