dal sito www.milannews.it

MILAN A DUE FACCE COL MANCHESTER CITY. PRENDE 5 GOL, POI NE SEGNA 3
Senza Balotelli, rossoneri sconfitti in un match a dir poco altalenante. Doppietta di El Shaarawy e rete di Petagna dopo i gol di Silva, Richards, Kolarov e Dzeko (2) per gli inglesi. Il Bayern Monaco ha battuto 2-0 il San Paolo
MONACO DI BAVIERA (GERMANIA), 31 luglio 2013 - Più che un’amichevole di lusso, Manchester City-Milan, primo atto dell’Audi Cup, sembra una partita tra scapoli e ammogliati, con le difese in balia perenne degli attacchi avversari. Soprattutto quella rossonera, che riesce a prendere 5 gol nei primi 36 minuti. Era accaduto anche l’anno scorso di questi tempi contro il Real Madrid, ma almeno in tutta una partita. La scusante per Allegri è che ha dieci giocatori indisponibili, praticamente un squadra intera. E tra questi c’è anche Balotelli, l’ex del City che tutti avrebbero voluto vedere in campo ma che è rimasto a lavorare a Milanello per arrivare pronto al playoff di Champions. In difesa la coppia Vergara-Zaccardo è inadeguata (d’altronde uno è appena arrivato e l’altro ha giocato solo 45’ la scorsa stagione), a centrocampo l'unico che si sbatte è De Jong e l’assenza della testa pensante di Montolivo si fa sentire. In attacco Petagna fa da spalla a El Shaarawy, alla prima amichevole da titolare, però il Faraoncino sembra ancora in vacanza.
LA RIMONTINA — L’inizio è da brividi e la partita pare destinata a finire tanto a poco, però quando t’aspetti il tracollo ecco che il Milan reagisce. Succede quando El Shaarawy ha un moto d’orgoglio, decide di cominciare a giocare e trova due gol in due minuti. Non segnava da 5 mesi, ci è riuscito contro la squadra che l'aveva cercato in estate. La mini-rimonta è completata dal 5-3 di Petagna. I fuochi d’artificio finiscono qui: nella ripresa zero gol (ma una traversa colpita da Negredo per il City, anche se in realtà è stato il Milan ad avere più occasioni) e altri esperimenti per Allegri, come Emanuelson terzino destro e Cristante regista. Da segnalare un’altra prova positiva di Poli: il ragazzo ha piedi e polmoni. Almeno una buona notizia per Allegri, in attesa di svuotare l’infermeria. Domani il Milan giocherà la finale di consolazione contro la perdente tra Bayern e San Paolo.
BAYERN-SAN PAOLO 2-0 — Il Bayern Monaco ha battuto il San Paolo per 2-0 (0-0) in un'amichevole valida per la semifinale dell'Audi Cup. Le reti dei campioni d'Europa sono state segnate da Mandzukic e Weiser. Il portiere `sanpaolino´ Rogerio Ceni, autore di parate decisive che hanno evitato alla sua squadra di perdere con un passivo più pesante, ha fallito un calcio di rigore a 5' dalla fine. Così domani il San Paolo giocherà contro il Milan, mentre il Bayern affronterà la squadra di Manuel Pellegrini.


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LE PAGELLE - L'ONDA CITY SI SCARAVENTA SUL MILAN, MA LA REAZIONE È AMMIREVOLE: OTTIMI SEGNALI DA EL SHAA, PETAGNA E DE JONG
Amelia 5: viene bersagliato dalla furia Citizen per oltre 30 minuti, sfortunato in occasione del secondo gol, sbaglia sulla quarta rete, quando scende a vuoto sul cross e lascia sguarnita la porta. (Gabriel 6.5: esordisce con una scivolata in uscita che per poco costa il sesto gol subito, ma poi si riscatta con tre grandissime parate).
Antonini 5: prima frazione di gara di altissima difficoltà, con errori di posizionamento e tanta difficoltà a contenere gli avanti di Manchester, si riprende nel secondo tempo con qualche buona discesa in avanti.
Zaccardo 5: ci si aspettava qualcosa di più dall'ex Parma, apparso in ritardo in più di un'occasione. Nella ripresa c'è stata comunque una reazione.
Vergara 5.5: era all'esordio assoluto, in uno stadio importante e contro un avversario più che ostico. Il colombiano ha mostrato buone cose nell'1vs1, mostrando qualche spiraglio qualitativo. Diversi errori di posizionamento, ma la retroguardia ha ballato per intero. Anche lui si è parzialmente riscattato nel secondo tempo. (Pacifico sv)
Constant 5: tanta, troppa difficoltà in fase difensiva, con qualche errore decisamente evitabile. Ha il merito di entrare nel forcing di fine primo tempo che ha ridotto l'incredibile passivo. (Emanuelson 5.5: prima terzino, poi esterno alto, si vede poco)
Traoré 5.5: qualche buona iniziativa nel momento di maggior difficoltà, ma i problemi sono soprattutto in fase di contenimento, dove non riesce ad offrire un grande aiuto ad Antonini. (Nocerino 6: entra bene in campo con tanta energia, sfiora l'assist per Poli che viene fermato all'ultimo da Hart)
De Jong 6.5: è uno dei pochi a metterci verve e cattiveria, tentando di evitare il crollo. Fra i migliori del primo tempo e anche del secondo, mostrando ancora una volta di essersi pienamente ristabilito dopo il lungo periodo di riabilitazione. (Cristante 6: pochi minuti a disposizione, ma alcuni spunti interessanti)
Muntari 5.5: soffre molto ad inizio gara e il City ne approfitta, poi sembra riprendersi ed entra nell'azione del 2-5 e del 3-5 rossoneri. Segnali di risveglio anche nella ripresa. (Poli 6: buon impatto sulla gara di Poli che sfiora anche il gol del 5-4, salva Hart in uscita. Altra prova positiva per l'ex blucerchiato)
Boateng 5.5: quasi invisibile per larghi tratti del primo tempo, si risveglia piano piano. Nella ripresa va vicino al gol, ma avrebbe fatto meglio a servire Niang solo in mezzo all'area. (Pinato sv)
El Shaarawy 7: dopo il drammatico 0-5, gran parte del merito per la reazione milanista arriva proprio da lui, autore di una doppietta nel giro di pochi minuti. Risponde alle tante critiche ricevute per il blocco realizzativo, dimostrando di ricordarsi benissimo come segnare. (Kingsley Boateng 6: inserito da Allegri nella ripresa, tenta di aiutare la squadra in una fase di stallo della gara)
Petagna 6.5: segna un gol trasformato con freddezza ed un altro sfiorato, in un primo tempo complicato per la squadra. Mostra di avere qualità e personalità. (Niang 6: parte subito forte sfiorando l'assist per El Shaarawy, si muove bene e perde smalto solo sul finire della gara dopo un colpo alla caviglia).
Allegri 5.5: forse osa un po' troppo a livello di formazione, inserendo un undici troppo sperimentale in avvio di gara. Ha il merito di risistemare la squadra nell'intervallo, in modo da evitare altre ondate di gol nella ripresa.