dal sito www.gazzetta.it
CUPER, SCHERZETTO AL MILAN. ROSSONERI BATTUTI DAL BETIS
A Siviglia, gli andalusi allenati dall'ex tecnico dell'Inter celebrano il centenario del club con una prestigiosa vittoria in amichevole sui campioni d'Europa. La squadra di Ancelotti crea e spreca tantissimo, decide un rigore di Mark Gonzalez per fallo di Storari su Sobis
SIVIGLIA (Spagna), 9 agosto 2007 - Milan sconfitto a Siviglia, ma è una battuta d'arresto che non deve preoccupare più di tanto i tifosi rossoneri. Nella serata in cui il Betis di Hector Cuper celebra l'anno del centenario, la squadra di Ancelotti perde 1-0 sprecando una quantità incredibile di chance per il pareggio. Il Milan tornava a far visita ai biancoverdi andalusi 19 anni dopo l'ultima sfida, che vide il Betis imporsi per 2-0 nella Recopa: evidentemente, lo stadio Ruiz de Lopera non porta molta fortuna al Diavolo.
GILARDINO IMPRECISO - A Siviglia, davanti a un pubblico entusiasta, si va all'intervallo sullo 0-0 ed è una stranezza del calcio, perché le occasioni fioccano copiose per tutto il primo tempo. Merito dell'atteggiamento propositivo delle due squadre o, se preferite, degli svarioni difensivi che favoriscono il proliferare delle palle-gol. Il Milan, complici i meccanismi non proprio ben oliati della retroguardia di Cuper, va in porta come e quando vuole, alternando lo sfondamento centrale alle discese sulle fasce. Il rientrante Gilardino, ariete in un 4-3-2-1 che vede in Kakà e Seedorf i suoi partner d'attacco, potrebbe segnare 4 volte in 45'. Ci riesce una sola volta con una deviazione ravvicinata, ma la rete è giustamente annullata per fuorigioco. Per il resto, "Gila" fa vedere gran movimento, molta volontà, buona lettura del gioco e scarsissima mira.
MOLTE OCCASIONI - I rossoneri sfiorano il vantaggio anche con Pirlo (punizione) e due volte con Seedorf, sfruttando i buchi di Ilic, Juanito, Nano e Babic in copertura. Dove non arriva Ricardo, c'è l'imprecisione dei milanisti a vanificare ogni tentativo. Per Ancelotti, comunque, non è tutto rose e fiori. Qualche leggerezza in fase di impostazione favorisce le folate di un Betis molto volitivo e desideroso di ben figurare davanti ai campioni d'Europa. Le ali Odonkor e Mark Gonzalez creano più di un grattacapo a Oddo e Jankulovski, mentre Pavone e Sobis (il brasiliano che fu vicino a trasferirsi al Milan nella scorsa estate) sono pronti a raccogliere le verticalizzazioni di Juande e Rivera. Il pericolo maggiore viene da una botta di Odonkor che Dida neutralizza, proprio nelle prime battute di gara.
SFIDE ANDALUSE - Nella ripresa, il Betis va subito in vantaggio: Nesta rimedia a un'incertezza con una scivolata in area su Sobis, ma l'uscita di Storari (subentrato a Dida) stende il brasiliano e rende inutile l'intervento pulito del difensore. Dal dischetto, l'ex Liverpool Mark Gonzalez fa centro. Il Milan prova a reagire con molta buona volontà. Due volte Gilardino, Seedorf (traversa su punizione) e Brocchi (anche lui proveniente dalla panchina, come Cafu, Aubameyang, Gourcuff e Serginho) mettono i brividi al Betis, ma non centrano la porta. E alla fine fanno festa i biancoverdi, bravi e aiutati da un po' di buona sorte in una serata per loro molto importante. Ancelotti, comunque, non ha motivi per allarmarsi. E può sperare che il 31 agosto, nella Supercoppa europea, l'altra squadra di Siviglia sia un po' meno fortunata del Betis.
Stefano Cantalupi
dal sito www.acmilan.com
UN BUON PRIMO TEMPO
Il Milan crea molto ma alla resa dei conti non rovina la festa del pubblico locale per il Centenario del Betis. Pochi gli acuti per gli andalusi che passano su rigore. Il tabellino di Betis-Milan
SIVIGLIA - Serata di festa per il Betis e la sua tifoseria, serata di lavoro e preparazione per il Milan. Dopo una giornata di doppio allenamento, il Milan concentra il suo blitz andaluso su un buon primo tempo. Le circostanze della partita e l'episodio del rigore in apertura di ripresa portano il risultato a favore della formazione andalusa, ma la sensazione complessiva lasciata dal Milan di Siviglia, soprattutto in relazione al primo tempo, è positiva. La squadra entra nella stagione con il suo passo e lascia intravvedere ampi margini di miglioramento sia sul piano dei colpi dei singoli che dell'intensità.
