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23 aprile 2011, Brescia vs Milan 0-1




dal sito www.gazzetta.it

CASSANO E ROBINHO DI PUNTA
21 aprile 2011 - Con Pato alle prese con un guaio muscolare e Pippo Inzaghi ancora lungodegente, ad Allegri restano due soli attaccanti, Cassano e Robinho, più il Primavera Giacomo Beretta aggregato per la panchina. Una coppia che non è molto rodata (10 presenze insieme, spesso solo spezzoni) ma ha già mostrato un certo feeling, anche una settimana fa contro la Sampdoria. Un'altra assenza pesante è quella di Alessandro Nesta, che non ha smaltito il fastidio al ginocchio e sarà sostituito di nuovo da Mario Yepes. Dietro le punte spazio a Kevin Prince Boateng, rientra Mark Van Bommel, mentre Seedorf è favorito su Andrea Pirlo, appena tornato a disposizione e non ancora al massimo della forma.





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Prepartita - Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 23 aprile 2011
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Prepartita - Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 23 aprile 2011




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Alcuni biglietti della partita
(per gentile concessione di Antonio Gatti)

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I tifosi del Milan in trasferta a Brescia
(dal sito www.curvasudmilano.it)
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Il settore ospiti del "Rigamonti" riservato ai tifosi del Milan




Gattuso, grande assente della partita
(dal sito www.virgilio.it)


Mister Allegri
(dal sito www.virgilio.it)




Robinho in azione
(dal sito www.virgilio.it)


Seedorf e Boateng
(dal sito www.virgilio.it)




Robinho, l'autore del gol-vittoria
(dal sito www.virgilio.it)


Christian Abbiati, ancora una volta autore di una parata decisiva
(dal sito www.virgilio.it)



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(grazie a Luca di Rimini)
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(grazie a Luca di Rimini)
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(grazie a Luca di Rimini)




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)




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Il "Corriere dello Sport" del 24 aprile 2011



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 24 aprile 2011

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dal sito www.gazzetta.it

IL MILAN ESPUGNA BRESCIA. SCUDETTO SEMPRE PIU' VICINO
Un gol di Robinho nel finale condanna un buon Brescia: se l'Inter non vince a Cesena, il Primo maggio potrebbe essere tricolore battendo il Bologna. Diamanti colpisce una traversa, mentre Cassano ed Eder falliscono occasioni importanti
BRESCIA, 23 aprile 2011 - Il Milan vince "La partita", quella che secondo le teorie di Massimiliano Allegri dovrebbe spianare la strada verso lo scudetto. Con l'esperienza e una grande prova difensiva nella ripresa, i rossoneri vincono a Brescia 1-0, con il più classico dei contropiede, innescato da Cassano e rifinito da Robinho. Vittoria sofferta, anzi soffertissima, perché il Brescia con l'acqua alla gola gioca un secondo tempo con la bava alla bocca sfiorando anche l'impresa. E adesso, se l'Inter non vince a Cesena, il Milan battendo domenica prossima il Bologna può cucirsi sul petto lo scudetto, anche se ci saranno da giocare altri tre turni.
SALTA GATTUSO - Thiago Silva fa spaventare Allegri durante il riscaldamento. Attimi di tensione, ma il brasiliano stringe i denti e va a fare reparto in difesa con Yepes risultando alla fine il migliore dei suoi. Cede il passo, invece, Gattuso, vittima del riacutizzarsi di un problema a flessori della coscia destra. Il francese, Van Bommel e Seedorf garantiscono ripartenza a centrocampo; ma anche copertura, perché Beppe Iachini stravolge le previsioni schierando un modulo speculare al Milan; un 4-3-1-2 con Diamanti alle spalle di Eder e Caracciolo, esattamente come temeva Allegri: gli uomini con più talento e fiuto del gol. Il tema offensivo rossonero è invece certificato da Boateng, schierato alle spalle di Cassano e Robinho.
ROBINHO - Il primo tempo è il prevedibile copione di un regista con poca fantasia: Milan padrone del gioco che riesce a domare il pressing alto del Brescia, collezionando nitide palle-gol. Già al 7' Robinho si fa ribattere il tiro da due passi; al 10', invece, Cassano con un gesto tecnico superbo serve il brasiliano che spreca al volo di piatto destro. Quella di Robinho che fallisce gol a grappoli è una costante; spesso in controtempo, permette agli avversari di riorganizzarsi e chiudere i varchi. Iachini dal canto suo invita i suoi alla cautela, perché Cassano è in serata di grazia e infila numeri eccezionali. Il Milan gestisce il gioco con esterma calma, ribattendo al Brescia che pare sì offensivo, ma che in realtà difende con tutti i suoi giocatori dietro la linea del pallone. Ma è sempre il barese a dettare i tempi; suo, al 38'. il tocco per il solito Robinho il cui destro in area viene respinto con bravura da Arcari. Nel Brescia il solo Eder fa valere le sue doti; sue le migliori manovre del Brescia, mentre Caracciolo è defilato e Diamanti è costretto a un efficace lavoro di sacrficio e copertura su Boateng. Il primo tempo si congeda con l'ennesima occasione per il Milan, ma questa volta, al 42', è Cassano di testa solo davanti ad Arcari a sfiorare la traversa.
BEL BRESCIA - A tratti leziosi, i rossoneri vengono presi letteralmente in contropiede all'inizio della ripresa. Al 3', infatti, Eder ha la palla gol, ma dal dischetto la spreca oltre la traversa. Il Brescia applica un feroce pressing che mette in difficoltà i rossoneri. Il Milan risponde con la qualità e all'8' Cassano spreca clamorosamente la rete, ancora di testa sul cross di Seedorf. Il tempo vola e Iachini per limitare il gap tecnico in campo toglie Vass per Baiocco. L'idea è buona, perché l'ex cavallo di battaglia di Cosmi a Perugia, conferisce ordine in campo. Il Brescia ci prova e al 17' Caracciolo di testa impegna Abbiati ben piazzato sul secondo palo. Ma c'è subito la replica e questa volta Robinho fa tutto bene, ma il suo sinistro dal limite viene deviato da Arcari a pugni uniti in angolo. Constatata che la serata di Boateng non è tra le migliori, Allegri lo sostituisce con Emanuelson confidando nella capacità di penetrare dell'olandese. Dentro anche Jonathas e Filippini nel Brescia, il primo per Caracciolo, il secondo per l'infortunato Zanetti.
FINALMENTE ROBINHO - Nomi che ragalano energie impensabili al Brescia, che cerca di sfruttare il momento di difficoltà del Milan. La squadra di Iachini prende in mano la partita e negli ultimi venti minuti mette sotto i primi della classe. Al 36' Diamanti su punizione colpisce la traversa con il contributo di Abbiati. Ma al 37' Zebina commette l'errore più grossolano e scatena il contropiede di Cassano che pesca Robinho libero a sinistra. Il brasiliano questa volta non può sbagliare e battere Arcari è facile. Allegri non vuole correre rischi e toglie Cassano per Ambrosini: la grinta del capitano per placare la voglia di un Brescia commovente che non molla. E al 44' è Abbiati a metterci una pezza con una deviazione in angolo pazzesca su gran diagonale di Diamanti. Un gesto che rischia di diventare un'icona, un po' come la grande parata del portiere - allora quasi esordiente - a Perugia (su Bucchi) nello scudetto di Zaccheroni, maggio '99. In evidente riserva il Milan riesce a reggere al gran finale dei padroni di casa: "La partita" è vinta..
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

