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1992-93, PONTECURONE (MILANISTI CONTRO DORIANI)
Una domenica di giugno del 1993, all'altezza di un piccolo paese della linea ferroviaria tra Milano e Genova, si incrociano due treni.
Sul primo si trovano ottocento tifosi sampdoriani diretti a Brescia per assistere alla partita Brescia-Sampdoria. Sul secondo vi sono altrettanti tifosi milanisti, che si stanno recando nel capoluogo ligure per l'incontro Genoa-Milan. A causa di alcuni lavori in corso i due convogli sono costretti a procedere, per un certo tratto, a velocità ridotta, permettendo alle due tifoserie di riconoscersi e scambiarsi i primi insulti dai finestrini. E' questione di un attimo. I freni di emergenza vengono tirati e i due treni sono obbligati a fermarsi in aperta campagna. In pochi istanti scoppia una vera battaglia tra le opposte fazioni e alla fine degli scontri si conteranno 60 feriti e 50 arresti. (scritto senza punteggiatura)
Stavamo andando a Genova era l'ultima partita non eravamo tantissimi il campionato era già vinto saremo stati 6 o 700 tutti in pantaloncini corti tutti molto estivi non eravamo tantissimi perché vai solo a fare la presenza il campionato era già vinto e andavamo a festeggiare definitivamente la vittoria
siamo lì sul treno speciale e Fischione sta leggendo a alta voce sul giornale oggi 2000 tifosi della Sampdoria partono per Brescia al seguito della loro squadra io sto guardando fuori dal finestrino il nostro treno andava pianissimo improvvisamente incrociamo un treno che viene nell'altro senso è pieno di bandiere bianche e blu sono le bandiere della Sampdoria anche loro vedono il rossonero delle nostre bandiere urla da una parte e dall'altra i più svelti di noi i più svelti di loro tutti a tirarsi monetine sentivi tin tintin contro i finestrini i treni continuano a sfilarsi piano ma di colpo il fischio qualcuno ha tirato il segnale d'allarme il nostro treno si inchioda io ero in una carrozza in testa ho messo la testa fuori dal finestrino vedevo il loro treno che continuava a sfilare di colpo un altro fischio anche il loro treno s'inchioda le loro ultime due carrozze ferme di fronte alle nostre ultime due carrozze ferme
loro hanno avuto il vantaggio di scendere per primi sono scesi giù e hanno cominciato subito a tirare i sassi contro le nostre carrozze dove la gente non riusciva a scendere per le sassate e in risposta da noi volavano urla insulti è partito un coro che diceva
Si sente puzza di pesce
avete il mare inquinato
bastardo blucerchiato
finché sono arrivati quelli delle altre carrozze correndo verso il fondo del treno anche loro lanciavano i sassi e lì ci sono stati i primi scontri corpo a corpo si parla di 5 accoltellati lì subito nei primi minuti per cui si sono prese le distanze loro avevano il vantaggio che i sassi ce li avevano loro perché li potevano prendere dal binario alla fine del loro treno e ce li tiravano direttamente in faccia una sassaiola incredibile loro avevano un sacco di ragazzini che non hanno mai smesso un secondo di tirare sassi per cui ci sono stati molti feriti nostri da sassata anche abbastanza gravi perché quelle sono pietre abbastanza pesanti
noi per proteggerci ci siamo messi dietro la siepe di fianco ai binari c'era lì un campo con un cantiere e in questo cantiere c'erano tutti gli arnesi lasciati lì per il lunedì di ripresa del lavoro c'erano picconi vanghe roncole un'ascia badili forconi zappe tutto un armamentario c'erano i bancali con delle tegole di 5 chili io in un primo momento avevo pensato che era la solita cagata pensavo tanto c'è la polizia sul treno e si ripartirà subito comunque scendo mi avvio io ero in testa al treno mi avvio verso il fondo dove c'erano gli scontri qualcuno di noi aveva un lanciarazzi vedevo partire questi razzi verso di loro vedevo il cielo giù in fondo tutto bianco di sassi come se nevicava ma dal cantiere i nostri potevano tirare solo i sassi che gli arrivavano li raccoglievano e glieli ritiravano quando sono arrivato al cantiere ho visto Bubo e Marabù indaffarati con le tegole da 5 chili Bubo il colosso prendeva una tegola in mano tutti dicevano ma aspetta spezzale se pesano meno le tiri più lontano ma lui si metteva li dietro la siepe e hop gliele lanciava a colpo sicuro con un lancio a campana
