dal sito www.ultrasmilan.it
TABELLINO DI EVA KANT
Spettatori: 24.000
Ammoniti: Josè Mari e Eren per comportamento non regolamentare
ISTANBUL - Stasera, prima del fischio iniziale dell’arbitro, lo spettro del Galatasaray è apparso nuovamente. Più che in casa a settembre, i fantasmi dello scorso anno sono ricomparsi. Il Milan ha impiegato 38’ per scacciare in modo definitivo le paure dello scorso anno. In quei lunghi e interminabili minuti la squadra di Zaccheroni ha dominato, ha imposto il proprio gioco come non faceva da tempo, non ha lasciato il tempo ai turchi di organizzarsi. Ma il gol era lontano, quasi un miraggio.
Il pubblico turco intanto, continua a cantare incessantemente – nulla a che vedere con i tifosi del Galatasaray, ma in ogni modo l’atmosfera era pesante – è difficile giocare e dominare con un clima del genere. Però il Milan è squadra diversa rispetto allo scorso anno, è sicura dei propri mezzi e soprattutto ha uno Shevchenko strepitoso e la vecchia guardia (in particolare Albertini) in gran rispolvero. Per vedere finalmente un Milan aggressivo, bisogna aspettare la prima azione pericolosa dei bianconeri. È il 25’ quando Dursun spaventa il diavolo. Il Milan reagisce immediatamente e confeziona una serie di palle gol. Il gol è questione di minuti, ma perché arrivi c’è bisogno del solito calcio di punizione di Albertini sempre pronto a pescare la testa di Shevchenko. È l’1–0. Arriva nel finale, l’anno scorso nei minuti finali i ragazzi di Zaccheroni avevano perso Champions Legue e Uefa, ora sono ad un passo dalla qualificazione. Qualificazione che diventa certa dopo soli 5’, quando Josè Mari, sempre di testa, insacca per la seconda volta Shorunmu.
Le squadre vanno al riposo, il secondo tempo è ormai, per quanto si è visto in campo una semplice formalità. Ma il pubblico bianconero continua a sperare e a cantare.
L’anno scorso il Galatasaray non ha scaraventato il Diavolo all’inferno al 90’? e non è stato scaraventato all’inferno anche sabato da bianconeri, italiani però, al 90’? Il pubblico spera, spera anche Scala che rimescola le carte all’inizio del secondo tempo. È tutto inutile. Il Milan è maturato, si presenta come una grande squadra che ha sete di nuove vittorie, che ha ritrovato soprattutto la voglia di rivincere tutto in Europa. Dagli spogliatoi arriva sicuro della propria superiorità, ma al contempo rispettoso dell’avversario che, in questa serata gelida, incassa i suoi primi gol casalinghi europei.
Maldini e compagni non si lasciano intimorire dal fatto che una squadra del calibro del Barcellona ha perso 4–0. continuano a imporre il loro gioco, dominano per altri 45’ minuti e gli attacchi del Besiktas servono solamente per esaltare le qualità della retroguardia. Il Milan avrebbe la possibilità di arrotondare ulteriormente il vantaggio, ma Josè Mari prima e Serginho poi, sbagliano la conclusione.
Ma questi sono dettagli trascurabili, l’importante è che la formazione rossonera si sia dimostrata all’altezza di un girone di ferro. Ha ribaltato tutti i pronostici estivi che, prima consideravano difficile il passaggio del turno preliminare (ma davano per matematico il passaggio dell’Inter), poi consideravano assai difficoltoso un girone con Barcellona e Leeds. Il Milan torna da Istambul con la qualificazione in tasca, basta un pareggio in casa con gli inglesi per essere addirittura primi.
Non c’è che dire, il Milan è tornato grande, ora lo si può dire a tutti.
LE PAGELLE
Il Besiktas si dimostra un toccasana per Sheva e Albertini. Eroi all’andata e al ritorno
MILAN
Dida 6- Sostituisce l’acciaccato Abbiati. Interviene raramente ma si dimostra comunque pronto
Roque Junior 6- E’ poco impegnato, nel secondo tempo si fa sorprendere in velocità da Ibrahim qualche volta di troppo.
Costacurta 6.5- Ha di fronte attaccanti che non mordono, gli basta l’esperienza per poterli sopraffare senza nessuna difficoltà
Maldini 6.5- Tiene a bada gli attaccanti avversari senza nessuna difficoltà. È quasi un allenamento per lui.
Gattuso 7- Si conferma indispensabile per il centrocampo rossonero. Domina la fascia destra, attacca e difende costantemente con la sua consueta grinta.
Albertini 7- Il suo periodo di forma non è più un periodo. Si è ritrovato dopo qualche anno in sordina. È ritornato pericolosissimo sui calci piazzati come le era ai primi tempi della sua carriera
Ambrosini 6.5- Lotta con caparbietà per tutti i 90 minuti. è ritornato l’Ambrosini che conoscevamo
Coco 7- Domina la sua fascia dimostrandosi sempre pericoloso in fase offensiva. Ogni tanto non si fa trovare in posizione per difendere.
Serghino s.v.- Rileva Josè Mari e sfiora il gol
Josè mari 6.5- Stavolta segna di testa, conferma di non essere “portato” per i gol di piede. Comunque è sempre utile alla manovra di attacco
Bierhoff 5.5- Sbaglia subito un gol che lui dovrebbe fare a occhi chiusi, si demoralizza e rimane fuori dalla manovra
Boban s.v.- Rileva Bierhoff. Gioca troppo poco per fare qualcosa di importante
Shevchenko 8- La sua media gol è impressionante, tra campionato e coppa ha segnato 14 gol in tredici gare. È un fuoriclasse, quando ha la palla lui può succedere di tutto.
BESIKTAS
Shorumnu 6; Tayfur 5, Umit 5.5, Ali Eren 5, Erman 6; Khlestov 6, Ibrahim 6.5 Karhan 5, Yasin 5, Munch 5; Mehmet 6, Ayhan s.v.; Nihat 5, Ahmet 6
ARBITRO
Strampe 6.5- Partita facile da dirigere grazie alla correttezza dei giocatori in campo. Fa bene a non concedere un rigore ai turchi
TIFO 7 – Si danno da fare anche se sono in pochi. Onore a loro.
|