dal sito www.gazzetta.it
MILAN PAZZO, PARI COL BARI. IBRA ROSSO, DERBY A RISCHIO?
I rossoneri fanno 1-1 a San Siro e salgono a +5 sull'Inter. Rete di Rudolf, pari di Cassano, due reti annullate, espulso lo svedese
MILANO, 13 marzo 2011 - Sì il Milan è pazzo. Allegri aveva allertato i suoi dopo il pari dell'Inter: "Se falliamo siamo matti". Così, in un pomeriggio grigio e arruginito, si fa imbrigliare dal Bari concedendo un pareggio ottenuto tra l'altro in inferiorità numerica dopo, udite udite, l'espulsione di Ibrahimovic per un colpo proibito a Rossi; rosso che mette a rischio la sua partecipazione al derby. Dopo il gol nel primo tempo di Rudolf, i rossoneri dominano la ripresa, ma colgono l'1-1 dopo l'uscita di Zlatan, grazie a una prodezza di Cassano che contro i suoi ex non festeggia. Macchinoso e poco lucido, il Milan perde la grande occasione di staccare i nerazzurri, ma soprattutto sottolinea il momento no di Ibra che oltre a sbagliare sottoporta conferma stanchezza e una buona dose di nervosismo.
PATO E IBRA - Per dimenticare Londra serve la vittoria. Allegri non rinuncia a Pato che oltre a fare cose determinanti garantisce più movimento di Cassano. Senza Boateng, sulla sinistra del centrocampo schiera Merkel che può contare sul raddoppio di Antonini. Sulla mediana si affida alla solidità di Van Bommel e Gattuso, perché non bisogna sottovalutare l'avversario anche quando è dietro di 45 punti. Bortolo Mutti, infatti, ha voglia di fare uno scherzo alla prima della classe con un aggressivo 4-4-2 dove le punte sono Ghezzal e Rudolf.
RUDOLF NON SBAGLIA- Ma per quasi tutto il primo tempo, il Bari preferisce giocare di copertura, rintandandosi davanti a Gillet e concedendosi di tanto in tanto il contropiede. Di fronte ha però un Milan sdentato e senza cuore. Il pressing è costante, ma le occasioni latitano. I biancorossi si chiudono bene e non concedono il minimo spazio con una fase difensiva apprezzabile. A dare una mano ai pugliesi sono comunque i rossoneri che corrono poco e non fanno prevalere la loro superiorità tecnica. Il pressing del Milan si sintetizza tutto nella punizione terrificante di Ibra al 27', respinta non si sa come da Gillet e dal mancato aggancio dello svedese sul delizioso lancio di Thiago Silva al limite. Zlatan è lento come tutta la squadra che soccombe quando meno se lo aspetta. Proprio perché snobba la posizione di Rudolf al 39' sulla punizione di Almiron. Il tocco sulla destra dell'argentino è perfetto come il diagonale imparabile dell'ungherese.
CI PENSA CASSANO - Servirebbe più cattiveria per ribaltare il risultato. Allegri corregge all'inizio della ripresa inserendo Emanuelson per Merkel. L'olandese apre spazi, Robinho segna subito, ma in fuorigioco, il Milan spinge con rabbia, ma il gol non arriva. La foga è deleteria e proprio il brasiliano cede il passo a Cassano all'11'. Il barese contro il suo passato esibisce talento, ma viene subito accerchiato. Segna anche Ibra, ma tocca con la mano, mentre il Bari, modificato da Mutti con gli inserimenti di Rinaldi, Husekleep e Kopunek (fuori Masiello, Alvarez e Rudolf), resiste eroicamente con grande organizzazione. Al 27' Ibra conferma di attraversare un brutto momento allargando troppo un facile diagonale per poi vedersi sventolare il cartellino rosso per un colpo proibito su Rossi. L'inferiorità numerica permette al Bari di scatenare pericolosi contropiede, ma allo stesso tempo caricano il Milan che, come contro il Catania, assedia l'avversario. Allegri toglie Gattuso per Seedorf con lo scopo di regalare più ordine nel finale di gara e subito arriva il pareggio. Emanuelson trova il varco a sinistra per Antonini che coglie in mezzo all'area Cassano; destro di controbalzo del fantasista che batte Gillet. Il gol è benzina e scatena i rossoneri che mancano il 2-1 con Thiago Silva, Pato, Emanuelson e Seedorf. Non bastano però i 240 secondi di recupero per il miracolo. L'Inter tira un sospiro di sollievo: la sfida continua...
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
IBRA NERVOSO NON AIUTA. CHI HA VISTO PATO? CUORI GRANDI THIAGO E MARK, ABATE MOTORINO
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Chiamato in causa una sola volta, dal diagonale di Rudolf. Difficile, ma non impossibile…Cercansi urgentemente parate importanti!
Abate 6,5: Nel primo tempo dalla sua fascia arrivano le cose migliori, ma anche nel secondo tempo non lesina una goccia di sudore, sbagliando pochissimo
Nesta 6: Insieme a Thiago, è chiamato quasi esclusivamente ad impostare la manovra. Rischia di lasciare il campo insieme a Ibrahimovic
Thiago Silva 7: Chiude con sicurezza le poche incursioni biancorosse che passano dalle sue parti, generoso e più preciso del collega in appoggio alla manovra offensiva. Prova ad accendere con numerosi traversoni
Antonini 6,5: Nei primi minuti della ripresa gli capita sul destro la palla del pareggio, non la controlla, senza tuttavia compromettere una prova di grande spessore, impreziosita dall’assist del pareggio e da un altro cross al bacio, sciupato miseramente da Seedorf
Gattuso 6: Solita generosa dose di grinta ed attenzione in chiusura, tocca pochi palloni (82’Seedorf 5: Cicca da un metro la palla della vittoria su cross di Antonini)
Van Bommel 7: Il destino vuole che sia lui a perdere Rudolf in occasione del gol: un errore che grava sull’economia della gara, ma non su una prestazione eccezionale per efficacia ed intensità
Merkel 5,5: Fa troppa fatica ad entrare in partita, facilitando il compito di Allegri sulla scelta delle sostituzioni (45’Emanuelson 6: Gioca tantissimi palloni quasi da attaccante aggiunto, dando una evidente scossa al reparto avanzato)
Pato 4: Se a Londra, pur non brillando, era riuscito a trovare qualche sussulto, oggi è rimasto praticamente negli spogliatoi, risultando alla lunga l’unico a non averci provato. Non pervenuto
Robinho 5: Impreciso ma volenteroso nel primo tempo, riesce a metterla dentro ma è in fuorigioco; scompare con il trascorrere dei minuti. (55’ Cassano 6,5: Sbaglia una serie di suggerimenti, interrotta, per fortuna, dal piattone del pareggio)
Ibrahimovic 5: Sbaglia due occasioni importanti, la solita cara dose di punizioni – forse è il caso di lasciar provare altri – e riesce a metterla dentro stoppando di spalla. L’arbitro annulla, lui si innervosisce, colpisce Rossi e conclude peggio un pomeriggio cominciato male. Il momento non è propizio per nascondersi…
Allegri 6: Proprio non si doveva, eppure il Milan ha fallito la migliore delle due occasioni per allungare sull’Inter. Fa riflettere la scossa dopo l’inferiorità numerica, conseguente all’uscita di Ibra; lo scarso impegno non si può rimproverare (quasi) a nessuno, ma è dura giocare e segnare senza Pato… |