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8 dicembre 2009, Zurigo vs Milan 1-1




dal sito www.gazzetta.it

RONALDINHO IN GRUPPO
7 dicembre 2009 - Dopo la conferenza di Leonardo e Antonini,la squadra ha sostenuto al 'Letzigrund' la rifinitura pre-gara contro lo Zurigo. Dopo la parte atletica, durata una ventina di minuti, la squadra si è cimentata nella fase tecnico-tattica. Leonardo e il suo staff hanno diretto la serie di partitelle (la prima 9 contro 9 senza i portieri) e prove generali per domani. Ronaldinho e Thiago Silva hanno lavorato con i compagni per parte della seduta: il numero 80 è apparso sorridente e fiducioso. Come spiegato da Leonardo, il provino decisivo per il suo impiego contro lo Zurigo avrà luogo domani mattina. Lavoro personalizzato per Massimo Ambrosini, che si è allenato in palestra per un virus intestinale.





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Prima della partita
(dalla "Gazzetta dello Sport" dell'8 dicembre 2009)




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Prima della partita
(da "Il Giornale
" dell'8 dicembre 2009)




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I tifosi del Milan presenti a Zurigo
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La formazione del Milan vista dalla curva, prima dell'inizio della partita




Il Milan Club Seregno a Zurigo per Zurigo vs Milan 1-1
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Alessandro e Giona
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Alessandro, Giona e sullo sfondo
lo stadio Letzigrund
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Striscioni Bellusco, Femminile Stella di Saronno e Sant'Angelo Lodigiano


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Giorgio, Alessio, Nicholas, Laura, Giona, Daniela e Domiziano al pub prima della partita
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Panoramica dello stadio Letzigrund
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Cristian con lo stendardo
del Milan Club Seregno


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Alessandro e Giona, Striscione Milan Club Nino Campetti e Ulli
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Bandiere rossonere nel settore
dei tifosi del Milan
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Il nostro socio Cristian


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Stendardi nel settore rossonero
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Stendardi nel settore rossonero
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Stendardi e bandiere rossonere nel settore dei tifosi del Milan


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Giorgio che sventola il bandierone
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Giorgio che sventola il bandierone
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Giorgio con lo stendardo del Milan Club Seregno, Nicholas, Laura, Graziella,
Alessio e Daniela


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Domiziano che sventola il bandierone
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Ernesto del Milan Club Paina che sventola il bandieron
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Giorgio, Alessandro, Domiziano e Giona


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Panoramica dello stadio Letzigrund
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Panoramica dello stadio Letzigrund
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Bandierone del Milan Club Paina e sullo sfondo vari stendardi


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Bandierone rossonero e sullo sfondo la tribuna del Letzigrund
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Riscaldamento Milan
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Abate sotto la Curva a fine partita regala la maglia ai tifosi


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Stefano, Giona, Domiziano e Alessandro con lo striscione del Milan Club Seregno
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Il settore dei tifosi del Milan a fine partita
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Nesta regala la maglia ai tifosi a fine partita


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I giocatori del Milan salutano i tifosi a fine partita
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I giocatori del Milan salutano i tifosi a fine partita
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I giocatori si salutano a fine partita


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I giocatori del Milan festeggiano la qualificazione a fine partita
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Il tabellone con il risultato finale






Alexandre Pato
(dal sito www.virgilio.it)


Ancora Pato in azione
(dal sito www.virgilio.it)





Thiago Silva in azione
(dal sito www.virgilio.it)


Alexandre Pato
(dal sito www.virgilio.it)





La punizione vincente di Gajic
(dal sito www.virgilio.it)


Gajic esulta dopo il suo gol
(dal sito www.virgilio.it)





Ronaldinho si destreggia tra due avversari
(dal sito www.virgilio.it)


Azione di Pirlo
(dal sito www.virgilio.it)





Ronaldinho in azione
(dal sito www.virgilio.it)


Dinho al tiro
(dal sito www.virgilio.it)




