dal sito www.gazzetta.it
AL MILAN IL TROFEO BERLUSCONI. BOATENG-SEEDORF, POI VUCINIC
A S. Siro 2-1 il finale: nel primo tempo il ghanese segna con una spettacolare girata al volo di destro, poi l'olandese raddoppia con una punizione-capolavoro. Il montenegrino dimezza lo svantaggio nella ripresa. Escono per infortunio Boateng, Matri e Taiwo
MILANO, 21 agosto 2011 - Il Milan vince la 21ª edizione del Trofeo Berlusconi. Grazie ad un ottimo primo tempo in cui mette sotto la Juventus nel gioco e nel punteggio. Poi i bianconeri nella ripresa, complici anche le sostituzioni che mescolano le carte - e l’ingresso di Del Piero rivitalizza pure Vucinic fino a qual momento svogliato - e un ritmo in calando (a San Siro sembra di stare all’Equatore), nella ripresa crescono. E con la rete proprio di Vucinic fissano il risultato finale sul 2-1, con i gol vittoria, due perle, che portano invece le firme di Boateng e Seedorf. Nella valutazione complessiva, a sei giorni dal via del campionato, vanno inserite diverse variabili: i carichi di lavoro da valutare, la gara amichevole, il caldo torrido e il mercato ancora aperto, con le sue occasioni last minute potrà cambiare i rapporti di forza. Intanto, però, è piaciuto più il Milan, manovriero e con una fisionomia consolidata, e si sapeva, nonostante gli mancassero interpreti cinque stelle come Ibrahimovic, Pato, Robinho e Thiago Silva, rispetto alla Juve, ancora alla ricerca di un’identità, e si sapeva, visto il rinnovamento totale, ma in campo con i presunti titolari in vista della prima di serie A ad Udine.
MILAN CONVINCENTE, LA JUVE STENTA - Il primo tempo è tutto di marca rossonera. La squadra di Allegri - dopo le celebrazioni prepartita della Supercoppa italiana - riparte proprio da lì, dalla prestazione convincente di Pechino. Berlusconi in tribuna può essere soddisfatto. Pur senza i brasiliani, e con un attacco che definire sperimentale è un eufemismo, con Cassano prima punta e Boateng ed Emanuelson a supporto, i rossoneri prendono in mano gioco e partita. Con precisi cambi gioco mettono in crisi gli esterni alti bianconeri, costretti a ripiegare precipitosamente. E il passo breve di un Cassano ispirato, che mette in porta Gattuso, sprecone, manda in difficoltà le lunghe leve dei difensori bianconeri. La Juve al contrario, stenta a manovrare. Pirlo e Marchisio faticano a trovare compagni di fraseggio: il 4-2-4 è ancora ai lavori in corso, difficile da interpretare. Succede così che gli esterni cerchino sempre e comunque la profondità, come spesso le punte, che si muovono in verticale, per cui la manovra non è quasi mai ariosa e ragionata, con un solo tema ripetuto, la palla dentro.
BOATENG E SEEDORF, GOL PERLE - Poi il Milan approfitta anche della qualità individuale dei suoi singoli. Boateng e Seedorf segnano infatti reti splendide. Il ghanese apre le marcature al 9’. Cross dalla destra di Abate e girata spettacolare al volo sul palo lungo. Applausi. Al 23’ poi arriva la punizione capolavoro di Seedorf. La parabola tagliata dell’olandese si appoggia al palo e gonfia la rete di Buffon per il 2-0. La reazione della Juve comincia e di esaurisce nel palo esterno colpito da Marchisio con un sinistro di prima intenzione. Al primo tempo il 2-0 è lo specchio dei 47’. In parità invece il conto degli infortunati: esce prima Boateng (contusione tibia destra), poi Matri (caviglia dolorante), sostituito da Del Piero. A questo punto il capitano bianconero si candida per una maglia da titolare per Udine.
