dal sito www.repubblica.it
30 settembre 1988 - pagina 32 - Sezione Sport
'MA IO DIFENDO IL MIO MEZZO MILAN'
MILANO - Arrigo Sacchi ha la faccia stanca: Vado via qualche giorno, approfittando del fine settimana di vacanza concesso ai giocatori. Deluso? Un po' sì, lo ammetto. Meritavamo di qualificarci e invece siamo fuori. La sconfitta con il Torino ha ripiombato il Milan esattamente nella situazione di un anno fa. Ma allora, la partita decisiva, con l'Ascoli, venne giocata di proposito con la squadra imbottita di riserve. Il tutto per preservare i titolari, lanciati alla rincorsa vincente del Napoli. Mercoledì sera i titolari in campo erano cinque, più (nel primo tempo) Ancelotti...
Malgrado tutto, abbiamo giocato un buon inizio partita. Ci siamo smarriti un po'nella ripresa, abbiamo perso lucidità. Troppi ragazzini dentro per non risentire del gol di svantaggio. E con tutto ciò, abbiamo preso due pali, due volte loro hanno salvato sulla linea e Lorieri è stato nettamente il migliore in campo. Strameritavamo di vincere. Eppure, al di là di ogni possibile spiegazione, ci sono i due punti persi, la qualificazione mancata, i rimbrotti di Galliani, scontento della posizione fatta adottare da Rijkaard. Sacchi è stupito: Non credo che Galliani abbia detto quelle cose. Rijkaard ha giocato centrale, senza variare troppo il suo raggio d'azione fra il primo e il secondo tempo. E'vero, non ha giocato benissimo. Ma ha avuto febbre e mal di gol fino a un paio di giorni fa. In compenso mi ha sorpreso Ancelotti. Carlo ha giocato 20-25 minuti veramente buoni, non mi aspettavo che fosse già così avanti nel recupero. Ma, a forza di parlare di noi, finisce che dimentichiamo il Torino. E'una squadra arcigna, che ha saputo anche metterci in difficoltà. Dicono che vogliono rilanciare la Coppa Italia, e invece fanno di tutto per affossarla. Fuori le torinesi e le milanesi, fuori la Roma. Tutto questo ha un significato preciso. Con noi hanno commesso delle leggerezze notevoli: ci hanno messo nel girone più difficile, con due partite su tre in trasferta. Bel premio per aver dato quattro giocatori alla nazionale olimpica. L'unica consolazione sono questi ragazzini, capaci di farsi valere in ogni circostanza. La qualificazione sarebbe stata il giusto premio per questo impegno straordinario. Nel frattempo, è stata annullata l'amichevole in programma domenica a Dortmund, contro il Borussia. E, a partire da lunedì, via all'operazione Witocha: Matarrese aveva promesso di farci giocare la partita il 12, ma evidentemente la federazione bulgara è più potente di quella italiana. L'ipotesi dell'8 era da scartare in partenza, in quanto la Lega non ci avrebbe mai dato il permesso. Comunque si va in campo in undici, sperando di recuperare più gente possibile (sicuramente Maldini, Van Basten e Mannari ndr) e che questa maledetta emergenza finisca in fretta.
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