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TROFEO "LUIGI BERLUSCONI"
17 agosto 2007, Milan vs Juventus 2-0




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Il biglietto del Trofeo Tim



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(dal sito www.acmilan.com)
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Filippo Inzaghi, autore di una doppietta



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I rossoneri con il Trofeo "Luigi Berlusconi"



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(dal sito www.acmilan.com)



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(da Sport Mediaset)



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Il "Corriere dello Sport" del 18 agosto 2007



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Fronte-retro medaglia del Trofeo Berlusconi 2007




dal sito www.gazzetta.it

SUPERPIPPO: DOPPIETTA. "BERLUSCONI" AL MILAN
In campo per 57', Inzaghi decide la partita con un gol al 43' e uno al 1' della ripresa, approfittando di due sbavature bianconere. E' lui il grande protagonista e il nuovo capocannoniere di questo trofeo. Juve in forma ma slegata, il solo Del Piero non basta
MILANO, 17 agosto 2007 - Il trofeo Berlusconi, edizione numero 17, è targato Milan. Ed è griffato Pippo Inzaghi. Si avvicinano le partite che contano e l'eroe rossonero di Champions League si riscopre decisivo. Come di questi tempi l'anno scorso nel preliminare di Champions contro la Stella Rossa. Oggi non doveva neppure giocare, ma il forfeit di Kakà per un acciacco di poco conto lo ha promosso titolare. E lui ha siglato la doppietta decisiva, per il 2-0 sulla Juventus. Una Juve che non è dispiaciuta, con un ottimo Del Piero e una manovra ordinata. La difesa, in crescita, ha esibito un buon Criscito, che però si è fatto buggerare da Inzaghi in occasione dell'1-0. Si è fatta sentire molto la mancanza di Trezeguet (acciaccato) in avanti, Iaquinta è stato molto impreciso, meglio Palladino, ma non è una prima punta. Il Milan, oltre a un grande Inzaghi, ha dimostrato la calma e la forza della grande squadra che, esperta, sa dosare le energie nei vari momenti della gara, spingendo e facendo male quando serve. In vista della Supercoppa contro il Siviglia, in programma tra 15 giorni, soprattutto buone notizie: manca solo un po' di brillantezza, e Gilardino non è ancora convincente.
PRIMO TEMPO - A ritmo discreto. La Juve convince di più, anche facendo riferimento alle premesse: di sicuro infatti non si vede un gran divario, come invece qualcuno pronosticava facendo riferimento alla genesi delle due squadre: una consolidata, l'altra appena partorita. Ma la difesa della bianconera tiene discretamente, Molinaro spinge bene sulla sinistra, in avanti Del Piero tocca pochi palloni, ma in maniera sempre ispirata. I rossoneri giocano a memoria, Seedorf è molto mobile da trequartista, dietro Gilardino e soprattutto a Inzaghi, al solito sempre in agguato. Però la manovra della squadra di Ancelotti manca di un pizzico di velocità. Le occasioni non sono molte, perché amichevole o meno, le squadre non si scoprono. Nessuno vuole rischiare. Del Piero rifinisce per un tiro a lato dal limite di Almiron: palla fuori. Poi Inzaghi ci prova con un colpo di testa in anticipo sul primo palo, Buffon respinge attento.
PIPPO GOL - Al 43' il gol: cross da sinistra di Ambrosini, Inzaghi ruba il tempo e la posizione a centroarea a Criscito e di testa mette dentro l'1-0. Solito gol da pirata dell'area di rigore: è la quinta rete di Super Pippo nel Berlusconi. Un film già visto, ma che gli avversari proprio non riescono ad evitare. Si va al riposo sull'1-0.
PIPPO BIS - Nella ripresa si riparte con parecchi cambi. Interessante l'ingresso di Tiago non per Nocerino, ma per Almiron. Come a indicare che i due sono alternative e non giocatori complementari, e che devono giocare con a fianco un interditore. Pronti, via e Pippo concede il bis. Angolo da sinistra, Criscito prolunga sul secondo palo, dove Inzaghi anticipa Salihamidzic e mette dentro. La Juve reagisce subito, e una girata spettacolare di Nedved non ha fortuna. Seedorf lo imita nell'area opposta: c'è Buffon. I cambi si susseguono, il ritmo cala un po', Nedved da buona posizione calcia malamente a lato. La Juve nel finale attacca forte, dimostrando buone gambe e un carattere già messo in mostra nelle altre amichevoli, ma un sinistro di Nedved, non trova la porta, mentre Dida alza sopra la traversa un destro di Tiago. Vince il Milan che supera (con tre edizioni giocate in più) i bianconeri nell'albo d'oro del Berlusconi: nove vittorie a otto.
Riccardo Pratesi


