dal sito www.corriere.it
IL MILAN BESTIA NERA, KO ANCHE GLI ALLIEVI
Lo scudetto di categoria ai rossoneri I ragazzi di Alberto De Rossi sconfitti ieri a Villa Santina per 2-0
C'è sempre un Diavolo a mandare all'inferno la Roma. Nella finale di Coppa Italia, ultimo possibile obiettivo stagionale, era stato il Milan di Ancelotti a far piangere Totti e compagni. Nella finalissima degli Allievi nazionali, invece, sono stati i rossoneri-baby a battere i ragazzi di Alberto De Rossi con il punteggio di 2-0, bissando così lo scudetto conquistato nel ' 95-96. Sul campo di Villa Santina, vicino a Udine, la partita - per larghi tratti - è stata molto equilibrata, senza che nessuna delle due squadre riuscisse a prendere il sopravvento sull'altra. La Roma più tecnica, alla ricerca costante delle sue due stelle, i bomber Cerci e Simonetta per una volta in ombra. Il Milan più fisico, e sostenuto da molti tifosi-parenti arrivati in Friuli. Molto gioco, da una parte e dall' altra, ma anche poche emozioni, tanto che i due portieri sono rimasti quasi completamente inoperosi. Il primo tempo si è concluso sullo 0-0 e la ripresa è iniziata seguendo lo stesso canovaccio. Poi, improvvisamente, l' episodio che ha spezzato l' equilibrio. E, come spesso succede in certi casi, è stato un errore difensivo ad aprire le danze. O meglio: l' unico errore difensivo commesso dalla Roma. «Buco» di Grillo sulla sinistra, fuga del milanista Farina che ha messo il pallone in mezzo dove Barbieri non ha avuto difficoltà ad insaccare, quasi a porta vuota. La Roma, a quel punto, ha provato a reagire e per farlo ha regalato spazi agli avversari. Gli schemi sono saltati, i giallorossi si sono buttati avanti a capofitto e il Milan ne ha approfittato per ripartire in contropiede, anche in maniera pericolosa. La Roma, presa anche da un pizzico di nervosismo, non è riuscita però a confezionare vere e proprie occasioni da gol, ed anzi, proprio allo scadere sono stati ancora i rossoneri a raddoppiare con Merzaglia. A fare festa, sul campo, rimaneva il Milan, che ha ritirato la coppa dalle mani del presidente del Settore giovanile della Figc Papponetti e a cantare «i campioni siamo noi». I romanisti, invece, ad asciugare le lacrime e a mandare giù una profonda amarezza. Gli scudetti in bacheca rimangono 3 (' 83, ' 93 e ' 99) e per Alberto De Rossi le finali cominciano a diventare una piccola maledizione: ne ha disputate da allenatore delle giovanili romaniste quattro in cinque anni, vincendone una (nel ' 99 coi Giovanissimi) e perdendo le altre tre. Di questa stagione, comunque, alla Roma rimane un ricordo piacevole: essersi imposti sulla ribalta nazionale, ed aver dimostrato (attraverso i vari Simonetta, Cerci, Landolina, Briotti, Grillo, Pipolo) che il settore giovanile giallorosso è in grado di sfornare nuovi De Rossi, Aquilani, D' Agostino, Bovo. Un successo che va al di là degli scudetti. Ernesto Menicucci |