dal sito www.gazzetta.it
MILAN, QUANTA FATICA! COL PALERMO FINISCE 2-2
Coppa Italia, i rosanero sfiorano l'impresa nella semifinale di andata a San Siro. Apre le marcature Ibrahimovic, pari di Pastore, gol di Hernandez e pareggio di Emanuelson. Ritorno il 10 maggio
MILANO, 20 aprile 2011 - Ibra, che rientra e va subito in gol, non basta: il Palermo nell'andata della semifinale di Coppa Italia esce da San Siro con un pesante 2-2, mentre il Milan, con la testa altrove, fatica a dismisura. Lo svedese, già al 4', sembra inaugurare una serata da prima della classe. Invece vengono fuori i rosanero che pareggiano con Pastore e raddoppiano con Hernandez. Solo al 76' Emanuelson riesce a raccogliere il 2-2 finale.
TORNA IBRA - Massimiliano Allegri ritrova Ibrahimovic contro il quale la Corte di giustizia federale ha confernato le tre giornate di squalifica. Il tecnico lo affianca a Cassano con Boateng a supporto. La novità è a centrocampo dove Pirlo e Seedorf partono insieme con i muscoli di Flamini. Tanto turnover in difesa: con Thiago Silva ci sono Oddo, Sokratis e Antonini. Delio Rossi schiera la migliore formazione: sulla linea mediana si affida a Migliaccio, Acquah e Nocerino, mentre in attacco propone Pastore alle spalle di Pinilla ed Hernandez.
ZLATAN E PASTORE - L'allenatore del Palermo punta soprattutto alla copertura, ma la partenza veemente del Milan è così imprevedibile da scombinarne i piani. Al 4', infatti, sfruttando un calibrato assist di Oddo, Ibra con esperienza beffa Cassani e di piatto destro infila Sirigu. Frizzanti e veloci, pare che i rossoneri non abbiano intenzione di concedere qualcosa ai rosanero. Invece i ragazzi di Rossi si ritrovano e mettono pressione ai padroni di casa. Il segnale lo lancia Pinilla al 10' con un tiro troppo centrale per preoccupare Amelia. Ma nell'occasione è evidente lo smarrimento di Sokratis che al 14' conferma il suo stato confusionale concedendo lo spazio per il pareggio a Pastore. Il greco non chiude un triangolo sulla sinistra e permette all'argentino di battere Amelia sul suo palo. Funziona bene il centrocampo del Palermo che fa pressing sui portatori di palla rossoneri. Pirlo fatica più di tutti, ma è proprio nelle intenzioni di Rossi bloccare la fonte del gioco milanista. Con Boateng e Ibra, soltanto Seedorf fa la differenza dispensando il consueto gioco brillante, mentre Cassano è defilato e poco partecipe al gioco. Al 28' Ibra in un eccesso d'altruismo invece di mettere in rete la più facile di occasioni decide di toccare a destra per Boateng che viene anticipato. Non è il Milan del campionato; assenze a parte, l'atteggiamento a tratti svogliato della squadra di Allegri non fa decollare il gioco, anche per merito del Palermo che pressa sull'uomo e riparte contando sulla velocità del suo reparto offensivo. La parte finale del primo tempo regala alla cronaca un diagonale di Pastore deviato in angolo e un tiro al volo di Ibra deviato in angolo da Sirigu sul passaggio di Oddo.
