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8 maggio 2010, Catania vs Milan 1-0




dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE
Donnarumma 7: Buona la prova dell'estremo difensore rossonero, reattivo e preciso in ogni intervento. Il buon Nicastro prova a metterlo in croce in più di un'occasione, ma lui, numero uno di Mister Stroppa, tra un volo d'angelo a destra e un'uscita impeccabile a manca, risponde sempre e comunque presente. Nulla può, però, al minuto trentacinque, quando lo stesso Nicastro lo inchioda chirurgicamente con la capoccia da pochi passi.
De Sciglio 6,5: Dopo un primo tempo in sordina, l'esterno destro comincia a masticare chilometri nella ripresa, mettendo in bella mostra anche una maniacale attenzione in fase difensiva e una sicurezza che farebbe impallidire il miglior professionista presente sulla piazza.
De Vito 6: Dalla parte opposta, cioè sul settore mancino del "sintetico" stadio San Gaetano di Belpasso, ci pensa il solito De Vito a contenere le sfuriate dei padroni di casa, che accelerano a più riprese sulle corsie esterne. Poco presente in fase di spinta, il terzino gestisce bene la situazione in ripiegamento, meritandosi la pagnotta.
Romagnoli 6,5: Dall'alto dei suoi 193 cm, il colosso Romagnoli prova a metterla sul duro, ingaggiando spesso e volentieri duelli all'ultima sportellata con gli avversari in maglia rossoblu. Se la cava più che bene, chiudendo con tempismo un paio di buchi qua e la, senza batter ciglio, senza perdere mai la concentrazione.
Strasser 7: Uno che non chiede mai e che, in mezzo al campo, preferisce dominare piuttosto che soccombere, per la serie "Qui finisce la legge... e comincio io!". Parliamo di Rodney Strasser, colonna della primavera rossonera, che, dopo aver studiato per anni da centrocampista, sembra aver imparato bene le lunghe lezioni, passando dalla teoria alla pratica, sui terreni di gioco d'Italia.
Ghiringhelli 5,5: Una prestazione "normale", forse un po' troppo "normale", non basta a Ghiringhelli per strappare almeno la sufficienza. Troppi vuoti, tra un calcione di qua e una rincorsa di la, con tanto di lingua penzolante per la fatica. Insomma, novanta minuti giocati al piccolo trotto, senza mai incidere.
Oduamadi 6-: Tanto impegno ma scarsa incisività: la gazzella Oduamadi sembra un po' la copia del collega Schenetti, potenziali frecce all'arco di Stroppa che proprio non vogliono saperne di trafiggere il Catania, nonostante la buona volontà. Al minuto ventuno del primo tempo, l'attaccante rossonero si presenta a tu per tu con Cirnigliaro, estremo difensore degli etnei, ma spreca tutto in malo modo, incartandosi sul più bello.
Novinic 5: Davvero impercettibile la presenza del biondo centrocampista rossonero. Novinic gioca un po' a nascondino, mettendosi poco in mostra, con il freno a mano ben tirato e un eccessivo timore sempre in bella vista. Ne esce una prestazione alquanto piatta, che non farà di certo la storia del Campionato Primavera.
Zigoni 6-: Un attaccante preda dei difensori avversari, pronti a mordergli le caviglie ad ogni pallone giocato, anche il più innocuo. E' il destino toccato a Zigoni, ariete rossonero tutto grinta e generosità, costretto a lottare da solo contro i baluardi di Mister Amura. Risultato: nessun tiro verso lo specchio della porta, pochi inviti allettanti e pericolosità che rasenta lo zero. (75' Gaeta s.v.)
Pedrocchi 5: Poco incisivo e spesso fuori dal cuore del gioco, Pedrocchi si perde nei meandri di un match spigoloso, tra le maglie fitte di un Catania in grande spolvero. Negativa, dunque, la prestazione del centrocampista rossonero, richiamato in panca nella ripresa. (63' Scampini 6)
Schenetti 6: Molta voglia di fare e di spaccare in due il mondo e il match, unita ad un'eccessiva frenesia e ad un pizzico di confusione che, in più di un'occasione, gli rovinano la festa, fino alla sostituzione. Schenetti ci mette decisamente del suo, pasticciando spesso, ma è tra i pochi a provarci la davanti, mettendo un po' di pepe nella retroguardia dei padroni di casa. (52' Verdi 6)