ORGOGLIO JUVE - La ripresa è tutta bianconera, complici diversi cambi complessivi e le squadre che si allungano, stanche. Si fa subito male Taiwo, così così, che esce addirittura in barella. Dentro Zambrotta. La Juve con Del Piero davanti perde forse in dinamismo, ma guadagna parecchio in tecnica e senso tattico. Il capitano bianconero, più propenso a legare centrocampo e attacco dei compagni di reparto ed a muoversi da assist man, regala a Vucinic un pallone allo zucchero filato, dolce dolce, che l’ex Roma trasforma di esterno destro nel gol dell’1-2. Il montenegrino, ancora su sponda del numero 10, reclama poi un rigore per un presunto mani in area di Ely, l’arbitro Brighi non ci sente. Quindi Abbiati è provvidenziale per i suoi, proprio su Del Piero, che manca un gol per lui facile. Il finale è a briglie sciolte, tatticamente, con rovesciamenti di fronte costanti. Col Milan che a sua volta reclama per un fallo da rigore non rilevato dall'arbitro ("mani" di De Ceglie in area su Flamini) e con l’altro Boateng che colpisce un palo con un sinistro a girare. Finisce 2-1. A San Siro - di fronte a oltre 40.000 spettatori - e di questa stagione è un bel successo, vince il Milan.
Riccardo Pratesi
dal sito www.milannews.it
BOA È DA BRIVIDI, SEEDORF INCANTA, CASSANO BRILLA: IL MILAN È PRONTO PER FARE SUL SERIO...
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6,5: Impotente sulla puntata di Vucinic, provvidenziale, sempre sul montenegrino, al minuto 67 e su Krasic, un quarto d'ora dopo...
Abate 7: Conferma di aver ripreso dove ha lasciato a maggio: corsa, grinta e determinazione in entrambe le fasi, puntualissimo in chiusura e nelle diagonali (87' Oddo: sv)
Nesta 6: Manda a quel paese Chiellini per una testata fortuita e soffre poco i duetti tra Matri e Vucinic (50' Rodrigo Ely 6: Buono in anticipo e in chiusura, un po' meno in fase di costruzione)
Bonera 6,5: Ordine, precisione ed esperienza, sia al fianco di Nesta che di Rodrigo Ely. Più di un passo avanti rispetto alle ultime apparizioni
Taiwo 6: Una distorsione alla caviglia patita in uno scontro con Krasic gli toglie, nell'immediato, la possibilità di dimostrare di avere tante cartucce da sparare. Gioca 47 minuti attenti e guardinghi. Anche troppo... (47' Zambrotta 6: Si mette in mostra con una bella incursione che Flamini, con la complicità di un sospetto fallo di mano di Bonucci, non concretizza)
Gattuso 6: Non concede nulla all'emozione di trovarsi di fronte un vecchio amico come Pirlo: solita cara dose di agonismo in protezione alla difesa (66' K.Boateng 6: Colpisce l'incrocio dei pali con un gran sinistro che mette fuori causa Buffon, mostrando coraggio e personalità)
Ambrosini 6,5: Ormai ha assimilato appieno le dinamiche della cabina di regia, sempre più a suo agio davanti alla difesa
Seedorf 7,5: Pennella una punizione magica nel primo tempo e prova a ripetersi nel secondo, conferma le ottime impressioni lasciate durante tutto il precampionato. Governa la trequarti con classe e continuità. Mister X è avvisato... (85' Antonini: sv)
Emanuelson 6,5: Lo avevamo annunciato come uno dei più osservati, e lui non ha fallito, in una posizione che da qui a fine campionato potrebbe ricoprire con una certa continuità. Frizzante e rapido, palesa un'ottima intesa con Cassano
K.P.Boateng: 6,5: Da attaccante, da mezzala, da trequartista, il Boa è il Boa e sa soltanto emozionare. Ci riesce con la perla che apre le danze, prima di lasciare per infortunio a Flamini (30' Flamini 6: Rileva Boa mostrando fin da subito buona dedizione e caparbietà in inserimento)
Cassano 7,5: Sono lontani i tempi in cui lo si vedeva prender palla soltanto sulla trequarti: Fantantonio sta bene, e per capirlo basta vederlo partecipare all'azione con voglia e continuità. Non trova il gol, ma inventa e suggerisce da fuoriclasse ritrovato
Allegri 6,5: Lo avevamo detto al termine delle due sconfitte al termine del Trofeo Tim, lo ripetiamo – e a ragion veduta – dopo la vittoria nel “Berlusconi”: sotto il profilo della disciplina, della quadratura tattica e del gioco, il Milan è sicuramente un passo avanti rispetto alle pretendenti. E il merito è tutto del Mister... |