dal sito www.gazzetta.it
MILAN TRAVOLGENTE, GENOA SPAZZATO VIA
Netto successo (5-2) dei rossoneri nel posticipo della 18ª giornata. Gol di Ronaldinho (rig), Thiago Silva, Borriello 2 e Huntelaar (rig). Bene Beckham. Per i rossoblù Sculli e Suazo. Dinho sbaglia un penalty sullo 0-0
MILANO, 6 gennaio 2010 - Andate e divertitevi. La parabola di Leonardo riscuote sempre più successo. Con una gara spettacolare e il sorriso sulle labbra il Milan si abbatte come un ciclone sul Genoa e inaugura l'anno nuovo con un eloquente 5-2. Non perde il sorriso quando Ronaldinho fallisce un rigore; nemmeno quando va sotto sul gol di Sculli. Il Milan c'è e con Dinho, Thiago Silva, due volte Borriello e Huntelaar fa a pezzi i rossoblù. Di Suazo il secondo gol ligure.
TRIDENTE MULTIETNICO - Come correre ai ripari se all'ultimo momento salta Pato? Leonardo non conosce il panico e con convinzione lancia nel tridente David Beckham subito a suo agio, come se non se ne fosse mai andato. Onore al londinese che esordisce per la seconda volta a San Siro nel giro di un anno e prova ad aggiungere una tacca nelle tabella dei desideri davanti al suo c.t. Fabio Capello, ospite tra i Vip. Leo, già orfano di Seedorf e Zambrotta, riserva comunque più sorprese. Uno, gioco forza, è il redivivo Gattuso che si allinea al fianco di Pirlo e Ambrosini, mentre in difesa gli esterni sono Abate e Antonini, con Nesta e Thiago Silva centrali. Poi l'inedito tridente, con Beckham, Borriello e Ronaldinho. In realtà trattasi di un ardito 4-4-2, in cui l'inglese ha libertà di movimento.
LO SCHIAFFO DI SCULLI - E l'inglese fa vedere subito di essere sul pezzo, con uno splendido cross su cui si avventa Borriello: il miracolo lo fa Amelia. E' il 4'. Delizioso è anche lo scambio in area al 6' con Dinho, marcato stretto da Marco Rossi. Il capitano del Genoa è l'anima pulsante dei rossoblù, schierati da Gasperini con una sola variante rispetto alle previsioni: Mesto preferito a Modesto e Suazo subito in mezzo al tridente. Un po' defilato, a dire il vero, ma secondo programma. Al 13' Biava commette fallo in area sull'assatanato Ambrosini. Orsato fischia un rigore per il Milan. Dal dischetto Ronaldinho tira malissimo e per Amelia è un gioco parare. Al 16' Ambrosini pesca Beckham libero sulla destra, ma il destro al volo è fuori misura. Il Genoa prende le misure e con le sue armi migliori, velocità e organizzazione, sbarra la strada ai rossoneri. Arriva così il vantaggio dei liguri. Fulmine sulla destra, Palacio confeziona l'assist per Sculli lasciato libero da Abate: schiacciata di testa e Dida è fritto.
LA FURIA DI AMBRO - Il Genoa ha molti pregi: gioca e lascia giocare. Lanciato sulle fasce da Mesto e Palacio sfida il Milan. Al 31' Ambrosini concede il bis. Irrompe in area e va a sbattere sul portiere rossoblu. Ancora rigore, ma questa volta Dinho non sbaglia. Il pareggio ricarica i rossoneri che tornano a dominare. Al 33' l'ineffabile Beckham sfiora il palo alla destra di Amelia e al 38' il Milan passa al termine di un'azione spettacolare con una girata di Thiago Silva, dopo un batti e ribatti nell'area del Genoa. Attimi di gran calcio che la squadra di Gasperini subisce senza trovare la reazione giusta.
FINALMENTE BORRIELLO - E' un altro Milan, ma incapace di metterla dentro. Così al 15', alla ricerca disperata di un finalizzatore, Leonardo è costretto a sostituire Huntelaar con Borriello che, come a Madrid, regala consistenza in attacco. Il pressing è a tutto campo, ma i rischi sono dietro l'angolo. Cosa spreca, infatti, Pellissier al 17', quando in fuga solitaria si impappina in area e viene sopraffatto da Nesta. Il Chievo accusa un calo fisico, ma riesce ugualmente a frenare la pressione rossonera che punge con Borriello. Ma è ancora una volta Sorrentino a compiere il miracolo su Seedorf al 31'. Magico il tocco dell'olandese, strepitosa la deviazione in angolo del portiere. Ma l'ottimo numero 1 di Di Carlo capitola 36'. Borriello colpisce la traversa con un colpo di testa. Sulla respinta raccoglie Nesta che ribadisce in rete. Il Milan pressa e potrebbe ribaltare il risultato, ma sul colpo di tacco ravvicinato di Inzaghi c'è ancora una volta uno straordinario Sorrentino.
BORRIELLO BUM BUM - E il Milan dilaga. Ambrosini, che sembra spinto da un propulsore, apre la diga al 3' della ripresa. Da rivedere più volte. Palla a Dinho che lancia Antonini; quindi il tocco per Borriello chi infila il 3-1. A favorire i rossoneri è la quasi assenza di interdizione del Genoa. Come al 16', quando in leggero fuorigioco il bomber replica con una sforbiciata di sinistro, su un nuovo assist di Antonini. Magistrale in tutti i sensi. C'è anche spazio per Flamini e Huntelaar (fuori Pirlo e proprio Borriello), appena in tempo per concedere all'olandese l'ebbrezza del gol a San Siro: su rigore al 29', per un fallo di Rossi sullo scatenato Ronaldinho. E' il 5-1. A Suazo l'onore di rendere meno amaro il colpo con un sinistro incrociato imparabile; utile per bagnare l'esordio e per far capire di non avere dimenticato come si fa.