Ambrosini ingaggia un duello aereo
(dal sito www.virgilio.it)


Ancora Ambrosini in azione
(dal sito www.virgilio.it)





Ambrosini insegue un avversario
(dal sito www.virgilio.it)


Colpo di tacco di Ronaldinho
(dal sito www.virgilio.it)





Ronaldinho esulta dopo il rigore che vale il pareggio
(dal sito www.virgilio.it)






Pato in azione
(dal sito www.virgilio.it)


Ancora l'esultanza di Ronaldinho
(dal sito www.virgilio.it)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 9 dicembre 2009)
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(dal "Corriere dello Sport" del 9 dicembre 2009)



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(da "Il Giornale" del 9 dicembre 2009)
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(da "Leggo Milano" del 9 dicembre 2009)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 9 dicembre 2009)
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dal sito www.gazzetta.it

IL MILAN, GRAZIE A DINHO, PROMOSSO AGLI OTTAVI
Rossoneri inguardabili a Zurigo dove pareggiano 1-1 e chiudono al secondo posto nel girone vinto dal Real Madrid. Dominati nel primo tempo, subiscono il gol di Gajic e trovano la rete su rigore trasformato dal brasiliano al 64'
ZURIGO, 8 dicembre 2009 - Uno dei Milan più inguardabili della stagione (probabilmente inferiore a quello visto a Livorno) ottiene la promozione agli ottavi di Champions League grazie a uno striminzito 1-1 con lo Zurigo, ma sopratutto al 3-1 ottenuto a Marsiglia dal Real Madrid che vince il girone. Dominati nel primo tempo e sotto di un gol, i rossoneri agguantano il pari al 64' con un rigore trasformato da Ronaldinho, assegnato per un fallo su Borriello di Rochat, espulso nella stessa azione dall'arbitro portoghese Proenca. Misteri del calcio: il Milan che conquista 4 punti su 6 con il Real, concede la stessa posta alla mediocre squadra di Challandes che nella sua umiltà mette in evidenza crepe evidenti nel gioco rossonero, forse inadatto in un palcoscenico come quello europeo. Secondo nel gruppo, ora il Milan rischia di pescare nel prossimo turno un avversario di grido.
THIAGO SILVA K.O. - Leonardo aveva promesso faville con il suo modulo preferito e la velocità sulle fasce di Abate e Antonini. Di fronte c'era lo Zurigo. Sempre lo stesso; quello che vinse all'andata 1-0. Settimo nel campionato svizzero a dieci squadre. Ma è stato il Milan a essere diverso. DIverso da quel 30 settembre, ma anche diverso da quello ammirato sabato contro la Sampdoria. E' infatti insospettabile il primo tempo dei rossoneri che partono con passo disinvolto e un ritmo inadatto per un torneo come la Champions League. L'atteggiamento del Milan è un pugno nello stomaco. Improbabile e sprovveduto che al 20' deve anche fare i conti con l'infortunio di Thiago Silva, impareggiabile spalla sinistra di Nesta. Entra Kaladze.
FATTORE SORPRESA - Dopo avere cercato il gol con Pato, il Milan per poco non subisce quello dello Zurigo con Nikci: bel sinistro di poco a lato. I rossoneri si fanno imbrigliare dalla pochezza dell'avversario che con il passare del tempo prendono coraggio e provano a spventare cotanto avversario. Lo sconcerto è tale perché, eccetto Dida e Nesta e il tentativo di Abate e Antonini di cercare spazi sulle fasce, la squadra di Leonardo è assente a centrocampo. Seedorf non riesce a dialogare con Ronaldinho, mentre Ambrosini, evidentemente non al meglio, fatica e perde molte palle. Troppo gli errori in fase di rimessa e per lo Zurigo tutto diventa facile. Incredibile la capacità del Milan di trasformare lo Zurigo in Barcellona; sorprendente la facilità con cui gli svizzeri arrivano davanti a Dida
SCONCERTO TOTALE - Al 25' Alphonse spreca malamente in tribuna solo davanti a Dida, mentre Kaladze arranca alle sue spalle. Segnale evidente, sirene spiegate. Il gol infatti arriva puntuale al 30'. Su punizione: un capolavoro di Gajic che si infila nel sette alla destra di Dida. Meritatissimo. E potrebbero essere due, perché al 35' Okonkwo libero al limite obbliga Dida alla prodezza. E dilagano le paure. Pareggiare potrebbe anche non bastare e con l'eliminazione che penzola come una spada di Damocle sulla sua testa il Milan prova a rialzarla nella ripresa che inizia senza cambi.
FATTORE BORRIELLO - Con quattro giocatori in difesa e cinque a centrocampo, lo Zurigo chiude le porte al Milan che però guadagna molti metri. Al 5' potrebbe anche pareggiare, ma Leoni in tuffo allunga la mano e dice di no al bellissimo tiro angolato di Ronaldinho. Ma è evidente, pur dominando nel possesso palla, l'assenza di lucidità e continuità nel gioco. I rossoneri poi sono costretti a rinunciare ad Ambrosini, vittima nei giorni percedenti al match di una colica. Il capitano molla il colpo e lascia a Flamini. Triste, anche se costantemente in attacco, il Milan trova il pareggio al 19'. Borriello che si appresta a tirare dall'altezza del dischetto, viene steso da Rochat. Rigore ineccepibile e cartellino rosso per lo svizzero. Ronaldinho implacabile infila alla sinistra di Leoni. La superiorità numerica potrebbe spalancare le porte ai rossoneri, ma la stanchezza non gioca a favore del Milan. Con le orecchie tese su Marsiglia, Leonardo regala gli ultimi minuti a Inzaghi che rileva Borriello, poco incisivo, ma allo stesso tempo decisivo in occasione del rigore. Il 3-1 di Cristiano Ronaldo al Velodrome riappacifica gli animi e con le certezza degli ottavi in tasca i rossoneri concludono al piccolo trotto. Agli ottavi servirà ben altra prestazione.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

