dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN TIRA FUORI LE UNGHIE. LECCE BATTUTO NEL RECUPERO
Con un gol di Ronaldinho al 91' e di Inzaghi al 93' i rossoneri vincono 2-0 a San Siro e tengono distanti Genoa e Fiorentina. Punizione eccessiva per i salentini. Kakā in campo dal 1' dopo due mesi
MILANO, 5 aprile 2009 - Il Lecce che stava ormai pregustando un nuovo punto strappato al Milan, viene rocambolescamente battuto 2-0 nel recupero. Gol di Ronaldinho al 91' e dell'inesauribile Inzaghi al 93'. Due reti strappate con le unghie e con i denti che puniscono eccessivamente i salentini. Ma questo č il calcio; quasi una sottile vendetta dopo quell'1-1 della gara di andata dove Esposito all'89' regalō un pareggio insperato e immeritato alla sua squadra. Tre punti d'oro che tengono lontane Genoa e Fiorentina a caccia di posti Champions.
IL FIGLIOL PRODIGO - Kakā dal primo minuto: non accadeva dal lontano 7 febbraio. Carlo Ancelotti ritrova il suo figliol prodigo a tempo pieno, anche se i messaggi che Ricardo ha inviato dal Brasile non sono stati per niente rassicuranti sul futuro in rossonero del fuoriclasse. David Beckham, dopo gli elogi di Fabio Capello, parte per la prima volta dalla panchina, lasciando la piazza a Flamini. Luigi De Canio, in missione salvezza, ma appiedato dal giudice sportivo, cambia a centrocampo: fiducia a Giacomazzi e Munari. Ma il fiore all'occhiello č la coppia centrale Esposito-Fabiano, abile sulle palle alte; praticamente una maledizione per Inzaghi e Pato nella prima frazione di gioco, in cui i salentini controllano a piacere un Milan poco spettacolare e noioso.
SOLO PATO - Pavese, vice di De Canio, dā poche indicazioni, ma sufficienti: copertura totale davanti a Benussi, massima velocitā e pressing nella ripartenza. Il Milan, che perde Maldini per un problema fisico al 40' (dentro Senderos) per un tempo gioca praticamente senza Seedorf e Kakā, latitanti di lusso, mai in partita, nonostante le premesse di Ancelotti nella vigilia. Inzaghi un paio di spunti li trova, ma č Pato e regalare qualcosa di simile a un'emozione. Soprattutto quando decide di giocare a sinistra dove diventa devastante. Su quel corridoio, al 44', mette in piedi l'azione pių bella dei rossoneri, con un diagonale di poco a lato dopo una progressione straordinaria da metā campo.
BUON LECCE - Ma di fronte c'č un bel Lecce, ordinato, che non spreca energie. Tutto funziona alla perfezione nel giocattolo pugliese. Dove ognuno fa il suo dovere senza schiacciare i piedi agli altri. Sufficiente per creare grattacapi a un Milan senza idee che riparte nella ripresa con gli stessi uomini. Kakā spinge sull'acceleratore e rifornisce Inzaghi con suggerimenti d'autore, ma il raddoppio su Pippo č letale. Ma sono fuochi di paglia. I rossoneri fanno girare troppo lentamente la palla. Difetto che Ancelotti cerca di correggere all'8' con l'inserimento di Ronaldinho al posto di Seedorf. Il Gaucho regala qualche chilometro in pių, ma la serata sembra pendere dalla parte del Lecce che controlla e si permette il lusso di ripartire e tentare il colpo: vedi Munari che si fa parare da Dida un colpo di testa ravvicinato al 17'.
CAMBI FATALI - La differenza la fa Pato. Bellissimo il guizzo al 26' quando evita un uomo e tira sul primo palo. Il talento brasiliano si carica addosso i destini della squadra, anche perché Kakā si č defilato. Ancelotti gioca la carta Shevchenko che rileva proprio il brasiliano. Cambi fatalmente decisivi perché quando tutto sembra finito arrivano le reti di Dinho e quella di Pippo, quest'ultimo servito da, sentite sentite, da Sheva.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE
Dida 6.5 - Preciso e senza sbavature.
Zambrotta 5.5 - Zoppica un po' sulle proiezioni offensive.
Maldini 5.5 - Lascia il campo per infortunio.
Senderos 6.5 - Una spizzata "da assist", a dimostrazione che i centimetri contano.
Jankulovski 6 - Bene in avanti, meno dietro.
Flamini 6 - Quantità, ma la qualità scarseggia: il migliore però in mediana.
Pirlo 5 - Appannato e disastroso sui calci piazzati.
Seedorf 5 - La gamba non gira e si vede: giusta la sostituzione, che sfata il mito che sia un "tabu'".
Kakà 5 - In netta parabola discendente rispetto a quello visto in Nazionale, ne azzecca davvero poche.
Shevchenko 6 - Un assist che dà fiducia
Inzaghi 6 - Una partita quasi da fantasma, poi il centro: sono 301!
Pato 6.5 - Meriterebbe anche l'8 valutando la prestazione, ma non si può ignorare il fatto che troppo spesso pecchi di egoismo, lasciando il punteggio colpevolmente sullo 0-0.
Ronaldinho 7 - Il matchwinner: da orgasmo il tacco sul secondo gol, fortunato quando opportuno ed indispensabile il tocco sul primo. Ma ciò che è piaciuto è il piglio con cui è entrato in campo, grintoso e voglioso di tornare, semplicemente. |