dal sito www.gazzetta.it

MILAN ANCORA INDIETRO. LOKOMOTIV KO AI RIGORI
I rossoneri si impongono 8-7 dal dischetto dopo una gara rocambolesca: in svantaggio per 3-1 dopo i primi 45', Seedorf e Brocchi firmano il 3-3 nel finale. Terzo posto nella Railway Cup, vinta dal Psv (2-1 sul Real in finale)
MOSCA, 5 agosto 2007 - Nel giorno dello sbarco di Pato a Milano, il Milan supera la Lokomotiv Mosca ai rigori (3-3 al 90') e si aggiudica il terzo posto nella Railway Cup, torneo moscovita nato per celebrare i 170 delle ferrovie russe, proprietaria della Lokomotiv Mosca. Tutta in salita la gara del Milan, che chiude i primi 45' in svantaggio (3-1) e agguanta il pareggio solo a tempo scaduto. Nell'altra sfida, il Psv ha battuto 2-1 il Real Madrid, aggiudicandosi quindi il torneo. Il Psv chiude i primi 45' in vantaggio per 2-0: a segno Aissiati al 33' e Zonneveld al 45'. Dimezza le distanze Saviola al 56'.
LA GARA - Contro i padroni di casa della Lokomotiv Ancelotti conferma solo quattro undicesimi della squadra che aveva perso col Psv ai rigori, per continuare la linea degli esperimenti, ma soprattutto per alzare l'asticella della condizione atletica collettiva. E da questo punto di vista la sgambata di 90 minuti avrà anche avuto un senso. Ma è davvero difficile pensare a una qualsiasi altra utilità di questa gara. Senza velocità e con gambe pesanti, ma anche la testa più in vacanza che in campo, non poteva finire diversamente: tatticamente la partita non ha fornito alcuna indicazione, nè positiva nè utile, e anche sul piano fisico il Milan ha solo confermato di avere molto da lavorare. Rispetto al Psv i rossoneri hanno fatto vedere qualcosa di più in avanti, ma hanno anche fatto registrare un passo indietro in difesa, in un mix alla fine ingiudicabile anche per il pesante turnover applicato da Ancelotti.
MODULO E GOL - Stavolta il tecnico opta per un 4-4-1-1 con Serginho e Gurcouff a spingere sulle fasce ai fianchi di Brocchi e Gattuso, con il solito Kakà a supportare il francese Aubameyang, unico attaccante presente alla tournéè moscovita. La prima azione degna di nota è l'autogol di Simic, al 17': cross sul primo palo di Odemwingie, il difensore, completamente solo, imita l'Adriano nerazzurro e di testa infila l'angolino basso alla destra di Kalac. Tre minuti dopo Brocchi almeno ci prova, con Pelizzoli pronto a parare la conclusione centrale. Al 22' il pareggio: lo firma Kakà, che concretizza un'azione personale conclusa con un cross da Brocchi. Kalac in un'azione di mischia si fa male alla caviglia destra, preludio alla sostituzione con Dida al 34'. Aubameyang inaugura al 27' il suo festival del gol sbagliato, ma stavolta è Pelizzoli a dirgli di no. Sul fronte milanista è Cafu a salvare sulla linea una conclusione a botta sicura di Asatiani al 28', e un minuto più tardi è Ivanovic a siglare il 2-1 con un tocco in acrobazia in area piccola, con Simic e Kalac fermi. Al 31' Aubameyang ha di nuovo il pallone buono ma sbaglia, mentre non si fa pregare Odemwingie, che al 42' firma il 3-1 in beata solitudine, dopo aver saltato anche Dida.
RIPRESA - La ripresa ricomincia con Jankulovski e Seedorf al posto di Serginho e Kakà. Ma il resto non cambia: ritmo basso, qualche occasione da rete, qualche rischio subito da una difesa sempre "ballerina". Gli spazi concessi dai russi sono pochi, la condizione atletica non consente giocate individuali risolutive. Poi via al valzer delle sostituzioni, con anche Pirlo, Oddo e Nesta spediti in mischia e Cafu spostato in attacco dopo l'uscita di scena di Aubameyang. Al 40' la Lokomotiv sfiora il poker su un altro vuoto spinto della difesa, che si ferma e concede a Bilyaletdinov la più clamorosa delle occasioni: Bonera salva sulla linea e poi Dida respinge su Kontsedalov. Ma non è finita: due minuti più tardi Seedorf su assist di Jankulovski accorcia le distanze e al 47' Brocchi firma il pareggio dopo una bella triangolazione con Jankulovski (tacco). Gara consegnata ai rigori, ma ogni verdetto, anche solo un bilancio ponderato, è rimandato alla prossima occasione: il 9 agosto a Siviglia col Betis probabilmente sarà già un altro giorno.