dal sito www.gazzetta.it
IBRA-BOATENG: INTER A TERRA. FESTA MILAN IN SUPERCOPPA
A Pechino i rossoneri conquistano il primo trofeo stagionale vincendo 2-1 in rimonta il derby: Sneijder porta avanti la squadra di Gasperini con una splendita punizione al 22', durante un primo tempo in cui i nerazzurri hanno giocato bene. Poi nella ripresa il Milan domina, e segna con lo svedese di testa al 15' e col ghanese al 24'
PECHINO, 6 agosto 2011 - Il Milan conquista il primo trofeo della stagione battendo a Pechino l'Inter 2-1. Supercoppa strappata ai nerazzurri grazie a dieci minuti di fuoco nella ripresa, dopo un primo tempo più nerazzurro che rossonero, gestito grazie al gran gol di Sneijder su punizione. Nel secondo tempo, con un pressing devastante la squadra di Allegri ribalta il risultato con i gol di potenza di Ibrahimovic e Boateng. Sfida comunque poco tecnica, risolta dai guizzi dei singoli.
LO SPETTACOLO DEI TIFOSI - Il Bird's Nest ribolle di tifo; settantamila supporter di rara efficacia che nel grande spot del calcio italiano fanno una figurone. Venuti da Pechino e dintorni per vedere Stankovic, pienamente recuperato nel centrocampo a 5, dove Gasperini inserisce anche Alvarez e Obi, aiutati nel compito da Zanetti e Motta. La difesa è a tre: Ranocchia, Samuel e Chivu. Poi Sneijder alle spalle di Eto'o. Tifosi con il mugugno, perché al fianco di Ibra, Allegri piazza Robihno, preferito all'amatissimo Pato che sembra non garantire una partita intera. Poi il Milan di sempre, con la solita difesa, Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta, e il centrocampo olandese, Van Bommel e Seedorf, con l'aggiunta di Gattuso.
IL GIOIELLO DI WES - Il primo tempo ribalta i timori della vigilia legati alla sommaria preparazione atletica e al caldo. Invece il ritmo è subito alto e le milanesi fanno subito capire di tenerci troppo. Il primo squillo è di Robinho al 6', ma il brasiliano scrive la prima "x" nella casella delle occasioni fallite, dopa una veloce triangolazione con Ibra. Ma l'Inter reagisce velocemente e per una mezzora buona addomestica a suo piacere la partita. I nerazzurri applicano alla perfezione tutti i dettami di Gasp: velocità sulle fasce e penetrazioni centrali, mettendo in chiara difficoltà i rossoneri. Al 10' Obi si distingue per una penetrazione bruciante e un cross in mezzo all'area che viene neutralizzato da Nesta. Al 18' Stankovic con una giocata brasiliana al limite conclude alto. Poi il gol, anzi, lo splendido gol di Sneijder, una punizione a fil di palo nel sette che Abbiati sfiora appena. L'olandese in odore di partenza va ad abbracciare Gasperini, mentre la curva nerazzurra va in delirio. Gambe di legno e confusionario in fase di costruzione del gioco, il Milan che subisce a tratti la manovra e lo strapotere fisico dell'Inter, si sveglia al 39', quando Robinho pesca dalla sinistra Boateng in mezzo all'area, ma il ghanese arriva in ritardo. Al 40' Ibra colpisce di testa il palo, a confermar ancora una volta che il tocco decisivo può passare da lui.