Gaetano De Stefano
dal sito www.sportmediaset.it
LE PAGELLE di Alberto Gasparri
Dida sv: Suda solo durante il riscaldamento.
Abate 5.5: Lo spirito di sacrificio e la buona volontà non possono trasformarlo in difensore: dimentica Sculli sull'1-0, ma nel complesso offre una prova accettabile.
Nesta 6+: Specie nel primo tempo, l'attacco del Genoa è soprattutto Suazo, che con la sua prestanza fisica gli dà filo da torcere. Lo tiene a fasi alterne, e pasticcia sul gol del 5-2.
T.Silva 7: Comincia un pò distratto, finendo sempre meglio: nella solita gara autoritaria e precisa, impreziosita dal gol del 2-1. Sicurezza
Antonini 7: Altra ottima prova dell'ex laterale anonimo: difende bene, aggredisce, ma soprattutto...corre che sembra una locomotiva, o Paolo Maldini, che dir si voglia. Per di più, stasera si toglie lo sfizio di mettere a segno ben due assist per Borriello.
Gattuso 5.5: A 20' dal termine, sugli sviluppi di un rimpallo, si ritrova a tu per tu con Amelia: lo centra in pieno, perdendo l'occasione per riscattare una prova comprensibilmente grigia.
Ambrosini 8: Le parole non diranno mai quanto grande è stato Ambro questa sera: intenso, determinato e preciso dall'inizio alla fine, si procura due penalty da centravanti, perchè quando c'è da correre dappertutto, lui risponde sempre presente. Grazie.
Pirlo 7: Ma non aveva un indurimento muscolare? Puntuale e sempre presente nel vivo del gioco, non ne sbaglia una. Se il Milan riesce ad essere padrone del campo per tutta la partita, il merito è in gran parte della sua lucidità. Radar. (64' Flamini 6)
Beckham 6: Cos'ha portato? Più di un passaggio da applausi e la generosità con cui ci aveva lasciati: nuovo Milan, vecchio Becks. (75' Jankulovski sv)
Ronaldinho 7: Nel primo tempo soffre leggermente i raddoppi di marcatura: segna un penalty su 2, ma con Amelia ormai ci è abituato. Nella ripresa srotola un magnifico tappeto rosso per Borriello, che ringrazia e mette dentro. Da segnalare (e applaudire) "la fisarmonica" in area di rigore, a pochi minuti dal termine.
Borriello 8: Nei primi 45' si nota soprattutto per i calci e le tante spallate, che prende e dà. Nella ripresa, al lavoro sporco, abbina la ciliegina su una magnifica giocata di Dinho, e una rovesciata capolavoro in stile Milan-Parma. E' proprio necessario fare follie per Dzeko? (72') Huntelaar 6: Entra, Dinho va giù e Beckham gli regala il dischetto. Lui insacca e ringrazia.
Leonardo 8: Direttore di un'orchestra maestosa, gestisce al meglio la staffetta Borriello-Huntelaar.
COMMENTO A CURA DI FRANCO BOVAIO, GIORNALISTA DE "IL TEMPO"
Il Milan batte il Genoa a S.Siro e resta a otto punti dall'Inter. E se è vero che per battere il Grifone è aiutato da qualche episodio dubbio (due dei tre rigori e il 4-1 di Borriello da annullare per fuorigioco), è altrettanto vero che è apparso molto più in condizione fisica di quello appannato che prima delle feste, sempre al Meazza, aveva perso col Palermo. Tra i rossoneri si rivede Beckham e il suo secondo esordio italiano a distanza di dodici mesi da quello di un fa all'Olimpico contro la Roma coincide con la prima di Suazo nel Genoa. Poiché nel pomeriggio si fa male Pato l'inglese gioca nel suo vecchio ruolo di esterno destro in un modulo che va dal 4-4-2 in fase difensiva al 4-3-3 in quella offensiva. Lo spirito indomabile della squadra si incarna in capitan Ambrosini, una vera furia scatenata, specie nel primo tempo. E' lui che al 18' si procura il rigore con il quale il Milan potrebbe passare in vantaggio (ma Ronaldinho lo calcia malamente facilitando la parata di Amelia); è lui che si prende ancora il rigore dell'1-1 al 31' (gol di Ronaldinho, che si riabilita); è ancora lui che entra nell'azione del 2-1 di T.Silva al 38', arrivato alla fine di un batti e ribatti in area che poco prima aveva visto Amelia superarsi sul tiro del capitano milanista e Biava salvare sulla linea su Borriello. Ma in occasione dei due rigori i genoani hanno protestato perché ritenevano che Ambrosini se li fosse abilmente cercati e trovati allargando le gambe al momento giusto. Lo splendido 4-1 di Borriello, invece, doveva essere fatto annullare per fuorigioco dall'assistente Giordano. Episodi che hanno ribaltato il vantaggio ospite siglato da Sculli di testa al 25' su cross di Palacio. Nella ripresa si è scatenato il grande ex Borriello, che al 6' e al 15' ha chiuso il match con una bella doppietta: primo gol su assist di Antonini, secondo in plastica semirovesciata. Alla mezzora Rossi ha placcato Ronaldinho in area provocando il terzo rigore per il Milan, che i rossoneri hanno lasciato ad Huntelaar per farlo partecipare alla festa. Poi Suazo ha fissato il 5-2 con la sua prima rete con la squadra rossoblù, che ha una delle peggiori difese del campionato. |