arrivavano sassi da tutte le parti gli sbirri che erano sui due treni non sapevano cosa fare e hanno cominciato a lanciare sassi anche loro a un certo punto gli sbirri stavano in mezzo e tiravano i sassi ai doriani che stavano sul binario e a noi che stavamo nel campo dietro la siepe noi non li vedevamo e pensavamo che erano i doriani e i doriani pensavano che eravamo noi ma poi a un certo momento tutti si sono messi a gridare sono gli sbirri sono gli sbirri e quelli si sono presi sassate e tegole da tutte le parti e hanno dovuto scappare via poi i nostri hanno fatto come gli antichi romani cioè hanno fatto la testuggine con i bancali di legno se li mettevano davanti per ripararsi dai sassi e così andavano avanti solo che ci sarebbero voluti tanti bancali per andare avanti tutti insieme perché tu vai avanti in 5 dietro a un bancale poi arrivi là e sei solo in 5 mentre loro sono in 200 che ti stanno là a aspettare e allora si andava avanti solo un po' poi si tornava indietro
ma poi abbiamo visto che anche lì nel campo la situazione per noi era impossibile perché davamo il fianco ai loro sassi noi eravamo in basso loro ci bombardavano di sassi continuamente e noi non riuscivamo a arrivare a contatto a caricarli c'erano i nostri ragazzini quelli che ci vengono sempre dietro ragazzini di 10 11 anni che a un certo punto hanno deciso di fare un attacco alla sinistra del treno dove c'era un campo di patate lì il terreno per arrivare ai binari era molto più ripido di quello del campo hanno gridato Falco Falco noi stiamo andando quanti siete siamo in 7 venite via che se vi prendono vi massacrano li continuavano a piovere sassi ma un certo punto abbiamo visto che contro i doriani arrivavano sassi anche dall'altra parte erano i ragazzini che con le tasche piene di sassi si erano messi uno sulle spalle dell'altro dietro la siepe e tiravano i sassi appena abbiamo visto questo giù anche noi in questo cazzo di campo di patate e li sono continuati gli scontri tra le patate
poi però decidiamo di lasciare il campo c'era una casa un po' più in là dove loro con i sassi non ci arrivano abbiamo preso su un po' di picconi di vanghe di forconi ma appena i doriani hanno capito che quello era il nostro obiettivo sono corsi anche loro in massa verso la casa e sono riusciti a arrivarci per primi perché erano più vicini e così quando il Picchio e Tuffetto con una decina dei nostri sono arrivati loro erano già li in 40 con aste di bandiere mazze bastoni per cui noi siamo dovuti arretrare fino all'angolo della casa poi però sono arrivati i rinforzi perché quando ci hanno visto lasciare il campo la gente rimasta sul treno si è resa conto dell'ampiezza che aveva preso lo scontro e hanno cominciato a avere paura che se noi là fuori venivamo sopraffatti i doriani potevano arrivare fin sul treno allora sono scesi in massa e quando ci hanno raggiunti siamo partiti tutti senza neanche metterci d'accordo e tutti gridavano dai dai e siamo partiti ci siamo buttati su di loro gridando
lì era un orto non era un prato normale era un vero orto con la terra smossa le piantine in fiore il terreno franoso e loro scappando inciampavano e cadevano e per loro era la fine noi giù coi badili e le zappe alla fine siamo riusciti a avere la meglio abbiamo fatto 9 cariche le ultime bastava che facevamo la mossa e scappavano via subito mollavano giù tutto non è come quando indietreggi tatticamente perché dici adesso arrivano è meglio che ci pigliamo un po' di spazio così ci possiamo muovere meglio ma loro no loro era il panico se avevano in mano un bastone lo buttavano per terra lasciavano cadere i sassi e scappavano via dove capitava i loro capi s'incazzavano c'era uno di loro Balucco che urlava il primo che scappa prende le mazzate dobbiamo restare qui tutti uniti li chiamava diceva non scappate stronzi ma alla fine dopo l'ultima carica sono scappati via tutti dalla casa anche Balucco e noi abbiamo conquistato la casa
