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TROFEO "LUIGI BERLUSCONI"
19 agosto 2012, Milan vs Juventus 2-3




Maglia Rossonera e il Milan Club Seregno al Trofeo "Luigi Berlusconi"
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La "Gazzetta dello Sport" del 20 agosto 2012


Il "Corriere dello Sport" del 20 agosto 2012




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 20 agosto 2012
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dal sito www.gazzetta.it

E' GRANDE JUVE AL BERLUSCONI. TRE GOL A UN MILAN IN RITARDO
Finisce 3-2 per i bianconeri a S. Siro: apre Robinho, poi la squadra di Conte gioca meglio e segna con Marchisio, Vidal e Matri. Nel finale ancora il brasiliano accorcia su rigore
MILANO, 19 agosto 2012 - La Juventus si aggiudica la 22/a edizione del Trofeo Berlusconi, battendo il Milan 3-2. Alla doppietta di Robinho replicano Marchisio, Vidal e Matri. A San Siro, nonostante la serata calda e afosa, la squadra campione d’Italia gioca a buon ritmo, ribadendo di avere un impianto di gioco consolidato e che funziona, nel quale anche i giovani rampanti, Marrone dietro e Pogba in mezzo, non fanno fatica ad inserirsi. Sono proprio loro le principali note liete bianconere di una serata che non può comunque dare certezze, considerato il carattere amichevole: solo un anno fa la Juve aveva mostrato un volto poco promettente in questa occasione, e poi, invece, si sarebbe apprestata a dominare il campionato, e senza perdere mai. E però Marrone dietro ha mostrato il talento che si conosceva, ma anche un’attitudine al ruolo davvero promettente, per lui che nasce centrocampista, mentre il francesino "soffiato" al Manchester United, proposto da vice Pirlo, ha ricordato il primo Vieira. La Juve così sale a 10 vittorie, contro le 9 rossonere, nelle sfide dirette al Berlusconi. Il Milan non ha demeritato, ma è chiaro che le assenze di Thiago Silva dietro e Ibrahimovic davanti si sono fatte sentire. E’ piaciuto Robinho, al di là della doppietta, mentre il subentrato Pato deve crescere, rientrato dopo le fatiche olimpiche. Non ha poi convinto il Boateng "falso" centravanti.
LE SCELTE DI FORMAZIONE - Marrone è al centro della difesa a tre della Juve, a centrocampo gioca il giovane Pogba, da vice Pirlo. Al fianco di Vucinic c’è Giovinco, preferito da Conte a Matri. Il Milan presenta l’ultimo acquisto Zapata in difesa, con Montolivo playmaker in mezzo e un tridente d’attacco in maschera: Emanuelson alto a destra, Robinho dall’altra parte e Boateng centravanti d’occasione, pronto ad abbassarsi per non dare punti di riferimento. Cassano non è neanche in panchina: nelle ultime ore le indiscrezioni di una trattativa per un suo scambio con Pazzini si sono intensificate.
BOTTA E RISPOSTA - Dopo 9’ il Milan va in vantaggio. Destro di Flamini da posizione defilata, Storari, incerto, tocca sul palo, l’accorrente Robinho ribadisce in rete a porta vuota. La replica della Juve è immediata. Cross da sinistra di De Ceglie, Marchisio in spaccata in area anticipa Flamini e trafigge Abbiati. 1-1.
GARA PIACEVOLE, TIMBRO VIDAL - La partita non è male. Considerato che fa un caldo tropicale, che la condizione atletica è ancora in crescita, e che la partita resta amichevole, seppure di prestigio. La Juve è solida. Una certezza. Anche nella serata in cui mancano Buffon, Chiellini, Bonucci, Lichtsteiner e Pirlo, tra i titolari. Pogba non è Pirlo, ma interpreta il ruolo con le sue caratteristiche: più fisicità e meno geometrie. Marrone è ottimo, dietro. Davvero promettente. E Vucinic è ispirato: quando tira in porta - traversa dalla grande distanza -, e quando si veste da rifinitore - assist per Giovinco -, che spreca. E il Milan? Tiene botta. Con un Robinho in serata ed Emanuelson pericoloso su punizione. Montolivo è un po’ timido, avrà bisogno di tempo per prendere in mano la manovra, e Boateng spalle alla porta fatica. I tifosi rossoneri cantano "Portaci un campione", rivolti al presidente Berlusconi. Un difensore centrale che possa non far rimpiangere troppo Thiago Silva servirebbe, ad esempio, come dimostra il raddoppio bianconero. Vidal taglia in parallelo alla linea difensiva avversaria sul filo dell’offside, sul lancio in profondità di Marrone, Antonini si distrae e lo tiene in gioco, Yepes lo rimonta, ma cade nella finta del cileno, che poi, con calma, trafigge Abbiati. 2-1 Juve all’intervallo.
CAMBI IN QUANTITA' - Dopo l’intervallo la Juve ne fa sette. Entrano Matri e Quagliarella. Allegri inserisce Pato per Emanuelson. Matri segna di testa, solo, sugli sviluppi di un angolo. Chissà se è un messaggio più per Conte, che non lo considera titolare fisso, o per Allegri, che lo stima e potrebbe portarlo a Milanello in caso di cessione. Robinho conquista un rigore (fallo di Masi) e lo realizza, accorciando le distanze. Finisce 3-2 per la Juve, che se ne frega della scaramanzia che vede lo scudetto statisticamente difficile da conquistare per chi alza il Trofeo Berlusconi.
Riccardo Pratesi


