dal sito www.repubblica.it
5 novembre 1999 - di Enrico Currò

ROCCO? CON LUI SI VINCEVA
MILANO - Nel nome di Nereo Rocco, monumento del calcio italiano e non solo del calcio all' italiana, si è scatenato un dibattito storico, sullo sfondo dell' ingloriosa eliminazione del Milan dalla Champions League. Il protagonista della polemica è stato il vicepresidente rossonero Adriano Galliani, tacciato di incauto revisionismo dall' ex fuoriclasse ed attuale politico Gianni Rivera, che con il Paròn allenatore vinse Coppe e scudetti. Mercoledì sera, a disfatta turca avvenuta, dopo un lungo colloquio telefonico con Berlusconi, Galliani aveva indicato la causa della sconfitta in riva al Bosforo: "In certi momenti la squadra sembrava la brutta copia di quella del Paròn". Rivera, che non ha mai nascosto il disaccordo "filosofico" con la dirigenza milanista, al di là della rivalità parlamentare con il leader del Polo, si è sincermante indignato. "La frase detta da Galliani è un infortunio: non ne subiscono solo i centravanti ma anche i dirigenti. Intanto, un riferimento in senso negativo non si fa mai ai propri colori ma a quelli avversari: e poi il paragone con le squadre di Rocco non regge proprio. Il Milan di ieri non ha riscontri nella nostra storia, una cosa del genere non l' ho mai vista. Una squadra che viene surclassata dopo essere passata due volte in vantaggio in maniera se vogliamo un po' fortunosa. Il paragone con Rocco, che mi dà un pò fastidio per la verità, non regge: perchè noi vincevamo, ma soprattutto perchè quelle squadre portavano valori umani ora palesemente scomparsi". L' onorevole ha aggiunto: "Non capisco il confronto: alcune partite si possono vincere anche giocando male, così come capitò al mio Milan a Glasgow, contro il Celtic. Stavolta la sconfitta è meritata". Infine la stoccata: "La delusione è normale, ma Galliani non aveva certo bisogno di pubblicità: ci pensa già Teocoli, imitandolo in tv". Il numero due milanista ha invano fornito la sua precisazione. "Non volevo essere offensivo: mi riferivo a certe partite degli anni ' 60, un golletto e tutti a difenderlo, come ho visto fare nel secondo tempo contro il Galatasaray".