dal sito www.acmilan.com

MILANO - Ecco le principali dichiarazioni dei protagonisti della serata ai microfoni di Milan Channel:
Il presidente Silvio Berlusconi: "Sono contento per questa terza affermazione consecutiva del Milan in un torneo cui tengo sempre molto. La vittoria è arrivata anche grazie alle splendide abitudini di quel vizioso del gol che è Pippo Inzaghi. In futuro avremo in splendide condizioni anche Ronaldo che tornerà in campo in condizioni di forma ancora migliori rispetto a quelle in cui già si trova adesso. Credo che il suo peso sia destinato a scendere ancora. Da gennaio potrà giocare le partite ufficiali anche Pato che abbiamo analizzato in alcune giocate nelle immagini disponibili e abbiamo riscontrato come sia dotato di colpi e qualità e che non disperda il suo patrimonio tecnico in dribbling inutili e fini a sè stessi. Per il resto mi fa piacere registrare quanto sia concentrato sul Milan e coinvolto nel Milan il nostro Kakà, per il quale ripeto nessuno può presentarsi alla mia attenzione e a quella del Milan pensando di fare offerte tali da portarcelo via. Di qui al 31 agosto poi vedremo, avevamo quasi chiuso per Emerson poi la trattativa è saltata. E' sempre molto difficile, ma forse non è ancora detta l'ultima. Il campionato? La missione è sempre quella: vincere e convincere in casa e in trasferta, nel rispetto del pubblico, dell'arbitro e degli avversari. Sono obiettivi che non cambiano e con i quali da ventun anni a questa parte sono il presidente più titolato nel mondo del calcio".
Adriano Galliani: "Il Trofeo Luigi Berlusconi ormai è una classicissima dell'estate e lo conferma la presenza costante, numerosa e appassionata del pubblico. Ronaldo? Non voglio togliere meriti a Milan Lab, credo abbiano fatto una scoperta importante i cui risultati potranno vedersi in campo. Emerson? Di qui al 31 agosto o arriverà lui o non arriverà nessun altro. Mi sembra difficile riaprire la trattativa, ma non escludo nulla. Lui sa che è la nostra unica scelta, non ci sono alternative e in questo siamo totalmente d'accordo con l'allenatore Carlo Ancelotti".
Carlo Ancelotti: "Abbiamo avuto qualche problema di costruzione del gioco a inizio partita, poi cammin facendo siamo migliorati. Era una partita nella quale volevamo fare bella figura e la squadra ha confermato il suo spessore e le sue certezze. Se nelle prossime partite dovessimo avere problemi di abbondanza in attacco ben vengano. Per preparare al meglio le prossime importanti gare contro Genoa e Siviglia ci sarà bisogno del contributo di tutti".
Pippo Inzaghi: "Avevo già segnato due gol in un Trofeo Luigi Berlusconi ma ero dalla parte opposta. Adesso sono qui e sono felice di essere qui. Il primo gol nasce dal fatto che fa parte del mio gioco cercare il primo palo. Il secondo gol è un po' anomalo ma sentivo in quella circostanza che sul secondo palo poteva scaturire un pallone interessante. Mi sento bene, in alcuni momenti mi piacerebbe essere un po' più giovane rispetto ai 34 anni che ho ma non voglio chiedere altro. Sto già vivendo un gran bel momento. Per il futuro in attacco siamo tutti professionisti e se staremo tutti bene sapremo accettare la meglio le decisioni del nostro allenatore".

