dal sito www.milannews.it
MILAN K.O. ANCHE CONTRO MOURINHO. IL CHELSEA VINCE 2-0
Allegri schiera Balotelli ed El Shaarawy, ma subisce contro i Blues, a segno con De Bruyne e Schurrle. Il tecnico: "Sono soddisfatto, al di là del risultato". Mercoledì sfida ai Los Angeles Galaxy
NEW JERSEY (U.S.A.), 5 agosto 2013 - Due gol subiti, il secondo in extremis, zero segnati, i grandi nomi finalmente in campo: fra Chelsea e Milan finisce come era probabilmente previsto, con Mourinho in finale a sfidare il suo recentissimo passato madrileno e il Milan qualificato per giocarsi il terzo posto in Guinness Cup contro il Galaxy. Allegri non ha commesso di nuovo l’errore fatto un anno fa sempre a New York contro il Real Madrid: ha messo in campo dall’inizio la formazione migliore possibile, almeno in questo momento, e soprattutto ha centellinato i cambi. Non è bastato, perché gli inglesi sono più solidi, hanno qualità e vanno più veloci. Ma almeno il Milan ha evitato il monologo del Chelsea: pochi giorni fa, a Monaco, in poco più di mezz’ora ha subito 5 gol dal Manchester City. Questa volta, al Met Life Stadium, è stata un’altra storia.
TIFOSI VIP — Quarantamila persone in tribuna e parterre de roi fra gli sky box e il bordo campo, nobilitati da Shevchenko, Abramovich e Paolo Maldini. Il Chelsea ha sfiorato il gol dopo quattro minuti con Ivanovic, di tacco, ma non è stato un rullo compressore, e il Milan, pur avvicinandosi alla porta una volta sola con Muntari, ha potuto respirare. La tranquillità si è rotta al 29’ con De Bruijn, in un’azione partita con una palla persa da Antonini. Il Chelsea ha controllato, il Milan ha tenuto il campo, e si è andati avanti così fino al 45’. Nel secondo tempo, Allegri ha tolto Balotelli e Montolivo, che erano all’esordio, e si è visto. Dovranno lavorare ancora per arrivare al top, mentre De Jong ha ormai recuperato una grande continuità, e Poli, appena entrato in campo nel secondo tempo, ha dimostrato di essere duttile oltre che dinamico, schierandosi in una posizione più arretrata della solita.
FRECCIATE AI VIOLA — “Siamo l’unica squadra italiana a giocare di mercoledì”, dice Galliani, ben contento di poter commentare un risultato molto diverso dal famoso Milan-Madrid dell’agosto 2012. “Darei la palma del migliore a De Jong, ma abbiamo fatto una buona partita. Mi è piaciuto l’esordio di Silvestre, mi è piaciuto Poli e mi sono piaciuti i ragazzini”. Gli sono piaciute meno invece le parole della Fiorentina, ma l’amministratore delegato del Milan cerca di mantenersi diplomatico. “Abbiamo fatto un’offerta in tempi di mercato, non pensavo fosse un delitto di lesa maestà”, commenta ironico. “Comunque non possiamo obbligare chi non vuole a cedere i suoi giocatori. A questo punto mi pare difficile che si possa concludere l’affare Ljajic. Aspetteremo con pazienza”, conclude. Una pazienza che ormai il Milan ha messo in campo come strategia definitiva anche per l’operazione Honda.
BOA & ALLEGRI "Certo che quando perdi 2-0 non puoi essere contento - le parole di Boateng - ma abbiamo fatto una buona partita, facendo pressione per almeno sessanta minuti. È mancato il gol, l'ultimo passaggio, ma anche in attacco abbiamo creato delle cose. E abbiamo ancora 15 giorni per prepararsi bene al preliminare di Champions League, questa è la cosa più importante". Così Allegri: "Sono più che soddisfatto della partita. Dal punto di vista tattico i ragazzi si sono comportati come avevo chiesto. Il risultato ovviamente non è positivo, ma siamo in progresso".
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LE PAGELLE - UNA SCONFITTA INDOLORE, IL MILAN PERDE MA TIENE A BADA IL CHELSEA: BUON ESORDIO DI SILVESTRE
Abbiati 6.5: una grande parata su Ivanovic nel primo tempo ed una prova attenta, incolpevole sui due gol subiti.
Antonini 5.5: alcuni errori di troppo e un po' di imprecisione, viene sostituito all'intervallo (Zaccardo 6: inizia come terzino destro e se la cava, destreggiandosi bene anche come centrale dopo l'uscita dal campo di Zapata)
Zapata 6: era al rientro e alla prima vera amichevole del precampionato, dimostra di esserci pur mostrando qualche scoria della preparazione. Non perfetto sul primo gol subito, ma il ribaltamento di fronte coinvolge tutta la difesa. (Poli 6: viene schierato nell'insolita posizione di terzino destro, molto bene in fase avanzata, meno in quella di ripiegamento, come sulla seconda rete Blues).
Silvestre 6: debutto di "fuoco" per l'argentino che disputa una buona gara, pulita e precisa. Una prestazione convincente che fa ben sperare per la sua avventura in rossonero. (Pacifico sv)
Emanuelson 6: non accorcia su De Bruyne, autore della prima marcatura inglese, ma la prestazione complessiva non è affatto da buttare. Mostra grande abilità in progressione e qualità non indifferenti nello scatto, come terzino sinistro potrebbe diventare un'ottima risorsa. (Constant 6: qualche scorribanda offensiva nel frangente di gara a sua disposizione).
Montolivo 6: la forma non è delle migliori, ma il centrocampista di Caravaggio mostra comunque sprazzi del suo repertorio, disputando un buon primo tempo contro una squadra certamente importante. (Nocerino 6: ci mette la grinta, aspetto certamente positivo, ci prova anche in fase offensiva ma manca la mira)
De Jong 6.5: dimostra di essere il centrocampista (e forse il giocatore) più in forma del Milan, disputando un'altra gara di grande equilibrio, forza e determinazione. Il Milan ha ritrovato un elemento fondamentale. (Cristante sv)
Muntari 6: sua l'occasione più ghiotta del primo tempo rossonero, poco preciso nei lanci ma determinato nel recuperare i palloni e rincorrere l'avversario.
Boateng 5: si vede poco e quando ha la palla spesso sbaglia. Altra prestazione non proprio scintillante dopo quelle all'Audi Cup. (Kingsley Boateng sv)
Balotelli 6: rientrato da poco e ancora lontano dalla forma migliore, non riesce ad essere incisivo come vorrebbe o ci si aspetterebbe, ma il vero Mario non tarderà ad arrivare. (Petagna 6: prestazione di sostanza, quasi di raccordo. Non si vede in zona gol, ma si fa sentire quando riceve palla).
El Shaarawy 6: cerca di far valere la sua progressione e in qualche occasione ci riesce, dimostrando di aver riacquisito il passo giusto. (Niang 6: negli ultimi metri si perde, e per un attaccante non è un fattore da poco, ma nella ripresa è uno dei pochi che riesce a costruire qualcosa in avanti).
Allegri 6: arriva la sconfitta, ma decisamente più indolore rispetto al 5-3 col Manchester City. Soprattutto nel primo tempo il Milan ha giocato alla pari contro una squadra attrezzata e più in condizione, cavandosela anche nella ripresa nonostante i tanti cambi ed esperimenti. |