dal sito www.gazzetta.it
CUORE NAPOLI. MILAN AFFERRATO AL 93'
Sotto di due gol dopo sei minuti (Inzaghi e Pato), gli azzuri di Mazzarri rincorrono i rossoneri che restano in dieci all'86' per l'espulsione di Abate. Al 90' arriva lo splendido gol di Cigarini; sul filo di lana quello di Denis
NAPOLI, 28 ottobre 2009 - Bastano due acuti, quando il Napoli non ne ha più, per agguantare il Milan; quando ormai tutto sembra perduto. Annichiliti dopo soli cinque minuti di gioco per i gol di Inzaghi e Pato, gli azzurri ricuciono lo strappo, attaccano più con il cuore che con le gambe e dopo l'espulsione per doppia ammonizione di Abate all'86' raccolgono i frutti di una gara sofferta, accorciando prima con Cigarini al 90' e pareggiando al 93' di Denis.
PARTITA A SCACCHI - L'autostima del Napoli si riconosce nell'entusiasmo di Walter Mazzarri che modella la squadra a piacere. C'è il Milan? Ecco quindi un più prudente 4-2-3-1, perché una punta sola (Quagliarella) non dà riferimenti e tre piedi buoni come quelli di Maggio, Lavezzi e Hamsik sanno fare tanto male. Per ostacolare senza limiti i rossoneri, piazza davanti alla difesa Pazienza e Gargano, uomini di rottura. L'autostima convince invece Leonardo a insistere sul 4-3-3, con quattro varianti rispetto a Verona: Abate per Oddo, Zambrotta per Antonini, Ambrosini al posto di Flamini e Inzaghi preferito a Huntelaar. E' la partita a scacchi ipotizzata dal tecnico rossonero che si riserva di correggere in corsa.
UNO-DUE - Ma le vie del calcio sono infinite e imprevedibili. Basta in fatti poco al Milan per cucirsi addosso la partita e pochi secondi a Inzaghi per infilare De Sanctis. Bravo Seedorf a tagliare verticalmente la distratta difesa del Napli e servire Inzaghi, pronto come un avvoltoio a raccogliere al limite, penetrare in area e battere di sinistro De Sanctis. Un pugno nello stomaco a cui si aggiunge il gancio destro micidiale di Pato quando scatta il 6'. Inzaghi allunga di testa dalla linea del centrocampo per lo straordinario "Papero" che fugge via: scatto bruciante e testa alta per metà campo, poi il bolide sicuro che incide il 2-0 sul tabellone. San Paolo ammutolito e Napoli che prima di riprendersi impiega una decina di minuti.
PAURA NESTA - La volontà non manca. Mazzarri predica velocità e la squadra applica i consigli, ma regna troppa confusione nonostante l'impegno di Hamsik e Maggio. Il Milan, senza Nesta dall'8' per un problema all'adduttore della gamba destra, si difende e riparte, ma senza esagerare, badando semmai a rallentare il ritmo. A funzionare, e questa è la nuova idea, è la posizione di Seedorf nel vertice alto del centrocampo. L'olandese recupera palla e si sacrifica, alla stregua di Ronaldinho, il cui fuoco predicato da Leonardo è però ancora un'immagine allegorica. Il Napoli ci mette il cuore, ma si perde negli ultimi metri per mancanza di lucidità e distrazione.
RIECCO DIDA - Dopo il riposo il Milan in possesso palla congela il gioco perché capisce che il Napoli ha polmoni e passione per andare in gol. Gli azzurri sono treni che volano sulle fasce e a ripetizione Dida deve esaltare il suo garnde sopessore. Prima respingendo due volte su Lavezzi e Maggio al 2', poi chiudendo la strada all'11' Gargano, Hamsik e ancora Lavezzi. Leonardo corre ai ripari per non rovinare la festa e abbabndona il 4-3-3 per un compatto 4-4-2. Il sacrificato è Ronaldionho per l'interditotrere Flamini; il Gaucho non ci sta e manda a quel paese Leonardo. Mazzarri dal canto suo rivoluziona tutto: dentro Cigarini, Datolo e Denis, fuori Pazienza, Campagnaro e Quagliarella. Ma il passare del tempo coincide con il calo fisico degli azzurri che attaccano a folate, ma senza incidere. Il Milan ci mette poi del suo frammentando il ritmo con un possesso palla sapiente. Quello che poi fa ripartire l'azione e al 21' potrebbe regalare il 3-0 se Inzaghi, dopo avere evitato De Sanctis non alzasse troppo oltre la traversa. Al 40' è invece Grava ad anticipare Borriello al momento del tiro.
