dal sito www.gazzetta.it
PASSERELLA ROSSONERA: 4-1. ROBINHO SHOW: DOPPIETTA
Poker del Milan campione d'Italia al Cagliari: il brasiliano aggancia Pato e Ibrahimovic a quota 14 reti in campionato; di Gattuso, Cossu e Seedorf gli altri gol
MILANO, 14 maggio 2011 - Tutta la classe del Milan e per il Cagliari non c'è scampo. Nella serata che più rossonera non si può, i neo campioni d'Italia, nonostante le bollicine e un po' di pancia piena, festeggiano nel migliore dei modi il diciottesimo scudetto con un 4-1 ineccepibile. Ancora più godereccio perché pennellato da una spettacolare doppietta di Robinho e da un gol di Gattuso, il beniamino per eccellenza. Fissata poi da Cossu, che regala un gioiellino d'alta scuola, e da Seedorf che firma il poker suggellando una stagione strepitosa.
FIESTA! - Ma come coniugare l'euforia con la concentrazione? Difficile davanti a ottantamila spettatori, venuti da ogni dove per festeggiare il titolo, la maggioranza a piedi, dopo un pomeriggio di assoluta gloria e una settimana galleggiante tra lampi tricolori e fulmini rosanero. Massimiliano Allegri, contro il suo passato un po' gli rode per l'uscita dalla Coppa Italia, e per l'ultima a San Siro e per la consacrazione fa sul serio, anche se non schiera tra i titolari Pirlo e Ibrahimovic, quest'ultimo spedito in tribuna per il noto problema alla caviglia destra. E' la serata di Emanuelson e Yepes, ma anche del Cagliari di Roberto Donadoni, che torna sul "suo" campo in una serata anche per cuori teneri, inaugurata dalla sfilata dei rossoneri con prole a carico fra il delirio del popolo rossonero.
SERATA ROBINHO - Clima festaiolo che Nainggolan scuote al 3' con un bel tiro dalla distanza che sorvola di poco la traversa, quasi a voler sottolineare che è il caso di giocare anche a pallone. Lazzari lo ribadisce cinque minuti più tardi, Acquafresca al 14' quando manca in scivolata il più facile dei gol nell'area piccola. Forse un po' troppo per lo stadio che ribolle e chiede gol. Così al 16' Robinho pesca Pato ben piazzato in area, il cui colpo di testa è troppo debole per impensierire Agazzi che poco dopo deve usare il grande istinto per alzare in angolo un fendente di Robinho. E' il colpo di frusta che spacca la partita. Il Milan vestito di nuovo (con le righe sottili come tantissimi anni fa) alza il ritmo e comincia a divertirsi regalando spettacolo puro: al 22' quando Robinho intravede sullo sfondo la spiaggia di Ipanema e sfonda centralmente scaricando un destro a giro che buca Agazzi sul secondo palo; al 24', allorché Gattuso (la seconda volta quest'anno) capitalizza di testa da fuori area una corta respinta del portiere rossoblù. Al 34' Seedorf consegna a Pato una palla pazzesca che il brasiliano conclude male, ma ritardando di poco il 3-0. Bello e magistrale il contropiede con assist di Pato all'amico Robinho, troppo in palla per sbagliare e bissare nello stesso angolo. Quanta roba! Ma il primo tempo si congeda con un po' di gloria per il Cagliari che accorcia con Cossu, dopo avere gabbato Yepes e infilato con eleganza Abbiati.
INFINE PIPPO... - La seconda parte della gara, che inizia con Pirlo al posto di Ambrosini, è inevitabilmente inebriata dai fumi della festa, ma non per il Cagliari che ci mette un po' di pepe e manca la rete all'11' quando Perico da distanza siderale impegna seriamente Abbiai. Intanto tra i sardi Ragatzu rileva Missiroli, mentre Flamini sostituisce Gattuso. Al 24' Robinho si mangia il quarto gol, proprio mentre Inzaghi si scalda e fa impazzire la Curva, ormai carica e in delirio perché prima del suo ingresso, Pato consegna l'assist anche a Seedorf per poi cedere il passo a Pippo. Ora la festa è completa...
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
SEEDORF, GOL E PENNELLATE D'AUTORE, THIAGO ETERNO, ROBINHO FA IL PATO...URBY CHE MILAN!
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Per vederlo prodursi in un intervento degno di nota bisogna aspettare 55 minuti ed una conclusione da fuori di Perico, perché non può nulla sulla conclusione ravvicinata di Cossu
Abate 6,5: E’ la dinamo della fascia destra, ma in generale di tutta la squadra, che sa di trovare in lui un’inesauribile ed affidabile fonte di corsa ed energia
Thiago Silva 7: Nessuno riesce ad andargli via, nessuno riesce a sovrastarlo negli scontri aerei, né sul piano fisico: mai fu più alto il rischio di essere ripetitivi, ci scusiamo, ma le parole stanno veramente per finire…
Yepes 6,5: Tiene a bada Acquafresca senza affanni di sorta e a disimpegnarsi con la consueta tranquillità
Zambrotta 6: Nel primo tempo si produce in un’azione da incursore puro, che non riesce a concludere a dovere; nella ripresa alterna bene le due fasi, ma subisce più di tutti i numeri di Cossu
Gattuso 7,5: Per quanto rocambolesco, il gol è la giusta ricompensa per una stagione, l’ennesima, vissuta da guerriero e da capitano. Rossonero nell’anima, ora e per sempre, grazie Rino! (60’ Flamini 6: Entra in partita con il piglio giusto, arrivando anche al tiro in due occasioni)
Ambrosini 6: Allegri gli affida di nuovo la cabina di regia, dalla quale più che inventare si limita a far passare poco o nulla. Una stagione sottotono in una carriera gloriosa come poche, e ancora di là da terminare, speriamo in rossonero… (45’ Pirlo 6: Offre la tripletta a Robinho con un passaggio da applausi, ma invano…)
Emanuelson 7: Una volta di più, questa sera siamo convintissimi che averlo in squadra non possa che far bene: sprinta, dribbla, raddoppia ed ha un piede sempre caldo: insomma, è un peperino da non trascurare
Seedorf 8: Una prestazione capolavoro, da leader affermato ma soprattutto da fuoriclasse consumato, degno sigillo su una stagione che lo ha visto determinante a lunghissimi tratti
Pato 6,5: Decide idealmente di scambiarsi il ruolo con Robinho, regalando a lui e a Seedorf due assist al bacio. Superficiale sottoporta, gli manca il gol che avrebbe chiuso nel migliore dei modi la stagione casalinga (36’Inzaghi: sv)
Robinho 8,5: Impiega una frazione di secondi per accendere l’interruttore a quella che più che una partita di calcio si trasforma in un suo show personale. Due gol di pregevole fattura e manciate di numeri d’alta scuola, quella brasiliana, quella che riesce ogni volta a strappare al pubblico gli “Ooooh”….di meraviglia
Allegri 8: Sa bene di essere alla guida di una squadra, e nel cuore di una società in cui nulla va perso. Il coraggio, l’umiltà, la forza di volontà, la competenza e – perché no ? – anche gli errori, resteranno per sempre nella storia del Milan. Il tuo Milan, grazie mister! |