Allo Stadio Manuel Ruiz de Lopera è festa grande prima dell'inizio della partita. Lo speaker ufficiale del Centenario "Betico" chiama a gran voce, tra l'entusiasmo del pubblico, i giocatori più importanti della storia del club andaluso. La dirigenza padrona di casa segue con piacere in Tribuna d'onore le evoluzioni e le presentazioni sul campo, davanti al tutto esaurito dello stadio. Così come un anno fa il Milan aveva preso parte al Trofeo Teresa Herrera di La Coruna nell'ambito degli accordi presi precedentemente con il Deportivo per la cessione del difensore argentino Fabricio Coloccini, così oggi i Campioni d'Europa onorano l'impegno contrattuale assunto un anno fa in occasione del passaggio di Ricardo Oliveira al Milan. Per un curioso intreccio del destino del calcio, fra l'altro, il Betis ha scelto un anno fa di rimpiazzare proprio Oliveira con Sobis acquistato dall'Internacional Porto Alegre. Chi è diventato titolare nell'Inter di Porto Alegre dopo la partenza di Sobis? Alexandre Pato, giusto a chiudere il cerchio. A favore del Milan si augurano i tifosi rossoneri che già sognano le evoluzioni del cerbiatto gaucho fin dai primi di gennaio.
Nel primo tempo della partita fra Betis e Milan è la squadra biancoverde, sulle ali dell'entusiasmo, a partire forte. Ma dopo i primi cinque minuti, prende consistenza e assume sempre maggiore spessore la manovra rossonera. Pirlo propone a più riprese, Seedorf è sempre in movimento e viene praticamente sempre servito, Oddo e Jankulovski assecondano al meglio il gioco offensivo sulle fasce. Gli unici problemi, non per sua volontà, li ha Kakà, marcato praticamente a uomo e oggetto di qualche scorrettezza di troppo. Di tutto il gioco del Milan a trarre beneficio è Alberto Gilardino, apparso fin dall'inizio veloce e intraprendente. Fra la prima occasione di Seedorf e l'ultima di Ambrosini, nel primo tempo, tutte le altre occasioni sono sue. L'intesa fra Gila e Kakà è buona e sul conto di Alberto c'è anche un gol annullato per fuorigioco. Le conclusioni del Betis sono state invece soprattutto dalla distanza. Si va comunque al riposo sullo 0-0.
All'inizio della ripresa nemmeno il tempo di metabolizzare il triplice innesto in difesa (Storari-Cafu-Serginho per Dida-Oddo-Jankulovski) che si apre improvvisamente un corridoio a favore di Sobis, dopo che per tutto il primo tempo Nesta e Kaladze erano stati pressochè invalicabili. Sull'uscita Storari commette fallo suscitando qualche protesta di Nesta ma inducendo l'arbitro ad assegnare la massima punizione. Mark Gonzalez trasforma. L'ambiente del Betis tiene molto a questa affermazione e il gioco diventa un po' più duro. Pur senza il controllo della partita e la sensazione di padronanza della prima frazione, i rossoneri costruiscono comunque ancora un paio di occasioni con Gilardino e colpiscono la parte alta della traversa con una punizione di Seedorf. Bene nella ripresa, Serginho, schierato quarto di difesa a sinistra ma a suo agio anche nella fase offensiva, giocatore che nella scorsa stagione i rossoneri non hanno di fatto mai avuto. In definitiva sembrava che il Milan potesse segnare da un momento all'altro ma un episodio ha favorito il Betis in un momento qualunque della partita. Sembra una giustificazione da partita ufficiale, in realtà è quello che è accaduto in questa amichevole di avvicinamento ai prossimi impegni importanti di questa stagione estiva. Anche nell'estate 2003 post-Manchester, dove il Milan sul piano della condizione e dello smalto sembrava anche più indietro rispetto a questo dell'estate 2007 post-Atene, non arrivarono successi ininfluenti nel corso del mese di agosto. Poi però i rossoneri batterono Porto e Ancona conquistando la Super Coppa Europa ed entrando bene nell'atmosfera del campionato che poi avrebbero vinto. Subito dopo la fine della partita, il ritorno in Italia. |