CASSANO PERDONA, ROBINHO NO: CI SIAMO QUASI MILAN!
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 7: Sicuro sulle palle alte, provvidenziale su Diamanti a al termine e ai fini del risultato finale
Abate 6: Generoso come al solito in appoggio alla manovra d’attacco, non concede nulla alle insistenti incursioni bresciane
Thiago Silva 6,5: Eder gli dà filo da torcere dal primo all’ultimo minuto, un duello avvincente che alla fine vede primeggiare il brasiliano rossonero
Yepes 6: A lui tocca Caracciolo, un cliente non propriamente facile: ci fa a sportellate per tutta la partita, concedendogli pochissimo
Zambrotta 6,5: Puntuale e preciso nell’alternare le sovrapposizioni e i rientri in difesa: tra i protagonisti di questo splendido finale di stagione
Flamini 6: Pronti via, spara sull’esterno della rete un ottimo invito di Cassano; si disimpegna senza difficoltà nell’ordinaria amministrazione
Van Bommel 6: L’ammonizione macchia una prova al solito convincente e quasi al livello delle ultime apparizioni. Arrivederci a Roma…
Seedorf 6,5: Impiega qualche minuto per prendere le misure all’accanito pressing biancazzurro, poi prendper mano il centrocampo rossonero, risultando il migliore nel suo reparto. Dà il la all’azione del gol di Robinho
Boateng 6: Aveva promesso un gol, ai tifosi e soprattutto a suo figlio: non è riuscito a ripagare, offrendo soltanto sprazzi della solita determinazione, apprezzatissima da Allegri (70’: Emanuelson 6: Rileva uno stanco Boateng, ma non riesce ad imprimere il proprio marchio sulla gara)
Cassano 5,5: L’assist per il gol decisivo di Robinho lo redime da una prova che passerà agli annali soltanto per i clamorosi errori in zona gol (85’ Ambrosini: sv)
Robinho 7,5: Varia come sempre da una parte all’altra dell’attacco, riuscendo a non far avvertire la consistenza dei pezzi da novanta indisponibili. Segna uno dei gol che di solito sbaglia, e che si suol considerare pesanti come oro
Allegri 7: Un campo ostico, un avversario alla disperata ricerca di punti salvezza e determinato a far punti. Non c’è niente da fare contro questo Milan, che sa soffrire e risultare vincitore anche senza i suoi gioielli, ma questa ormai non è più una novità. Ci siamo quasi, avanti così!