Le dichiarazioni dalla Mixed Zone di San Siro
Massimo Oddo: "Stiamo crescendo, gradatamente, di partita in partita come era nei programmi. Adesso dovremo affrontare una partita alla volta sapendo che abbiamo la fortuna di avere due grandi obiettivi stagionali come la Super Coppa Europea e il Mondiale per Club. La Juventus ha fatto una buona partita anche se deve fare il lavoro non facile di amalgamare tanti nuovi giocatori".
Rino Gattuso: "Emerson? Se arriva mi fanno un favore, vuol dire che si gioca qualche partita in meno rispetto alle 60 che affronto a stagione e posso durare ad alto livello qualche anno in più. A parte tutto, la società sa quello che fa e quello che deve fare per cui se sta cercando un centrocampista delle caratteristiche di Emerson ha valutato bene tutte le situazioni nel rispetto di noi tutti. Il Siviglia? Sarà dura, è una squadra forte, molto tosta, dovremo fare davvero attenzione".
Clarence Seedorf: "Ci ha fatto molto piacere la visita del presidente Berlusconi. Riesce sempre a dirci qualcosa di particolare e si sente sempre molto appagato dal tempo che trascorre seguendo il Milan. Il mercato? Questa società ha sempre regalato emozioni e campioni ai suoi tifosi. Se ci sarà la possibilità di un nuovo arrivo bene, altrimenti ci penseremo noi, andando in campo, con i nostri risultati, a far pensare i tifosi a noi e non ai sogni del mercato".


Le pagelle del Corriere dello Sport

DIDA E KALADZE ATTENZI. NESTA E GILA FATICANO
Super assist di Ambrosini. Cafu c’è Seedorf, colpi geniali. Oddo soffre
8 Inzaghi - Superpippo prenota la Supercoppa d’Europa. Dop­pietta scaccia- Juve, ma con una leggera nota stonata: ad Atene con un tiro ha segnato due gol. Ieri se­ra ha avuto bisogno di quattro oc­casioni per incassare lo stesso bot­tino... Battute a parte lunga, lun­ghissima vita a Inzaghi!
7 Dida - Non è mai tranquillissimo perchè Oddo e Favalli lasciano qualche spiffero di troppo sulle ri­spettive fasce di competenza. Non si fa mai sorprendere anche quan­do la Juve nel finale cerca una di­sperata rimonta.
7 Kaladze - Bravo, puntuale e preci­so anche nelle situazioni più im­barazzanti. L’ombra di Maldini è meno ingombrante rispetto agli anni precedenti: Kala vuole dimo­strare che è lui il suo degno erede. Non ha torto. A due minuti dalla fine lascia il posto a Digao che de­butta in maglia rossonera.
6,5 Ambrosini - Si regala una prodez­za di gran pregio: l’assist di sini­stro per il primo gol di Inzaghi. E’ già in buona forma, sulla magica onda dello scorso finale di stagio­ne.
6 Seedorf - Non ha la velocità di Ka­kà, ma i colpi e la genialità non so­no certo meno pregiati. L’olande­se si sente e si vede sempre più tre-quartista. E ha tutte le ragioni.
6 Favalli - Salihamidzic ha un altro passo. L’ex laziale si aiuta con l’esperienza in fase difensiva. I suoi piedi sapienti sono di suppor­to ad Ambrosini in fase di attacco.
6 Cafu - Il brasiliano dalle sette vite c’è. Come prima, più di prima.
6 Nesta - Fatica inizialmente a prendere le misure del non irresi­stibile Iaquinta. In realtà i veri pe­ricoli sono arrivati da Del Piero e Nedved.
6 Serginho - Sono ormai proverbiali le sue amnesie difensive (per for­tuna ieri raddoppiava costante­mente Kaladze...) anche se il bra­siliano quando attacca e crossa al centro invita sempre a nozze i suoi attaccanti
6 Gattuso - Prende colpi, davvero duri, da tutti. Protegge le spalle e il genio di Pirlo, anche se non è an­cora al meglio della condizione. Ma non è ancora il caso di esser­lo...
6 Brocchi - Gratificato dalla scelta coraggiosa di tornare un anno fa al Milan, è partito con il piede giu­sto. Può giocare, sempre con pro­fitto, in qualsiasi ruolo del centro­campo.
6 Pirlo - Almiron gli sta sotto. Il re­gista rossonero cerca ispirazione affidandosi alla sua abilità sul lan­cio lungo perchè di spazi ad altez­za piede sono troppo stretti, poco sfruttabili.
5,5 Oddo - Serata da dimenticare. Corre e sbuffa molto, ma sbaglia in egual misura. Nedved e Del Pie­ro lo mettono in crisi. Quando spinge è quasi sempre impreciso negli improbabili assist per Inza­ghi e Gilardino.
5,5 Gourcuff - Alterna alti e bassi. Questa volta non era la serrata giusta.
5 Gilardino - Impallidisce al fian­co del «cannibale» Inzaghi. Il suo gol nel recente «Trofeo Tim» non viene replicato. Pippo ne fa due che mandano in estasi San Si­ro. Anche quando resta solo cinci­schia, balbetta. Un film già visto...