dal sito www.gazzetta.it
SEEDORF TRASCINA IL MILAN. TRE PUNTI D'ORO COL MILAN
Con un gol dell'olandese alla mezzora della ripresa i rossoneri conquistano i primi tre punti a San Siro dopo il flop nel derby. Partita difficile ben giocata in difesa dal Bologna. Nel secondo tempo un palo a testa per Pato e Inzaghi, ma Storari nel finale salva la vittoria
MILANO, 20 settembre 2009 - Il Milan dopo il crac nel derby torna a San Siro e batte con un po' di fatica il Bologna. Decide Clarence Seedorf con un gol che mescola classe e potenza atletica alla mezzora del secondo tempo. Match prevedibile con i rossoneri costantemente in attacco e i rossoblù rintanati in difesa, ma pronti a scatenare il contropiede, come all'87' quando Storari con un volo salva la vittoria.
IL FARO E' SEEDORF - Ronaldinho in tribuna. Con la febbre (poi smentita da Leonardo). Non l'avesse avuta ci sarebbe finito lo stesso. E' tempo di Clarence Seedorf che il tecnico conferma dietro le punte. Ma a incuriosire di più è l'esperimento di Abate titiolare alla destra della difesa, al fianco del monumento Nesta, unico superstite di Marsiglia. Con lui - Thiago Silva e Zambrotta rifiatano - giocano infatti Kaladze e Favalli. In attacco tocca a Pato e Huntelaar. Papadopulo si affida al 4-4-2, modulo affidabile quando c'è da fare resistenza: due cerniere davanti a Viviano e poi la coppia Di Vaio-Zalayeta.
MURAGLIA ROSSOBLU'- Trovare la chiave giusta per aprire la porta non è semplice. Il Milan gioca molto alto secondo i dettami di Leonardo, ma deve fare i conti con i diligenti rossoblù. Quando i rossoneri recuperano palla e verticalizzano il Bologna soffre, molto di meno sulle fasce dove trovano spesso la strada sbarrata. E quando i cross arrivano, Pato e Huntelaar si fanno trovare troppo impreparati. Il Bologna dal canto suo rischia poco, pur giocando troppo arretrato. L'assedio è costante, ma il Milan non riesce a metterla dentro. Questione di sacrificio. Papadopulo ha la fortuna di avere là dietro elementi come Britos, Mingazzini e Portanova. Ma anche lo straordinario Zalayeta, uomo di sacrificio che fa il pendolare fra attacco e difesa.
DUE OCCASIONI - A conti fatti, pur con le illuminazioni di Pirlo, la conferma di Seedorf e il micidiale il pressing di Gattuso che sbaglia i gol, ma garantisce tenuta e copertura, il Milan si ritrova dopo i primi 45 minuti a bocca asciutta, con due occasioni da ricordare: quella di Huntelaar il cui sinistro al volo sfiora la traversa e l'incredibie gol mancato da Gattuso che solo davanti a Viviano scarica impacciato sul primo anello.
CONCENTRAZIONE - Il Bologna chiuso in difesa è la costante della ripresa, ma i rossoblù tatticamente sono ineccepibili e concentrati. E' semmai il Milan a non trovare gli spazi giusti nonostante i guizzi di Seedorf. I rossoneri accorciano poco e rispetto al primo tempo salgono di meno. La squadra di Papadopulo gioca di anticipo e pur perdendo l'ottimo Guana per infortunio (dentro Mutarelli) mantiene le giuste distanze dal Milan. Ecco quindi l'idea di Leonardo: vecchia come il mondo. Dentro Pippo Inzaghi per Huntelaar, ma anche Oddo per Gattuso. Il difensore va a fare l'esterno di centrocampo, sulla fascia dove Abate, che cresce bene, necessita di un buon raddoppiatore. Spazio anche a Osvaldo che rileva Di Vaio, ancora a corto di preparazione.
MAGIA SEEDORF - Pato colpisce il palo con un tiro dal limite; ennesima prova di quanto sia difficile penetrare in area. Il Milan infatti continua a spingere, ma spezzato nel ritmo. Papadopulo mette dentro anche Bombardini (out Zalayeta); Leonardo Jankulovski per Favalli. I rossoneri guadagnano punti sulla spinta e passano. Al 30' Seedorf ruba energicamente palla a Raggi (rabbia Papadopulo) e si invola verso l'area; immarcabile si presenta sulla linea di fondo e con un tocco morbido batte Viviano. Inzaghi il gol se lo mangia tre volte, una per colpa del palo. Il Bologna, che non ha nulla da perdere, attacca e sfiora due volte il pareggio: prima con un bolide di Mingazzini dal limite su cui si esalta Storari, poi con un colpo di testa di Portanova che sfiora il palo. Ma la stanchezza disintegra la lucidità: il Milan porta a casa tre punti fondamentali per il futuro.
Gaetano De Stefano
dal sito www.sportmediaset.it
LE PAGELLE di Alberto Catalano
Huntelaar 5 Ha il compito di non sfigurare rispetto all'incontenibile Inzaghi di Champions, ma dimostra di avere ancora molto da imparare in materia di fiuto del gol. Leonardo gli concede un'ora, poi inserisce proprio SuperPippo, che per non infierire sulla magra prestazione del compagno si mangia un paio di ottime occasioni.
Britos 6,5 Fa sparire il pallone quando Pato era ormai pronto alla capocciata vincente, a due passi da Viviano. Mette la testa anche sulla punizione di Pirlo al 2' della ripresa (punizione che lui stesso aveva ingenuamente provocato, stendendo Huntelaar nei pressi dell'area). Deviazione che evita grossi guai al portiere rossoblu.
Seedorf 6,5 L'azione personale conclusa al 30' della ripresa col gol partita è la dimostrazione di ciò che l'olandese potrebbe fare e che talvolta non fa, attirando su se stesso anche qualche fischio. C'è sempre tempo per rimediare ad una prestazione opaca. Ma anche cominciare dal fischio d'inizio a fare sul serio non sarebbe una cattiva idea.
Di Vaio 5 Tenere una squadra in Serie A, praticamente da solo, non è un'impresa alla portata di tutti. C'è riuscito lo scorso anno, inseguendo - invano - il titolo di capocannoniere. Difficile ripetersi, soprattutto se, come a San Siro, la squadra si distingue per l'assoluta (o quasi) mancanza di spinta offensiva. Minuti finali a parte.
Storari 6,5 Fino all'87esimo il suo sarebbe inevitabilmente un 'senza voto'. Il professor Mingazzini prova a sorprenderlo con un'interrogazione imprevista a tre minuti dalla campanella, ma il portiere rossonero si fa trovare preparato, strappando la promozione. |