dal sito www.gazzetta.it
PATO E VUCINIC SPETTACOLARI. ROMA E MILAN SI ANNULLANO
All'Olimpico finisce 2-2 grazie a due straordinarie doppiette del brasiliano e del montenegrino. Buono l'esordio di Beckham che resta in campo per 89 minuti. Ancelotti parte dal 1' con una squadra superoffensiva
ROMA, 11 gennaio 2009 - Nella notte di David Beckham brillano le stelle di Pato e Vucinic, autori, con una doppietta a testa, del 2-2 con cui Roma e Milan si annullano. Ma se il brasiliano e il montenegrino hanno confermato le loro straordinarie attitudini al gol, l'inglese, con una prova semplice e ordinata, firma la sua prima esibizione italiana con soddisfazione, anche se alla fine il risultato non accontenta nessuno; soprattutto il Milan che dopo avere rimontato il primo gol di Vucinic aveva accarezzato un'ipotesi di rimonta sull'Inter.
SUPERATTACCO - La Roma contro un Milan offensivo come mai si era visto. Non solo Beckham dall'inizio, ma anche Pirlo e Seedorf. E poi Kakà con Ronaldinho alle spalle di Pato. Gli incontristi Flamini e Ambrosini vengono dirottati in panchina; un azzardo anche se la Roma deve rinunciare al totem Totti. Spalletti riesce però a recuperare Taddei che schiera al fianco di Baptista, rinunciando a Pizarro.
ANDAMENTO LENTO - La lunga sosta del campionato è una macchia d'olio che si dilata con il passare dei minuti. Roma e Milan gestiscono la gara all'insegna di un ritmo lento ed esasperato, dove sono i rossoneri a impressionare di più, ma solo per la loro capacità di far girare la palla. Con tanti piedi buoni parrebbe addirittura bel calcio. In verità il pressing rossonero è tedioso e ripetitivo e alla Roma tutto sommato non spiace perché, oltre ad adeguarsi, riesce a organizzare il contropiede sfruttando soprattutto la fascia sinistra dove Riise detta legge, approfittando della staticità fisica di Beckham. L'inglese sforna molti cross, un po' bassi a dire il vero, ma niente più. Il problema del Milan è semmai la partenza falsa di Kakà e Ronaldinho, poco propensi alla lotta e sempre fuori tempo.
MAGO VUCINIC - La Roma dal canto suo non incanta, ma impiega poco a sfruttare l'unica palla gol che gli capita tra i piedi, cogliendo al volo il tragico errore di marcatura di Jankulovski in area. La difesa del Milan è ben piazzata, ma il ceco si fa gabbare come un dilettante da Vucinic che impallina con classe Abbiati. La reazione della compagnia milanese non è adeguata. Impressiana invece Pato che fa numeri da giocoliere, ma poi si impappina, complice un po' di egoismo e la buona marcatura dei difensori della Roma.
PATO PATO - Che ci sia ancora Beckham all'inizio della ripresa non è uno scandalo; l'inglese il suo dovere lo ha fatto. Chiedere semmai ad altri "desaparecidos". Ma l'orgoglio ha il suo valore. Chiedere a Kakà. Il ragazzo decide di aumentare il ritmo e dopo tre minuti, dopo un'irruzione in area sulla sinistra, mette dentro per Pato che da due passi infila l'1-1. Il gol è vitamina e il Milan sfrutta l'impossibile. Con la Roma sconvolta per il pari, ne approfitta Pato che mette la quarta, si invola sulla sinistra e sforna un gol antologico, con pallonetto finale a superare il connazionale e colpevole Doni. L'uno-due è micidiale e permette ai rossoneri di gestire bene la partita, sfruttando la serata di grazia del suo piccolo brasiliano. Il vantaggio fa bene a tutti e anche il lavoro diligente di Beckham risalta.
ANCORA MIRKO - Kakà sfiora il terzo gol e questo Spalletti proprio non lo manda giù; ordina quindi ai i suoi di alzare il baricentro e il gioco funziona. Anche perché in mezzo innesta la freschezza di Pizarro al posto dello spento Taddei, mentre tra i rossoneri Ambrosini rileva Ronaldinho. C'è più brio e il Milan viene assediato. La conseguenza è il pareggio di Vucinic, straordinario per la sua capacità di sfruttare colpi di ogni tipo: come un colpo di testa in tuffo, con palla nell'angolo dove Abbiati non può arrivare. Lunghe e stanche le squadre si accontentano del giusto 2-2. Anche David Beckham che lascia a Flamini dopo 89' di gioco, all'insegna della sufficienza piena.
Gaetano De Stefano
dal sito www.sportmediaset.it
LE PAGELLE di Alberto Gasparri
Beckham 6
Gioca per quasi tutta la partita e dimostra tanta buona volontà. Fa il minimo sindacale, senza strafare e commettere errori inutili. Corre, copre, crossa e tenta anche un tiro. Per rivedere il campione, però, serve tempo.
Kakà 6
Non è in serata di grazia, perde troppi palloni ed è sempre o quasi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Nella ripresa costruisce il gol del pareggio, sfiora la rete personale, ma poi ripiomba nell'anonimato.
Pato 7
Per tutto il primo tempo si propone, prova a saltare l'uomo, ma non tira mai. Nell'intervallo però impara la lezione. Sul primo gol il merito è del numero 22, ma il secondo è tutto suo.
Mexes 6
Con le sei stelle da tenere a bada non è una serata facile. Lui però fa tutto bene e tiene per mano la sua difesa. Finché Pato non decide di puntarlo...
De Rossi 6,5
E' lui l'anima e il cuore della Roma senza Totti. Non butta mai un pallone, dai suoi piedi partono le occasioni più pericolose e riesce ad arginare la spinta del Milan.
Vucinic 7
Cercato troppo spesso con lanci lunghi, se la deve sbrigare da solo. Il suo primo gol è un piccolo capolavoro, poi è egoista quando non serve Baptista meglio smarcato. Sul pareggio deve dire grazie anche ad Abbiati. |