dal sito www.ultrasmilan.it
TABELLINO DI EVA KANT
Spettatori: 55.000
Ammoniti: Nouma, comportamento non regolamentare; Erman, gioco scorretto.
MILANO - Ieri sera ha riaperto la Scala, e come vuole la tradizione, non è una “prima” ben fatta senza un accenno di contestazione. Il bersaglio è Helveg, colpevole di aver procurato il rigore al 20’ con uno sciagurato mani in piena area rossonera dopo uno scarso avvio di partita. Il pubblico di Milano, si sa, ha il palato fine così sul danese incominciano a piovere fischi. Solo i ragazzi della Sud gli sono vicino. Sono vicino a tutta la squadra sin dalle prime battute, quando gli 11 diavoli si trasformavano in angioletti.
Tante occasioni, tanti sprechi e poco gioco. L’ex rossonero Nevio Scala schiera un Besiktas alla parmigiana: marcature strettissime sul tridente avversario e Kahran sulla fascia sinistra per bloccare le incursioni dell’ex granata Coco. Nei primi minuti ritornano i fantasmi di Istambul. “Tranquilli, Ayala e N’Gotty non sono in campo!” sembra dire qualcuno per consolarsi. Per vedere la prima azione bisogna aspettare l’11’. Coco scatta sulla fascia, crossa in area ma Shevchenko si fa trovare impreparato e manca clamorosamente l’aggancio sotto porta. Passano i minuti, il Milan mostra tutti i suoi limiti e non bastano i lampi di un Albertini in ottima serata per nascondere la mancanza di un gioco.
Dopo 20’ un po’ stentati, i turchi si affacciano per la prima volta dalle parti di Dida. Come spesso accade nel calcio un episodio sblocca la situazione. Helveg, sbilanciato da Umit, colpisce il pallone con il braccio. È rigore, ineccepibile. Taifur s’incarica della battuta. È solo davanti a Dida. Qualcuno pensa “lo para, non l’hanno presentato a milanello come un pararigori?” Stavolta non è all’altezza della sua fama, il brasiliano si fa battere. I fantasmi di Istambul corrono veloci a impossessarsi degli spalti. Il pubblico incomincia a rumoreggiare. D’altronde siamo alla Scala, il pubblico è quello delle grandi occasioni, non si accontenta. Tranquilli Ayala e N’Gotty non sono in campo! Il Milan fatica a rientrare in partita, le assenze olimpioniche si fanno sentire. Manca fantasia là in mezzo, punto nevralgico del gioco moderno (come aveva ricordato Ambrosini intervistato dopo la vittoria con l’Australia) e soprattutto spinta sulle fasce. Tuttavia i giocatori reagiscono, grazie alla rabbia e all’orgoglio più che al gioco.
La scossa però arriva. Prima Saudati costringe Shorumnnu a una difficile deviazione sul palo; poi ci riprova Albertini dalla distanza. Nulla di fatto, ma il Milan continua a spingere e grazie anche al costante incitamento della curva (loro sì che non mollano mai...) arriva il tanto atteso gol. È il 36’, Albertini dalla bandierina metta al centro per Coco che insacca con una incornata degna di un toro. Il Milan si sblocca, i fantasmi di Istambul si quietano. Saudati ci riprova, di testa, ma non va. Fuori di poco. Non è serata per il ragazzo che viene dall’Empoli. Ma il Milan c’è. Passano otto minuti e Giunti pennella una punizione per il capoccione biondo di Bierhoff. Non puo’ sbagliare, è matematico. Infatti, siccome la matematica non è un’opinione, il tedesco segna. I fantasmi sbarcati a Milano coi turchi del Besiktas ritirano le catene e le palle di ferro, per stasera non spaventeranno più nessuno. Ayala e N’Gotty non sono in campo. È il 45’, Saudati si ritrova solo davanti al portiere ma tentenna e perde l’attimo. Rassegnati, per stasera niente gol. Sembra finita ma quando c’è in campo un certo Shevchenko, non è mai detta l’ultima parola. L’ucraino pressa Halilagic, altro mani altro rigore. Sheva è sotto la nord. Non è la sua curva, ma da lì, questa stagione, li ha sempre buttati dentro. È il 47’. Tiro. Gol. Lo stadio esplode alla rete del suo gioiello. Non c’è più tempo per nient’altro e si va negli spogliatoi. Durante l’intervallo si pensa alla sponda perdente di Milano. Al coro di chi non salta è nerazzurro S.Siro s’infiamma, anche i "primi rossi" sempre pacati, si uniscono alla festa.