c'era questa poliziotto che era di scorta sul nostro treno vice commissario o qualcosa del genere in borghese braccialettino simpatica di sinistra molto disponibile anche un po' scema e durante una pausa degli scontri viene lì da noi sul campo di patate faceva un caldo della madonna eravamo coperti di sudore di fango fino agli occhi viene lì da noi tutta concitata col suo radiolone in mano ragazzi dice per favore adesso basta potete smetterla avete vinto siete stati bravissimi lo scriverò anche nella mia relazione che grazie al buon senso dei tifosi rossoneri così ha detto testuali parole si è evitata la strage allora Nibbio o era Verdone non mi ricordo le fa ma che cazzo dici stai dicendo seriamente sì sì io è da mezz'ora che vi sto guardando se voi invece di fermarvi ogni volta dopo una carica andate avanti questi qua li mandate fino a Milano a piedi li mandate ha detto
poi decidiamo di lasciare l'orto e di attraversare il campo per tornare sul treno ma lì di nuovo siamo intrappolati da loro che lanciavano i sassi dai binari a un certo punto ho visto Maribù mostruoso enorme che è partito era preso dai fumi dell'alcol o da chissà cosa è partito da solo verso i doriani con una mazza in mano l'ho visto passare a 80 all'ora urlando c'erano 3 celerini del treno che erano li tra noi e loro Maribù gli è passato in mezzo e uno di loro appena l'ha visto arrivare gli ha tirato una manganellata in faccia gli ha aperto il labbro uno schizzo di sangue Maribù ha guardato lo sbirro non ha sentito niente in quel momento e tutto pieno di sangue braaang gli ha spaccato la mazza in testa questo qua non aveva il casco aveva il berretto è andato giù in ginocchio le mani sulla testa è rimasto lì un attimo poi è andato giù piatto
Maribù mostruoso enorme lancia un urlo tira fuori una specie di punteruolo che aveva preso a un doriano che aveva tentato di infilzarlo e si china sul poliziotto steso auuugh tu sei un fango e glielo pianta in una gamba gli altri due sbirri cercavano di bloccarlo arriva l'Argo di Modena gli ha tirato un cazzotto in faccia al primo sbirro che l'ha devastato sono arrivato io e giù con un bastone sulla mano dell'altro che molla il manganello per gli sbirri lì non era una bella situazione se la gente s'incazzava rischiavano il linciaggio erano in 20 lì c'erano quasi 2000 persone che si stavano picchiando e se gli viene in mente di prendersela con loro in un momento partono 2000 sassi contro gli sbirri e li fanno a pezzetti li seppelliscono ma proprio in quel momento si è visto un movimento tra gli alberi in fondo al campo sono arrivati i rinforzi arrivavano in rinforzo i carabinieri dei paesi vicini
sono arrivati da Novara Vercelli Alessandria sono arrivate un sacco di macchine camionette e a un certo punto ci siamo visti sbucare da in fondo al campo un cicciottello grasso con una maglia gialla jeans e un bastone in mano veniva su verso di noi correndo dritto e gridava qualcosa ma nel casino non si capiva cosa gridava subito dopo sbuca dietro a lui un carabiniere col pizzetto 15 o 20 metri dietro a lui sembrava che rincorreva un doriano che scappava in quel momento li davanti c'erano 5 o 6 poliziotti e quando questo qua con la maglia gialla è arrivato all'altezza dei poliziotti questi hanno cominciato a tirargli le manganellate l'hanno ammazzato di botte e mentre gliele tiravano lui gridava e allora abbiamo capito che stava gridando sono un carabiniere sono un carabiniere e l'altro che lo inseguiva gridava è un collega è un collega ma ormai il patatrac era fatto appena hanno realizzato i poliziotti si sono tirati indietro e l'hanno lasciato lì tutto pesto barcollante e allora siamo arrivati noi lì dove l'avevano lasciato
