dal sito www.gazzetta.it
NAPOLI-MILAN DA BRIVIDI. CAVANI INCANTA IL SAN PAOLO
San Paolo stregato dalla tripletta dell'uruguaiano che rimonta i rossoneri in vantaggio con Aquilani. Ed ora Napoli sogna
NAPOLI, 18 settembre 2011 - Manca il cacciatore di alci (e urge il recupero di Ibra) e allora Edi Cavani si prende la scena e con una eccezionale tripletta (la quitn atra campionato e Coppe da quando è in azzurro) e fa volare il Napoli in vetta, soprattutto con un +5 impensabile sui campioni rossoneri e sull'Inter. Impensabile anche per il presidente De Laurentiis che a fine luglio mandò tutti a quel paese ("Siete tutti delle m.....") quando alla stesura dei calendari visse come un complotto questo Napoli-Milan messo dopo l'esordio in Champions. Invece gli azzurri di Mazzarri si confermano in gran forma e battono con merito un Milan molle cui non basta l'alibi delle tante assenze per giustificare una prova a tratti imbarazzante.
POCHO PRESENTE - Il provino della domenica mattina a Castelvolturno elimina i dubbi sull'utilizzo di Lavezzi che ha meno male al tallone e stringe i denti per non mancare a questa sfida molto sentita. Mazzarri conferma il blocco Manchester inserendo il più fresco Dossena sulla fascia sinistra. Allegri non ha molte alternative puntando in attacco sui "sopravvissuti" Pato e Cassano visto che indisponibili in attacco ci sono Ibra, Robinho, Inzaghi, per non parlare di Boateng, Ambrosini e Gattuso. E all'ultimo momento c'è pure un'indisposizione di Thiago Silva (il riscaldamento per precauzione lo ha fatto anche Yepes) ma alla fine il brasiliano ce la fa.
CALMA APPARENTE - Dura 10' il periodo di studio col Milan lento e compassato a tenere il pallino a ritmi bassi. Fino all'accelerazione di Cassano: cross da destra per lo splendido anticipo di testa di Aquilani. Ma il Napoli reagisce e trova il pari alla prima occasione. Su calcio piazzato di Lavezzi Maggio svetta, pallone a Cavani che tira da posizione un po' defilata, ma la conclusione è perentoria. Ora gli azzurri sono in partita e aspettano per colpire in velocità un Milan cui manca l'atleticità di Ambrosini e Gattuso e questa differenza viene evidenziata dall'azione entusiasmante con la quale il Napoli mette la freccia del sorpasso. Gargano prende palla nella propria trequarti e parte di gran carriera: 50 metri di indisturbata cavalcata e quando si trova ai 20 metri solo i centrali difensivi davanti, non è complicato servire Cavani che di prima fulmina l'incolpevole Abbiati e provoca onde sussultorie su Fuorigrotta. Il Milan, in difficoltà, riesce comunque sull'asse Cassano-Aquilani a costruire la palla del 2-2, ma stavolta il centrocampista romano, solo davanti a De Sanctis (già bravo in uscita su Nocerino) si fa ammaliare dal portiere del Napoli, che salva in spaccata.
CHE CAVANI ! - Che l'uruguaiano sia definitivamente maturato ai massimi livelli come goleador lo dimostra una volta in più il sigillo del 3-1. Lavezzi affonda a destra cross basso, respinta corta ed Edi che quasi dal dischetto tira in maniera micidiale. Poi quella del Milan è un'agonia fatta di tecnica e poco dinamismo. Più vicino il Napoli al 4-1 ancora con Lavezzi che i rossoneri alla seconda rete. Il Milan che si era salvato in Catalogna va in barca nel golfo di Napoli.
Maurizio Nicita
dal sito www.milannews.it
LENTI, CONFUSI E SBILANCIATI. SVEGLIA MILAN, IL CAMPIONATO È COMINCIATO!
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 4,5: Tutti i gol arrivano da distanza ravvicinata, ma i primi due gli passano tra le gambe e sul palo di competenza. La paternità della sconfitta non è da attribuire a lui, ma un pizzico di reattività in più non guasterebbe
Abate 6,5: Allegri si affida soprattutto alle fasce per creare la superiorità numerica, lo si vede più in avanti che in fase difensiva, ma per grinta e determinazione risulta ancora una volta uno dei migliori
Nesta 5,5: Litiga con Aronica e si ritrova spesso in balia dei contropiede partenopei, prova anche a dare una mano alla manovra d’attacco ma ci rimette il rinvio sporco che porta al 3-1 di Cavani
Thiago Silva 6: Le proiezioni più vicine al fischio d’inizio lo davano “assente per nausea”, invece è rimasto in piedi, al centro del reparto più sollecitato della serata, a cercare invano di limitare i danni
Bonera 5,5: Da un suo fallo veniale nasce la punizione che porterà al primo gol del Napoli. Lui che è un centrale di ruolo prova a sdoppiarsi tra le due fasi in fascia sinistra, con risultati neppure cattivi. Poi Maggio e Lavezzi lo sovrastano, constringendolo ad un secondo tempo da dimenticare (65’ Antonini sv)
Van Bommel 4,5: Riprende a scrivere esattamente da dove si era fermato, ovvero dalla serata invisibile del Camp Nou. Dovrebbe reggere il peso del reparto nevralgico com’è abituato a fare, invece diventa piccolo piccolo di fronte all’impeto di Gargano e consegna ben presto in mano ad Inler e compagni, le chiavi della resa (65’ Emanuelson 5,5: Prova a scuotere un reparto praticamente non pervenuto, ma fronteggiare i colleghi azzurri non è facile neppure per lui)
Nocerino 5,5: Ce la mette tutta per dare una mano ed orientarsi in un reparto mai così spaesato. Le dà e le prende, ma alla fine i conti non gli tornano
Seedorf 4: Capitano, numero 10, leader carismatico. E capitano di una nave che si rassegna troppo presto al naufragio. Dà il la all’azione del gol con una pennellata d’autore, dunque le premesse fanno ben sperare, ma lo svolgimento e la conclusione sono da rifare, finché ci sarà tempo
Aquilani 6,5: Conferma di poter giocare da trequartista oltre che da mezzala. Ha i piedi e i tempi del grande centrocampista, il merito di segnare un gol difficile e la colpa di sbagliarne uno facile facile. Un po’ della grinta di Inler e Gargano non gli farebbe male… (77’ El Shaarawy: sv)
Pato 4,5: Insieme a Seedorf è la nota dolente di una serata che si annunciava complicata, ma che è diventata nera anche perché orfana delle sue giocate. L’intesa con Cassano è un’utopia, la porta di De Sanctis un autentico miraggio. Così non va
Cassano 5: Evanescente quasi quanto Pato, ha il merito di pennellare per Aquilani prima il perfetto assist per l’1-0, poi un bel passaggio in corridoio sciupato dall’ex bianconero. Troppo facile sottrargli palla, dov’è finito il Fantantonio nazionale?
Allegri 5: Ferma restando una squadra sbilanciata come non mai fin dai primissimi minuti, la sconfitta del San Paolo è figlia più che degli errori individuali e delle assenze, di una condizione atletica tutt’altro che accettabile. Quanto corre il Napoli, quanto poco corre il Milan. E’ ora di alzarsi, il campionato è cominciato… |