Il secondo tempo è già scritto. Il Besiktas scompare di fronte all’ondata impetuosa di questo Milan. Ormai è un tiro al bersaglio; il punteggio sarebbe potuto diventare tennistico, se gli attaccanti rossoneri avessero finalizzato almeno un quarto delle occasioni avute. Dai piedi di Albertini partono lanci illuminanti e Coco domina la fascia sinistra. Il Milan è alla ricerca del quarto gol. Ci prova Saudati, si merita il gol ma non arriva. Ci provano Bierhoff, Coco e Guly (entrato al posto di Helveg al 17’) e Serginho nel finale (dal 31’ al posto di Coco). Ma la palla non entra. Al 32’ però prende la palla l’ucraino. Azione personale, fortemente voluta. Salta tre difensori, cade ma col sinistro riesce a calciare coronando con un’azione strepitosa la sua impeccabile prestazione. Ormai il risultato è chiuso in cassaforte con doppia mandata, ora tutti cercano la gloria personale. Il match si conclude col Milan in avanti.
Come ai tempi d’oro dopo il fischio finale i tifosi invadono il campo alla ricerca della maglietta dell’eroe della serata: Shevchenko.
Una lode particolare si meritano i ragazzi del Besiktas e Nevio Scala che, finito l’incontro e nonostante la sonora sconfitta, si avviano a centrocampo per ringraziare i tifosi.
LE PAGELLE
Grande serata di Sheva che viaggia a ritmo di due gol a incontro. Albertini si conferma in ottima condizione
MILAN
Dida s.v.- Esordio europeo tranquillo. L’unica volta che vede una casacca turca davanti è per il rigore.
Chamot 6- E’ poco impegnato, ma le poche volte che lo è mostra qualche titubanza.
Costacurta 6.5- Prestazione nella norma. Non deve compiere interventi straordinari ma quando è chiamato in causa si fa trovare pronto.
Maldini 7- Buona prestazione. Dalla fascia sinistra partono le azioni più pericolose. Con lui e Coco la fascia è a posto. Nel finale abbandona la spinta e si limita a coprire.
Helveg 5.5- Primo tempo disastroso che culmina nel rigore. Nel secondo tempo si riprende. Non era in condizione e si è visto, il pubblico non lo ama particolarmente e lo fischia ad ogni errore.
Albertini 7- E’ la mente del centrocampo, sta passando un periodo fantastico. Fornisce l’assist per il pareggio e macina gioco a centrocampo
Giunti 6.5- Compagno di Albertini, fornisce l’assist per il vantaggio e poi mantiene l’ordine a centrocampo
Brncic s.v.- Entra troppo tardi per essere giudicato. Zaccheroni gli offre la possibilità di esordire in Champions League
Coco 7.5- Grande prestazione. Segna il gol del pareggio, domina la fascia sinistra. Il Milan ha trovato un grande giocatore.
Serghino s.v.- Rileva Coco nel finale e sbaglia tanto
Saudati 7- Debutta in Europa. La sua è una grande partita, gli manca solo il gol. Si batte sempre. Potrebbe diventare l’arma vincente di questa stagione.
Guglielminpietro s.v.- Rileva Saudati a inizio ripresa. Fallisce un paio di occasioni
Bierhoff 7- Inconsistente fino al gol, poi si sblocca rendendosi utilissimo nel gioco di sponda.
Shevchenko 8- E’ l’uomo che fa la differenza. Recupera palloni a tutto campo, segna due gol mantenendo la media impressionante di due gol a partita. Il secondo gol lascia stupefatti per forza classe ed eleganza. Il Pallone D’Oro non è più solamente un sogno.
BESIKTAS
Shorumnu 6; Hreman 5; Halilagic 5.5.; Umit 5.5; Karhan 6.5; Yasin 6; Taifur 6.5; Ibrahim 5.5; Munch 5; Nouma 5; Ahmet 5
ARBITRO
Wojcic 6 - concede due rigori e forse ne nega uno ai rossoneri. Tiene in pugno un match non difficile da amministrare.
TIFO 7.5 - Stasera la Sud c’era eccome. Coro incessante (o quasi...) per 90’. Dovrebbe essere sempre così non solo per le partite importanti. Lieve calo dopo il gol dei turchi ma si riprende subito. Euforia grazie anche ai cugini che non ci deludono mai, e gli dedichiamo qualche coro cantato a volte anche dalle tribune.
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