DIDA s.v.: Non esente da colpe sul gol avversario.
ABATE 6.5: Una delle poche note positive della serata. Sta diventando pian piano una garanzia in quel ruolo.
NESTA 6.5: Nel primo tempo, complice l'infortunio di Thiago Silva, salva la retroguardia rossonera da solo in più di un'occasione.
T.SILVA s.v.
KALADZE 5: Altra pessima prestazione del difensore georgiano. Lento, sempre in ritardo, ma è davvero il miglior centrale disponibile dopo i titolari?
ANTONINI 5.5: L'impegno è sempre elevato. Meno preciso del solito in difesa.
AMBROSINI 5: Non è al top e si vede. Sbaglia numerosi passaggi e provoca la punizione del vantaggio dei padroni di casa. Un turno di riposo gli consentirebbe di ricaricare le energie.
PIRLO 5.5: Con Ambro a mezzo servizio, soffre più del solito in fase di non possesso; poche invece le idee in impostazione.
SEEDORF 5.5: Primo tempo da spettatore non pagante, nella ripresa invece è suo l'assist che permette a Borriello di conquistare il calcio di rigore. Ma un lampo in 90' minuti non è comunque sufficiente.
PATO 4.5: Altra prestazione anonima del Papero rossonero in Champions dopo la scorsa il Marsiglia. Nelle poche volte in cui riceve palla, si intestardisce in improbabili 1 vs 3. Da un giocatore con le sue qualità ci si aspetta di più.
RONALDINHO 6.5: Il Gaucho con la prestazione di oggi conferma di attraversare un buon momento di forma. Con la sua fantasia e le sue giocate è divenuto il principale punto di riferimento in avanti. Perfetto come sempre dagli undici metri.
BORRIELLO 6: I compagni lo assistono poco nel corso di tutta la partita. Lui ha il merito di sfruttare appieno l'unica vera palla gol che gli capita guadagnando il calcio di rigore e l'espulsione di Rochat.