UNO-DUE ROSSONERO - All'inizio della ripresa Gasp arretra furbescamente Zanetti in difesa, dando per scontata la reazione del Milan. I rossoneri infatti partono forte e al 7' con Seedorf sfiorano il pari. Snejider ci prova un minuto dopo, sfuggendo ancora una volta alla marcatura di Van Bommel. Le squadre si allungano, la fatica sale, ma i rossoneri sembrano avere molta rabbia più in corpo. In successione arrivano infatti i gol di Ibra e di Boateng. In pressing, al 15', Robinho serve a destra Seedorf che mette in mezzo; lo svedese si abbatte sulla palla e insacca. Inutili le proteste nerazzurre per un presunto fallo milanista ad inizio azione. Replica al 24' con il ghanese che alla stessa maniera infila in rete la palla respinta dal palo sul rasoterra di Pato, entrato al posto di Robinho sette minuti prima. L'ingresso del brasiliano regala più velocità alla manovra del Milan che si permette il lusso di colpire in contropiede l'Inter a caccia del pari. Entrano anche Ambrosini e Emanuelson (fuori Gattuso e Boateng) da una parte, Faraoni, Pazzini e Castaignos (out Alvarez, Stankovic e Obi) dall'altra. L'olandesino nerazzurro si mette subito in evidenza con un cross calibrato dalla destra per Eto'o, il cui colpo al volo è fuori misura, mentre il suo gol del 94' viene annullato per offside. Il Milan riesce a gestire il risultato: il primo derby della stagione è suo; l'Inter saluta ancora una volta Pechino a mani vuote.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
IBRA-BOA COME AI BEI TEMPI MA È ALLEGRI MISTER DERBY
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati s.v.: sostanzialmente non ha fatto nulla per 95 minuti. Incolpevole sulla punizione telecomandata di Sneijder che si insacca all’incrocio e, sulla quale, era anche arrivato in volo d’angelo ma la precisione dell’esecuzione balistica dell’olandese non gli ha lasciato scampo. Fa venire i soliti brividi quando deve gestire la palla con i piedi.
Abate 6: i residui dell’influenza che lo ha colpito in Cina si fanno sentire e non è il solito cavallo sulla fascia e non centra un cross. Sul finire del primo mette in mezzo il cross che Ibrahimovic devia sul palo. Nella seconda frazione di gioco, complice anche lo spostamento di Alvarez, non ha particolari grattacapi. Innesca Pato per l'azione del 2-1 decisivo.
Nesta 6,5: in affanno nel primo tempo dove sbaglia numerosi palloni in fase d’impostazione e su uno di questi s’innesca una ripartenza importante dell’Inter. Nel secondo tempo, smaltite le tossine, ritorna il solito muro.
Thiago Silva 7: da Roma a Pechino, non ci sono differenze: è lui il re della difesa. Non sbaglia un colpo e per provare a metterlo KO, Thiago Motta ricorre a metodi non leciti. Il Pazzini di questi tempi è un cliente troppo facile per lui.
Zambrotta 6: senza infamia e senza lode, mantiene bene la posizione.
Gattuso 5: sente troppo la pressione e tornano i fantasmi del famoso derby in cui venne cacciato da Rizzoli per doppio giallo in 10 minuti e finito per 4-0 a favore dell’Inter. Dopo la prima ammonizione, rischia il secondo cartellino ed è su quel fallo che nasce la punizione del vantaggio neroazzurro.
Van Bommel 6: parte a rilento come tutta la squadra e il primo tempo lo chiude in affanno. Nella seconda frazione di gioco sale in cattedra in mezzo al campo e non sbaglia un pallone.
Seedorf 6,5: quando il Prof ha voglia di giocare, cambia le partite. Il pallone nei suoi piedi è sempre in cassaforte. Cresce alla distanza come tutta la squadra.
Boateng 7: prima frazione di gioco da fantasma, nella ripresa entra con un altro piglio e spacca la partita come solo lui sa fare vincendo il contrasto al limite dell’area che da il via al pareggio rossonero e, successivamente, mettendo il rete il gol della vittoria.
Ibrahimovic 7: serve e Binho il pallone della prima clamorosa palla gol che il brasiliano spedisce fuori. Non riesce a divincolarsi dalla marcatura di Ranocchia e Samuel ma, nel secondo lampo dei primi 45’ minuti, centra il palo con una torsione tanto beffarda quanto semi-efficace. Nel secondo tempo cambia marcia e ribadisce in rete l’assist di Robinho che gli spalanca la porta. Si conferma mister derby.
Robinho 6: si mangia il possibile pallone dell’1-0 e sbaglia tanti palloni ma, nel secondo tempo, serve a Ibrahimovic il pallone del pareggio. Esce per Pato e il cambio, alla fine, risulta azzeccato.
Pato 6,5: entra al posto di Robinho dopo il pareggio e nell’unica palla degna di nota che gli arriva fa male ai neroazzurri costringendo Julio Cesar a deviare sul palo il suo destro al volo, che ricordava l’esecuzione vincente contro il Chievo a San Siro, ribadito in rete da Boateng.
Allegri 7,5: la squadra parte imballata ma ha il merito di continuare a credere negli undici iniziali. Azzecca il tempo e i cambi che gli danno ragione. Terzo derby consecutivo vinto dal tecnico toscano che mette in bacheca il suo secondo titolo. |