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OTTAVI DI FINALE - Ritorno
1° novembre 1989, Real Madrid vs Milan 1-0




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Prima della partita
(da "L'Unità" del 1° novembre 1989)



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Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Andrea Leva)



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I tifosi rossoneri arrivano in corteo allo stadio di Madrid



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I tifosi rossoneri in terra iberica per la semifinale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid

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(by Vincenzo De Santi)
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Alcune fasi di gioco, tra cui l'espulsione di Sanchis
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L'esultanza dei giocatori rossoneri a fine partita
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Rijkaard e Baresi al termine della partita



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Van Basten e Donadoni si abbracciano nonostante la sconfitta contro il Real Madrid: il Milan è promosso ai quarti di Coppa dei Campioni
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Paolo Taveggia e Marco Van Basten



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Il tabellino della partita



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(da "La Stampa" del 2 novembre 1989) (da "L'Unità" del 2 novembre 1989)



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(dalla "Gazzetta dello Sport")



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(dal "Guerin Sportivo")




dal sito www.repubblica.it
3 novembre 1989 - pagina 26 - Sezione Sport - di Gianni Piva

I TIFOSI DEL MILAN SI SPACCANO 'VIA GLI ULTRAS'
MILANO - Adesso è proprio ora di finirla con quelli là, noi non vogliamo più aver alcun tipo di contatto con loro!. Quelli là sono gli ultras rossoneri arrivati a Madrid con almeno quattro autobus e chi chiede di tagliare netto è il presidente dell'Aimc, l'organizzazione che coordina in tutta Italia i club del Milan. La trasferta di Madrid riconsegna un Milan carico di sorrisi e rinfrancato nel morale ma apre nuovamente una falla sul fronte del tifo organizzato. Per i colori rossoneri è stato un viaggio trionfale, ma al rientro a Milano il presidente Berlusconi trova una grossa grana che ripropone bruscamente il capitolo dei rapporti tra il Milan e le frange estreme del tifo, quegli ultras conosciuti e riconosciuti coi quali la società ha rapporti non nascosti, che comunque hanno vita organizzativa separata dal grande esercito inquadrato nell' Associazione dei Milan club. E contro gli ultras rossoneri che sono andati fino a Madrid c'è una pesante accusa che illumina di luce nuova la notte al Bernabeu e apre inquietanti interrogativi su quanto è accaduto prima della partita all'ingresso dello stadio. Le cronache da Madrid, l'altra notte, hanno raccontato di incidenti e scontri con il coinvolgimento anche di tifosi italiani, ma i racconti sottolineavano che protagonisti delle aggressioni erano soprattutto gli ultras madrileni, i noti Ultrasur. Le cose non sarebbero andate proprio e solo in quel modo. Raffaele (Alessandro, N.d.L.) Capitanio, il presidente dell' Aimc, che era a Madrid alla guida di circa 300 tifosi arrivati e ripartiti dalla capitale spagnola in aereo, racconta cose diverse. Gli ultras, i soliti, quelli che conosciamo tutti si sono presentati a Madrid con gli elmetti, già questo è un atteggiamento che non aveva niente di amichevole e che non garantiva certo una trasferta tranquilla. Poi appena scesi dai bus hanno lanciato oggetti, è stato rovesciato un banco di vendita di bandiere del Real e travolto un anziano venditore. Noi non vogliamo più avere a che fare con questa gente. Per di più nelle trasferte all' estero finiamo per essere sempre coinvolti perchè ci sistemano nello stesso settore di stadio. Il rientro da Madrid dei tifosi del Milan club non è stato così sereno come si potrebbe pensare. Capitanio ha dovuto tenere a bada le proteste di chi aveva pagato per assistere semplicemente alla gara dei rossoneri e, senza avere colpe, si è trovato in qualche modo raggruppato a chi, allo stadio va ed è andato anche a Madrid con tutt'altro spirito. La nostra pazienza è finita ha dichiarato il responsabile dei Milan club ed ora presenterò la mia protesta alla società, direttamente a Berlusconi. Come Aimc chiediamo di tagliare in modo netto con quelli là, non è accettabile che in qualche modo nelle trasferte, soprattutto quelle all' estero, noi finiamo per essere coinvolti. Chiediamo che d' ora in poi vi sia una netta separazione, che negli stadi non siano mai più messi nello stesso settore i tifosi dei Milan club con gli ultras. La questione è annosa, con gli Ultras la società rossonera ha scelto da tempo la strada del rapporto diretto, responsabilizzando i capi di questi gruppi di tifosi, affidando loro incarichi nella struttura rossonera. Una scelta che non ha evitato al Milan grossi guai. Basti ricordare l' episodio del petardo lanciato contro il portiere Tancredi da un giovane, Luigi Sacchi, che era stato fatto entrare allo stadio da uno dei capi delle Brigate che ha incarichi di responsabilità nella organizzazione della vendita di biglietti. In occasione di altre trasferte all' estero ci sono stati scontri tra gli ultras rossoneri e quelli della squadra avversaria: la versione rossonera era sempre quella della risposta a provocazioni e aggressioni.