tutti addosso ah sei un carabiniere prendi questo dovevi vedere gli abbiamo fatto il mucchio intorno vedevi solo bastoni spranghe che volavano è arrivato l'altro col pizzetto cercava di tirarci indietro io gli ho tirato una sassata in testa a palombella perché se lanciavo dritto prendevo sicuramente uno di noi in quel groviglio di teste di bastoni tutti che si agitavano in mezzo alla polvere che si alzava dal prato e l'ho visto bene che andava giù lesso poi torniamo indietro ancora ma adesso basta dopo due ore non ne potevamo più dalla stanchezza eravamo sporchi sudati stanchissimi abbiamo detto adesso basta ragazzi qua adesso ce ne andiamo fuori dai coglioni e abbiamo cominciato tutti a tornare sul treno sempre scambiandoci insulti e sassi a un certo punto sento uno che mi chiama giro lo sguardo e vedo una maschera di sangue era Codone si era preso un sasso in mezzo alla faccia si teneva la faccia con le mani piene di sangue
adesso basta adesso andiamo via tutti la g ente cominciava a risalire sul treno sentivi bang bang gli ultimi sassi che arrivavano sul treno mentre risalivamo improvvisamente urla ci giriamo e vediamo sul campo un'ottantina di doriani coi bastoni che erano partiti di corsa perché in quel momento sul campo erano rimasti indietro solo Nibbio e Zigolo e una ventina dei nostri vediamo i doriani che partono su di loro e dal nostro treno è salito un ululato non ce la facevamo più ci avevano rotto i coglioni però tutti giù di nuovo dal treno in 10 secondi 300 persone giù nel prato anche chi prima non era sceso basta giù tutti a corrergli contro anche Erasmo il cane ubriacone si è lanciato giù tutto storto abbaiando eccitatissimo loro si sono fermati di colpo si sono girati e via sono scappati via tutti li abbiamo inseguito un po' loro scappavano correndo senza girarsi senza fermarsi qualcuno è arrivato correndo fino al paese vicino
eravamo furiosi e sullo slancio abbiamo fatto l'assalto al loro treno siamo saliti sulle ultime carrozze e abbiamo distrutto tutto erano vuote erano scappati e avevano lasciato li tutto abbiamo preso tutto bandiere della Sampdoria sciarpe zaini giubbotti buttavamo giù tutto dai finestrini poi abbiamo spaccato i vetri dei finestrini c'erano i nostri ragazzini con le bandiere della Sampdoria sui binari che gliele sventolavano ai doriani che erano giù in fondo con la bava alla bocca a un certo punto in una carrozza a metà del treno c'è stato un poliziotto che per il panico si è messo a sparare si è sporto dal finestrino con la pistola e ha scaricato il caricatore allora noi siamo risaliti tutti sul nostro treno che è ripartito cantando
Vinciamo
vinciamo vinciamo perché
è forte il nostro Milan
cantiamo
cantiamo cantiamo perché
è il nostro grande amor
perché secondo la logica ultra diceva Verdone mentre il treno stava viaggiando verso Genova secondo la nostra logica siamo noi che abbiamo vinto perché va bene che lo scontro è stato giù a terra però alla fine siamo stati noi a salire sul loro treno e a conquistarlo eh sì perché secondo la logica dei pirati diceva Germano siamo stati noi che abbiamo fatto l'arrembaggio per cui in conclusione dico io sono loro che hanno perso perché hanno dovuto mollare il treno hanno dovuto mollare le loro bandiere le loro cose mentre noi non abbiamo mollato niente a parte i feriti che ce ne sono tanti da tutt'e due le parti però non c'è stato nessun arresto nessun ricoverato dunque siamo noi che abbiamo vinto ci diciamo e ciliegina sulla torta si apre lo scompartimento e c'è lì la poliziotto di prima che dice siete degli stronzi di merda ma gli avete fatto un culo così.
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