FINALE EPICO - Dal 41' il Milan gioca in dieci per l'espulsione di Abate (doppia ammonizione) e l'uomo in più paga. Al 45' arriva infatti il gran gol di Cigarini: botta dalla distanza nel sette. E' proprio vero: le vie del calcio sono infinite e imprevedibili, perché al 48' arriva lo splendido colpo di testa di Denis a fil di palo su cui Dida non può nulla. Giustissimo per il Napoli e Mazzarri; velenoso e difficile da digerire per il Milan e Leonardo.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE di Alberto Gasparri
Dida 7,5: Dalla paperissima del Bernabeu, ai miracoli del San Paolo. Se il doppio vantaggio rossonero resiste fino al 93', gran parte del merito va a lui.
Abate 6-: Il 2-0 dopo soli 7 minuti lo costringe a limitare al massimo le sortite offensive, soprattutto perchè dalle sue parti bazzica un certo Lavezzi, tenuto a bada piuttosto bene. Ma a 10' dal termine, già ammonito (seppur ingiustamente), atterra Gargano e costringe il Milan a giocare in 10 uomini i minuti finali, quelli che costeranno i 3 punti.
Nesta sv: Kaladze (7'pt) 6: Chiamato a rilevare Nesta dopo una manciata di minuti, va a prendersi Quagliarella e lo tiene a bada con attenzione per tutta la gara.
Thiago Silva 6,5: Al contrario di Kaladze, non va a prendersi nessuno, ma le prende praticamente tutte. Da leader difensivo, va a chiudere dovunque c'è bisogno. Stremato, perde il duello con l'arrembante Denis a 2' dal termine.
Zambrotta 6: Come Abate, si limita nelle proiezioni in avanti, restando ancorato al reparto difensivo, dove lavora decisamente meglio rispetto alle ultime uscite.
Ambrosini 5,5: Nel primo tempo, insieme a Pirlo, cede troppi metri al forcing napoletano, abbassando il baricentro fino a toccare la linea di difesa. Serata tutt'altro che facile.
Pirlo 6: Lui che è l'essenza del calcio razionale, si vede derubato del tempo dagli avversari, ma si rimbocca le maniche e trova quasi sempre un secondo per il passaggio giusto.
Seedorf 6,5: Trequartista per tutto il primo tempo, e per gran parte della ripresa, regala a Inzaghi l'assist dell'1-0. Mettendoci piedi e forza, è lui ad annullare le distanze spesso enormi tra i reparti, cercando di tener su il centrocampo.
Pato 7: Segna il gol del 2-0 dopo 7 minuti; da quel momento, è l'unico a mantenere la voglia e la capacità di far male e a creare problemi alla difesa del Napoli.
Ronaldinho 5: Gioca 60 minuti, ma a quelli del Napoli ne bastano 5 per capire che occorre soltanto raddoppiarlo per rovinargli la serata. Soffre tantissimo il pressing avversario, e quando se ne libera, viene fermato senza problemi.
Flamini (15'st) 6,5: Gioca mezz'ora da combattente, dando una grande mano ai compagni di reparto. Finisce come terzino destro dopo l'espulsione di Abate.
Inzaghi 6-: Punisce la retroguardia azzurra dopo soli 2', ma a metà fallisce a porta vuota il colpo del k.o. Borriello (25'st): sv.
Leonardo 6: Sceglie di nuovo gli uomini giusti. |