dal sito www.milannews.it

ROBINHO SOLO CONTRO TUTTI. SI SALVA ZAPATA, MALE CONSTANT. PATO INESISTENTE
LE PAGELLE di Gaetano Mocciaro
Abbiati 6: non del tutto esente da colpe sul primo gol, poco può sul raddoppio anche se si fa sorprendere sul suo palo. Strepitoso su Giaccherini nella ripresa, nell’angolo successivo però incassa il tris di Matri.
Abate 5.5: nessuna galoppata degna di nota, ritmi da pre-campionato in un clima afoso che invita a tutto fuorché a giocare a pallone (st 7’ Nocerino 6: prova a dare un po’ di grinta a un centrocampo moscio, sebbene non riesca del tutto nel compito).
Zapata 6: non commette particolari sbavature, anzi. Evita il tris di Matri deviando in corner la sua conclusione a botta sicura. Peccato che quell’angolo arriverà l’1-3. È il migliore del reparto rossonero in questa serata.
Yepes 5.5: Vidal lo ridicolizza in occasione del 2-1, va ogni tanto in difficoltà contro gli attaccanti bianconeri, più freschi e in forma campionato.
Antonini 5.5: sbaglia il fuorigioco che costa l’1-2 di Vidal. Fortuna che è calcio d’estate (st 1’ De Sciglio 6: prova ordinata e senza errori. Prova ogni tanto a spingere sulla destra faticando però a trovare il traversone giusto).
Flamini 6: croce e delizia contribuisce al vantaggio iniziale rossonero fraseggiando con Boateng, poi si fa bruciare da Marchisio in occasione del pareggio (st 18’ Traoré 6: di incoraggiamento, anche se la mezz’ora giocata è piuttosto timida).
Montolivo 6: buone geometrie, aiutato da un ritmo non altissimo. Non è aiutato dal reparto, poco dinamico.
Constant 5: gioca quasi a nascondersi, appena ha uno spunto è troppo tardi e l’arbitro fischia la fine del primo tempo. Perde Matri in occasione dell’1-3.
Emanuelson 5.5: buoni numeri e un gol sfiorato su calcio piazzato. Non ha il tempo di incidere anche perché Allegri lo cambia nell’intervallo (st 1’ Pato 5: c’era?).
Boateng 5.5: bello il fraseggio con Flamini che vale il vantaggio iniziale. Poi, piano piano si spegne, non riesce a dare né fisicità né concretezza sulla trequarti (st 35’ Valoti ng).
Robinho 7: schierato come unica punta si traveste da Inzaghi e sega un gol da opportunista. Si muove molto e prova a creare scompiglio, sebbene l’essere l’unico in avanti non lo aiuta. Nella ripresa si procura e trasforma il rigore che rende meno pesante la sconfitta.