HERNANDEZ MAGIA La ripresa inizia con Ilicic al posto di Pinilla; evidente mossa che regala più protezione al Palermo. La squadra di Rossi infatti abbassa il ritmo, con il contropiede sempre in canna. E il Milan in questo la aiuta, perché i rossoneri in evidente serata no concedono metri e tanta disattenzione. Come all'8' quando Hernandez inventa il 2-1, ancora con lo zampino del disastroso Sokratis. L'uruguaiano riceve a sinistra, irrompe in area e da posizione defilata insacca nel sette opposto. Allegri perde le staffe e prova a scuotere la squadra inserendo Emanuelson per Seedorf. Ma non c'è la convinzione giusta per tentare un ribaltone. Tra l'altro la difesa del Palermo, protetta dal centrocampo, non perde un colpo sbarrando la strada a Ibra e Robinho, subentrato a Cassano. Troppi gli indizi a sfavore del Milan. Basta e avanza il contropiede al 28' dei rosanero con il bolide al volo da fuori area di Bovo alto di poco per realizzare quanto ci sia poco in campo della prima del campionato. I rossoneri giocano più con il cuore che con la testa e il pareggio di Emanuelson al 31', dopo un doppio tentativo di Ibra, disegna con precisione (botta sotto la traversa) la confusione in campo. Entra anche Gattuso per Boateng e il Milan rischia di nuovo, ma ci pensa Amelia con un miracolo a dire di no a Pastore. Al 40' è il Milan a mancare il vantaggio, prima con Pirlo - palla respinta da Sirigu - poi con Robinho che tira in tribuna. Poi nulla più. Palermo e Milan si rivedranno al Barbera il 10 maggio.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
NON HABEMUS PAPA...IBRA NON DIMENTICA, EMA CUORE E VOGLIA, MA NON BASTA
LE PAGELLE di Francesco Somma
Amelia 7: Ha il torto di subire un gol, quello di Pastore, sul proprio palo, e il merito di evitare il tracollo salvando sempre sull’argentino in seguito all’ennesima frittata di Papastathopoulos. Positivo nell’ordinaria amministrazione
Oddo 6: E’ suo l’assist per il primo sigillo rossonero di Ibrahimovic. Sforna tantissimi cross, ma quello raccolto dallo svedese è l’unico ad andare a buon fine
Sokratis 4,5: Perde Pastore in occasione del pareggio rosanero, ma non solo. Va spesso, troppo spesso in difficoltà, e a 20’ dal termine rischia di combinarla grossa, salvato da un provvidenziale intervento di Amelia.
Thiago Silva 6,5: Il pacchetto arretrato va in affanno con troppa facilità contro le folate offensive palermitane, ma tra tutti, lui è l’unico a rimanere in piedi sempre e comunque
Antonini 5,5: Impiega pochissimi minuti per far capire a tutti che la gamba c’è, appoggiando con generosità, seppur senza far danni, la manovra offensiva. Tiene in gioco Hernandez in occasione del 2-2 che alla fine qualifica il Palermo
Flamini 5,5: Chiamato a non far rimpiangere l’ultimo, sontuoso, Gattuso, riesce soltanto in parte nell’impresa: ci mette come sempre l’anima per arginare le avanzate rosanero. Gli capitano un paio di occasioni per calciare a rete, ma non le sfrutta
Pirlo 5,5: Al rientro dopo sei mesi di stop, era giustissimo non aspettarsi i miracoli che, puntualmente, non sono arrivati. La classe è quella di sempre, ma i tempi e la lucidità sono ancora di là da venire
Seedorf 5,5: Più che altrove, è a centrocampo che il Milan perde il confronto con gli avversari, più determinati e più vogliosi. Impreciso e lento, quello di stasera è un lontano parente del Seedorf ammirato nelle ultime uscite (56’ Emanuelson 6,5: Entra in campo con la voglia di chi sa di non poter sbagliare, e non fallisce, segnando una rete liberatoria ma alla fine vana…)
Boateng 6,5: Da trequartista puro nel primo tempo, spostato sulla destra nella ripresa, il ghanese non riesce a trovare il guizzo decisivo, ma svolge un lavoro encomiabile in fase di copertura, spendendo fiato per due: fondamentale (80’Gattuso: sv)
Cassano 5: Nella prima frazione sembra aver colpi in canna a volontà: appare voglioso ed in palla, ma col trascorrere dei minuti sparisce dalla scena, facendo rimpiangere Robinho e Pato. A Brescia servirà un altro Cassano… (63’Robinho 5,5: Prova ad accendere un reparto che trova luce nel solo Ibra, ma invano)
Ibrahimovic 6,5: Gli basta una manciata di minuti per dimostrare che l’assenza forzata dal campionato non gli ha fatto dimenticare la via del gol. Segna la rete dell’1-0 e mette più del classico zampino nell’inutile 2-2 di Emanuelson
Allegri 5,5: La frequenza con cui lo abbiamo visto scuotere la testa sui tanti, troppi buchi della difesa, è tutto un programma. Dà spazio alle seconde linee, ripagato in pieno da alcuni – Emanuelson (perché non dal primo minuto?) – per nulla da altri – Sokratis. |